Mercedes e la guida autonoma: i progressi

Mercedes e la guida autonoma: ecco come si sta evolvendo il mercato e quali sono i progressi che si stanno compiendo in questa direzione

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In occasione del Salone di Monaco 2021, il capo del settore digitale del gruppo Mercedes spiega come la guida autonoma stia rivoluzionando il modo di intendere l’automobile.
George Massing dichiara come l’elettrificazione abbia fatto si che il focus nel mondo automotive andasse in direzione di pochi brand. Questo campo sembra aver trovato grande fortuna, mentre al momento i sistemi di Self Driving  si stanno imponendo sul mercato più lentamente.
Eppure, creatori si stanno impegnando sia in direzione dell’elettrico, sia in quella della guida autonoma cercando di realizzare prodotti che siano sempre più all’avanguardia e, soprattutto, competitivi. Così, anche Mercedes si muove in questa direzione. Da azienda automobilistica, presto diventerà una compagnia specializzata in software. Anche se i tempi potrebbero essere lunghi, il cammino è già tracciato.

Mercedes e la guida autonoma: il futuro è digitale

Nel mondo dell’automotive, ad oggi, chi fa la differenza? Le aziende che offrono servizi, sempre più digitali. Ecco che le stesse stanno puntando tutto sulle nuove tecnologie: l’auto deve essere sempre connessa. Così, ad oggi, tra le auto endotermiche e quelle elettriche, la differenza è il percorso da seguire nella loro realizzazione. Le politiche delle case di produzione hanno stilato tempistiche e obiettivi ben precise che si devono rispettare.

Al momento, la normativa circa la guida autonoma è frammentata. Solo in alcuni Paesi si sono messi dei paletti precisi, come in Nevada, California, e Germania.
Così, le aziende automobilistiche, devono sottostare alla Legislatura. Ad esempio, fino a poco tempo fa, era illegale usare una vettura a guida autonoma di terzo livello. Oggi è consentita, ma solo in certe Nazioni e a determinate condizioni.

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Limiti e attese del futuro

La gente deve essere prima abituata alle nuove tecnologie. C’è bisogno di un periodo in cui possano prendere confidenza con soluzioni tecnologiche mai viste prima di allora. Ad esempio, i sistemi di infotainment sono accolti positivamente perché le persone erano già abituate agli smartphone. Così è stato possibile realizzare display touchscreen e altre applicazioni.
Allo stesso modo, bisognerà aspettare che i tempi siano maturi per proporre un sistema di guida autonoma. Anche, ad esempio, l’MBUX di Mercedes, era già pronto nel 2015: l’azienda tedesca, però, ha preferito presentarlo tre anni dopo, nel 2018.

L’autoapprendimento: un problema da risolvere

Per avere sul mercato un tipo di guida autonoma di quinto livello, bisognerà aspettare che siano consolidati due punti fondamentali. Il primo è la tecnologia, mentre il secondo è la capacità del computer di apprendere informazioni.
Se da una parte, la tecnologia è arrivata a limiti incredibili, dove i PC centrali hanno raggiunto potenze di calcolo stratosferiche, lo stesso non vale per la loro capacità di autoapprendimento.
Per farlo, poco a poco, stanno scendendo in strada e imparando le diverse condizioni di traffico.

Vedremo in che direzione andrà il nuovo futuro dell’automotive.

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