Bestemmiare in auto: cosa si rischia?

A chi non è mai scappata una parolaccia o peggio una bestemmia mentre si guida? Attenzione, perché può costare caro.

Bestemmiare in auto non è così raro, e non parliamo di località dove la bestemmia è considerata o un intercalare normale oppure un’espressione “artistica”. Spesso guidare nel traffico tira fuori il peggio dalle persone e tra questo peggio ci può essere uno tsnunami di parolacce o peggio delle bestemmie.

Bestemmia: cos’è?

Sapete esattamente cos’è una bestemmia? Secondo la Treccani, la prima definizione della parola “bestemmia” è la seguente: espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio, i santi, le cose sacre. È un qualcosa che offende il sacro e per estensione chi, sul sacro, crede. Però ci sono anche altre definizioni: ingiuria, espressione offensiva contro persone o cose a cui è dovuta riverenza, imprecazione, giudizio erroneo, affermazione sconveniente.

Per definire esattamente questa parola si è scomodata persino la Teologia cattolica che distingue ben cinque tipi di bestemmie:

  • bestemmia ereticale: contiene cose contrarie alla fede;
  • bestemmia semplice: una mera ingiuria;
  • bestemmia imperativa: esprime un desiderio di male nei confronti di Dio;
  • bestemmia diretta: è rivolta a Dio;
  • bestemmia mediata: è rivolta contro Maria, i Santi e le cose considerate sacre.

Bestemmiare in auto è un reato?

Diciamo la verità: prima o poi capita a tutti di proferire una bestemmia, anche solo abortita per metà mentre la si sta dicendo. Mentre si guida, poi, è ancora più facile: basta imbattersi in un automobilista arrogante che non rispetta il codice della strada, che salta gli stop e che guida come se fosse un pilota di Formula 1 e la catena di turpiloquio, condita da bestemmie, arriva puntuale come un orologio svizzero.

È inevitabile perché lì per lì ci si sfoga. Il problema è che può costare caro.  Per la Chiesa Cattolica, la bestemmia è un peccato grave, ma nessun prete vi rincorrerà con un bollettino da pagare. In compenso, se bestemmiate in presenza di qualche agente delle forze dell’ordine, potreste ricevere una multa salata.

L’articolo 724 del Codice penale stabilisce quanto segue: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità o i simboli o le persone venerati nella religione dello Stato è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”.

Se si sconfina nel vilipendio, poi, le multe sono ancora più salate: da 1.000 a 5.000 euro.

 

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