Milano Zona 30 dal 2024: ecco cosa c’è di vero

Il Consiglio comunale milanese ha approvato un ordine del giorno: un atto politico, non amministrativo. Vediamo cosa prevede.

La Città di Milano Zona 30 km/h dal 2024? Le cose non stanno proprio così, ma potrebbero cambiare se la Giunta Sala darà seguito all’ordine del giorno approvato recentemente dal Consiglio Comunale.

Milano Zona 30 km/h: ordine del giorno

Recentemente, il Consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno che impegna la giunta comunale a trasformare la città di Milano in una grande zona urbana con limite di velocità a 30 km/h. Un ordine del giorno è un atto politico, non amministrativo: ne consegue che Milano non è diventata una Zona 30 né lo diventerà nel giro di qualche giorno.

Spetta alla Giunta Sala decidere se e quando Milano diventerà una zona con limite di velocità a 30 km/h: il Consiglio Comunale, approvando l’ordine del giorno, ha dato un indirizzo politico che la giunta può raccogliere nei tempi e nei modi che preferisce.

milano zona 30

Milano a 30 km/h: cosa prevede il documento approvato?

L’ordine del giorno è stato proposto dalla maggioranza e in particolare dal consigliere comunale Marco Mazzei, eletto in quota Lista Sala. Il documento detta dei tempi precisi: secondo l’indicazione politica, Milano deve diventare una maxi Zona 30 dal 2024. Lo scopo principale della zona 30 è semplice, ovvero ridurre gli incidenti, ma non è il solo.

Le zone a 30 km/h hanno diversi vantaggi conclamati: oltre alla diminuzione dei sinistri stradali, vengono ridotti anche l’inquinamento e il rumore, le strade possono essere usate in modo condiviso da auto e mobilità leggera (monopattini e biciclette), e al contrario di quel che si pensa non condizionano i tempi di percorrenza perché rendono più fluido il traffico senza accelerate e frenate improvvise.

In sostanza le zone 30 rendono molto più accessibile lo spazio urbano. C’è poi un altro aspetto positivo che riguarda gli incidenti: non solo diminuiscono di numero, ma sono anche meno gravi perché la velocità delle auto è inferiore e questo è importantissimo anche per gli incidenti che coinvolgono pedoni. Più l’auto è veloce, più aumentano le probabilità di morire per la persona investita.

L’ordine del giorno prevede una massiccia campagna di comunicazione prima dell’attivazione della zona 30, nonché l’esclusione di alcune arterie stradali a scorrimento veloce.

Cari automobilisti, c’è ancora tempo. Intanto, attenti alla zona B.

 

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