Il Gran Premio d’Ungheria 2025 ha confermato quanto imprevedibile possa essere una gara di Formula 1. Quello che sulla carta doveva essere il fine settimana perfetto per Charles Leclerc e per la Ferrari, si è trasformato in una corsa a ostacoli che ha premiato una strategia più conservativa ma incredibilmente efficace da parte della McLaren, capace di portare Lando Norris sul gradino più alto del podio e il compagno Oscar Piastri in seconda posizione. Per la scuderia di Woking è una doppietta importante, impreziosita dal fatto che i due piloti si trovano ora in piena lotta per il titolo, con l’australiano che va in pausa estiva da leader del campionato.
Leclerc parte forte aò GP Ungheria 2025 ma non regge il passo
Il weekend ungherese si era aperto nel migliore dei modi per la Scuderia Ferrari, che nella giornata di sabato aveva messo a segno una straordinaria pole position con Charles Leclerc, autore di un giro capolavoro in Q3. La SF-25, rivitalizzata da aggiornamenti recenti, sembrava aver ritrovato una competitività di cui si erano viste tracce già nelle ultime gare. Al via, Leclerc ha mantenuto la testa della corsa, conducendo il gruppo con autorevolezza per tutta la prima metà della gara.
La Ferrari, però, ha visto spegnersi progressivamente la speranza di un secondo successo stagionale. Dopo la sosta ai box, qualcosa ha iniziato a non funzionare. Che si sia trattato di un problema tecnico o semplicemente della scelta del terzo treno di gomme, il risultato è stato un drastico calo del ritmo che ha lasciato strada prima alle McLaren, poi anche alla Mercedes di George Russell, bravo ad approfittare del momento di difficoltà del monegasco per strappargli il terzo gradino del podio.
Norris concretizza una strategia vincente
Non era scontato che fosse Lando Norris a spuntarla in Ungheria. Il pilota britannico, scattato dalla terza fila, ha vissuto un primo giro complicato che lo ha visto scivolare fino alla quinta posizione. Eppure, grazie a una strategia a una sola sosta, Norris ha saputo rimontare con intelligenza e costanza, sfruttando al meglio la gestione gomme e tenendo sempre un ritmo competitivo.
La chiave del successo di Norris è stata l’abilità nel mantenere le coperture in una finestra di temperatura ottimale e il sangue freddo nei momenti decisivi, in particolare negli ultimi giri, quando il compagno di squadra Oscar Piastri, su una strategia a due soste, ha iniziato a ricucire il distacco con pneumatici più freschi. Il duello tra i due si è fatto serrato, fino a un tentativo d’attacco da parte dell’australiano che ha rischiato di compromettere la gara di entrambi. Norris è però riuscito a mantenere la posizione e tagliare il traguardo da vincitore.
Piastri secondo e leader del mondiale
Il secondo posto finale non può essere considerato una sconfitta per Oscar Piastri, che chiude comunque il weekend ungherese da leader del campionato piloti, con un vantaggio di nove punti proprio su Norris. L’australiano ha mostrato velocità, grinta e lucidità, sfiorando la vittoria nonostante una strategia che lo ha costretto a recuperare nel finale.
Per la McLaren, il risultato complessivo è eccellente, perché certifica la crescita del team e consolida la sua posizione come una delle forze dominanti di questa stagione 2025. La battaglia interna tra Norris e Piastri si preannuncia uno dei temi più appassionanti della seconda parte del campionato.
Russell completa il podio del GP Ungheria 2025, Mercedes solida
A salire sul podio, grazie a una corsa regolare e priva di errori, è stato anche George Russell, che ha confermato i progressi della Mercedes in termini di affidabilità e passo gara. Senza mai strafare, Russell ha costruito la sua terza posizione approfittando delle difficoltà di Leclerc e mantenendo un ritmo costante. Un risultato importante anche in chiave costruttori, dove il team di Brackley cerca di consolidare la sua posizione alle spalle delle McLaren.
Leclerc penalizzato, ma il danno è altrove
Il quarto posto finale di Charles Leclerc rappresenta una cocente delusione dopo la pole del sabato. Il monegasco, come anticipato, ha perso progressivamente terreno nella seconda parte di gara. Una penalità di cinque secondi inflitta dai commissari per una violazione in pista si è rivelata ininfluente ai fini del risultato, dato il distacco accumulato sugli inseguitori. Ma è chiaro che il vero problema risieda nella gestione delle gomme e, forse, in una SF-25 che non ha retto il ritmo sulla lunga distanza.
Il team Ferrari dovrà analizzare con attenzione quanto accaduto per evitare il ripetersi di simili situazioni, soprattutto in una fase del campionato dove ogni punto può fare la differenza in chiave iridata.
Alonso e Aston Martin tornano a respirare
Se Leclerc ha deluso, c’è da segnalare invece la buona prestazione di Fernando Alonso, quinto al traguardo. Dopo una prima parte di stagione complicata, l’Hungaroring ha restituito all’Aston Martin una certa competitività. Il pilota spagnolo ha saputo approfittare del caos e dei ritiri eccellenti per riportare la scuderia britannica in zona punti e, soprattutto, vicino alla top five, dove mancava da diverse settimane.
Verstappen e Hamilton lontani dalla vetta del GP Ungheria 2025
Non è stata una giornata felice per i campioni del mondo. Max Verstappen, reduce da prestazioni sottotono nelle ultime gare, ha chiuso solamente nono, alle spalle anche dell’ex compagno di squadra Liam Lawson. Il pilota olandese non è mai sembrato in grado di lottare per il podio e ha dovuto accontentarsi di pochi punti, frutto di una gara anonima.
Anche Lewis Hamilton ha vissuto una domenica complicata: dodicesimo al traguardo, bloccato per tutta la gara alle spalle della Racing Bulls di Isack Hadjar. Nonostante diversi tentativi, il sette volte iridato non è mai riuscito a portare un attacco deciso, segno di una monoposto ancora poco reattiva e di una strategia che non ha pagato.
Giovani in evidenza e problemi per Bearman
Tra le note positive della giornata c’è sicuramente la prestazione di Andrea Kimi Antonelli, che partito dalla quindicesima posizione è riuscito a risalire fino alla decima, conquistando un punto prezioso per la classifica piloti. Il giovane italiano continua a crescere, confermandosi come una delle rivelazioni della stagione.
Al contrario, Oliver Bearman è stato costretto al ritiro per un problema tecnico sulla sua Haas, unico ritiro di una gara tutto sommato lineare, priva di incidenti gravi o colpi di scena clamorosi.







