Auto elettriche, autonomia in inverno: parametri e auto migliori

Le temperature basse invernali hanno delle conseguenze sulle batterie delle auto elettriche e quindi sull'autonomia. Alcune aziende cinesi hanno fatto dei test su strada e hanno sperimentato varie condizioni di guida per capire quali possono essere i parametri peggiori per le auto elettriche in inverno.

Le auto elettriche normalmente sono vetture tecnologicamente avanzate che non emettono anidride carbonica e, a seconda del modello, permettono di attivare l’aria condizionata dell’abitacolo da remoto per trovare l’abitacolo già caldo. Il clima freddo che sta facendo in Italia in questi giorni però non sta per nulla aiutando l’autonomia di alcune auto elettriche, vediamo insieme perché e quali sono i parametri.

Auto elettriche: il freddo mette a dura prova la batteria e l’autonomia

Alcune aziende cinesi hanno compiuto uno studio per scoprire quali sono le temperature i parametri invernali peggiori per le auto elettriche: lo studio è stato portato avanti effettuando dei test completi su una serie di veicoli elettrici. Ovviamente il campione di prova non comprende tutti i modelli presenti sul mercato, ma a titolo interpretativo è utile anche per comprendere meglio alcuni meccanismi.

Auto elettrica ricarica colonnine

Lo scenario di test ha incluso 45 veicoli guidati a 8-10 °C con il massimo recupero, climatizzazione impostata a 25 °C in modalità economica, pneumatici per tutte le stagioni (i noti four seasons molto diffusi anche in Italia) e modalità di guida ecologica.

Sono stati predisposti tre scenari di test:

  • 30 km/h in città (100 km di distanza);
  • 60 km/h (100 km di distanza);
  • 100 km/h in autostrada (153 km di distanza).

Certo, 8°C non è un clima così rigido in assoluto, ma è sufficiente per mostrare alcune differenze tra i vari produttori, nonché come le auto si comportano con il clima freddo.

Autonomia e temperature invernali: i risultati dei test cinesi

La BMW i3 eDrive 35L si è comportata effettivamente bene durante i test e si classifica al primo posto perché ha conservato l’80,5% (424 km) della sua autonomia pubblicizzata. La Ford Mustang Mach-e GT e la Nio ET5 si sono invece piazzate al secondo e terzo posto con rispettivamente il 79,7% e il 79,0% della loro autonomia dichiarata.

Guardando i primi 14 BEV nell’elenco, la maggior parte di loro sembra mantenere il 70-80% della loro autonomia dichiarata, con la Volvo XC40 e l’Arcfox aS HI che si posizionano in fondo alla classifica e perdono circa il 40% della loro autonomia.

Nella maggior parte dei casi, c’è una differenza trascurabile tra 30 e 60 km/h di guida, poiché il riscaldamento compensa l’aumento della resistenza aerodinamica. Come previsto, la velocità di crociera di 100 km/h mette a dura prova la batteria, con praticamente tutte le auto che vanno ben oltre i 20 kWh/100 km, ad eccezione della BMW i3, che ha ottenuto ben 18,8 kWh/100 km.

La temperatura è una delle componenti che bisogna considerare quando si possiede un’auto elettrica: se scende troppo, la batteria ne risente. Attenzione quindi al livello di carica e a quanta distanza dovete percorrere (e occhio al posizionamento delle colonnine).

 

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