Autovelox non omologati e multe: come presentare ricorso

Una sentenza della Cassazione rimescola le carte e dà una grossa mano agli automobilisti multati. Tutta colpa degli autovelox non omologati

autovelox non omologati
L'autovelox deve essere omologato

La sentenza della Cassazione 10505 sugli autovelox non omologati è molto interessante, ma attenzione: non apre le porte a una valanga di annullamenti automatici. In questo articolo ti spieghiamo perché e cosa dice esattamente la sentenza.

Cosa dice la sentenza della Cassazione

Gli ermellini si sono trovati a dover dibattere su una multa affibbiata a un automobilista di Treviso. Nella loro sentenza, i giudici della suprema corte hanno s piegato che ogni autovelox, conforme al prototipo omologato o approvato, deve riportare il numero e la data del decreto ministeriale di omologazione e approvazione. Non solo: deve essere presente anche il nome di chi lo fabbrica.

Omologazione e approvazione non sono sinonimi, hanno finalità diverse. La prima autorizza la riproduzione in serie di un qualcosa, in questo caso un apparecchio per rilevare la velocità, che è stato testato in un laboratorio. L’approvazione invece non richiede la comparazione con il suddetto prototipo.

Specificato questo, la sentenza dice che se all’autovelox manca l’omologazione può essere annullata. Ma come può il cittadino verificare questi dati?

L’accesso agli atti

C’è solo un modo per ottenere questa informazione, e cioè se l’autovelox ha il numero di omologazione o di approvazione: un accesso agli atti. L’accesso agli atti è quella particolare procedura attraverso la quale un cittadino può richiedere informazioni specifiche alle amministrazioni, le quali hanno 30 giorni di tempo per rispondere. E sono obbligate a farlo.

Ora che sappiamo cosa serve, questa sentenza ci consentirà di annullare le multe? Dipende. La sentenza agisce solo per il caso specifico, ma in genere i giudici si uniformano a quanto prescrive la Cassazione nei casi simili perché si tende a garantire l’uniformità delle sentenze.

autovelox non omologati
L’autovelox deve essere omologato

Come si fa ricorso

Ordunque, come si fa il ricorso? Se la multa è già pagata o sono trascorsi già i termini per il ricorso, non si può fare niente. Al contrario, si può pensare di fare un ricorso. E adesso ti spieghiamo come.

Per prima cosa, controlla bene il tuo verbale. Leggilo con attenzione e cerca eventuali riferimenti all’omologazione dell’autovelox che ti ha pizzicato mentre percorrevi quella strada oltre i limiti di velocità consentiti. Perché devi controllare il verbale? Perché alcuni Comuni danno molte informazioni, altri no. Quindi, in alcuni verbali puoi trovare informazioni sull’omologazione, in altri si fa riferimento solo alla sua esistenza.

Il CdS è molto chiaro in proposito: se l’autovelox è solo approvato, ma non omologato, la multa è irregolare. E quindi, se parliamo di autovelox non omologati, si può potenzialmente annullare.

Come seconda mossa, bisogna fare l’accesso agli atti proprio per verificare se questa omologazione esiste e se è riportata sull’apparecchio che ha rilevato l’infrazione. Ricordate che l’ente ha 30 giorni di tempo per rispondervi.

Una volta che il Comune risponde e accertate che l’omologazione manca, potete fare ricorso. Ricorda che hai solo 60 giorni di tempo per farlo se ti rivolgi al prefetto, solo 30 giorni invece se ti rivolgi al giudice di pace.

Approfondisci su: Multa autovelox: quando fare ricorso

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