Reato di omicidio stradale, come funziona?

Il reato di omicidio stradale è un tipo di reato relativamente recente nel nostro ordinamento: è stato introdotto in seguito a una notevole pressione popolare poiché, in molti casi, le pene date a chi provocava incidenti mortali sotto l’effetto di alcol e stupefacenti erano ridicole rispetto al dolore patito da vittime e famiglie.

Ecco perché il legislatore ha introdotto questo nuovo reato che prevede pene più severe in alcune fattispecie. Conosciamolo meglio.

Reato di omicidio stradale: cosa dice il codice penale

Cosa dice il Codice penale? La fattispecie base è esplicitata nel primo comma dell’articolo 589 bis ed è la seguente: “Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni”. Questo è il reato base senza gravi violazioni al CdS.

Il legislatore ha previsto anche fattispecie più gravi che corrispondono a condotte più gravi: “Chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi rispettivamente degli articoli 186, comma 2, lettera c), e 187 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni”.

E ancora: “La stessa pena si applica al conducente di un veicolo a motore di cui all’articolo 186-bis, comma 1, lettere b), c) e d), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il quale, in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell’articolo 186, comma 2, lettera b), del medesimo decreto legislativo n. 285 del 1992, cagioni per colpa la morte di una persona. Salvo quanto previsto dal terzo comma, chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell’articolo 186, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni“.

Fondamentalmente, la pena prevista per questo reato aumenta all’aumentare delle condotte gravi compiute dall’automobilista che ha provocato l’incidente mortale.

Reato di omicidio stradale: le ipotesi gravi

Le ipotesi gravi sono tante e prevedono due range di pene diverse. Da 5 a 10 anni di reclusione per le seguenti fattispecie:

  • se si guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l;
  • se il conducente era alla guida sotto l’effetto di droga;
  • se è stato attraversato un incrocio con il semaforo rosso;
  • se si circola contromano;
  • se, in ambito urbano, si procede a velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h;
  • se su strade extraurbane si procede con l’auto a una velocità superiore di almeno 50 km/h rispetto al limite consentito dal codice della strada;
  • per una manovra di inversione vicino incroci, curve, dossi;
  • per un sorpasso vicino a strisce pedonali o in presenza di linea continua.

Il legislatore ha previsto pene da 8 a 12 anni in questi casi:

  • tasso alcolemico molto elevato cioè oltre 1,5 g/l;
  • autisti professionisti in stato di ebbrezza media oltre 0,8 g/l  sotto l’effetto di stupefacenti.

Omicidio stradale: pene severe per i professionisti

Il legislatore, come in altri casi, ha previsto pene più severe per i lavoratori della strada: si tratta di tutti coloro che guidano per lavoro, al di là del mezzo guidato. Parliamo di conducenti professionali che sono abilitati al trasporto di  persone o di cose nonché di conducenti di autoveicoli di massa complessiva che supera le 3,5 tonnellate o che trainano rimorchi.

Bisogna ricordare che agli autisti professionali è imposto un tasso alcolemico pari a zero.

 

Potrebbe interessarti anche:

Vota