Ferrari tra illusioni e delusioni: le parole di Frederic Vasseur

A Baku la Ferrari ha perso il secondo posto nei Costruttori. Vasseur analizza errori e potenzialità, convinto che la squadra abbia il passo per vincere.

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PH: Scuderia Ferrari

Il Gran Premio dell’Azerbaigian ha mostrato ancora una volta quanto la Ferrari viva un equilibrio fragile tra speranze e delusioni. La Scuderia di Maranello ha iniziato il fine settimana con un venerdì promettente, suggellato dalla doppietta di Lewis Hamilton e Charles Leclerc nelle prove libere, ma ha chiuso la gara con un ottavo e un nono posto che hanno inevitabilmente pesato sulla classifica costruttori. Il team ha infatti perso il secondo posto a vantaggio della Mercedes, un segnale chiaro di quanto i progressi non siano ancora sufficienti a garantire continuità di risultati.

Le parole del team principal Ferrari, Vasseur

Al termine del weekend, Frederic Vasseur ha analizzato con lucidità la situazione, ribadendo di essere convinto di guidare una squadra vincente ma sottolineando come manchi ancora l’opportunismo necessario per sfruttare ogni occasione. Secondo il manager francese, il problema principale non è stato la gara in sé, bensì l’esecuzione della qualifica, che ha costretto entrambe le vetture a partire troppo indietro. In un tracciato cittadino come quello di Baku, con poche opportunità di sorpasso, il posizionamento in griglia diventa determinante.

Un confronto diretto con gli avversari

Vasseur ha spiegato che il confronto con la McLaren resta il più indicativo per valutare la competitività della Ferrari. Lando Norris è partito davanti alle due rosse ed è riuscito a concludere ancora davanti, a conferma che la qualifica ha condizionato pesantemente l’esito della corsa. Il team principal ha aggiunto che la Ferrari condivide alcune caratteristiche con la monoposto di Woking, motivo per cui entrambe le scuderie tendono a soffrire o a brillare nelle stesse condizioni. Diverso invece il discorso per Mercedes e Red Bull, capaci di esprimere prestazioni superiori soprattutto in situazioni climatiche più fredde.

La questione gomme e le scelte in qualifica

Uno dei nodi centrali dell’analisi di Vasseur riguarda la gestione delle gomme. Durante le prove libere, la Ferrari aveva valutato le mescole medie come la soluzione più veloce, ma in qualifica quasi tutti i team sono passati alle soft, rivelatesi più performanti nelle condizioni specifiche del sabato. La scelta di insistere sulle medie ha quindi penalizzato i piloti, con Carlos Sainz che ha fatto eccezione sfruttando una gomma usata per ottenere comunque un tempo discreto. Secondo Vasseur, il venerdì resta uno dei migliori della stagione, ma la transizione alla qualifica non è stata gestita con la necessaria prontezza.

Hamilton e la crescita con la SF-25

Tra gli aspetti positivi emersi a Baku, Vasseur ha evidenziato i progressi di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo sembra aver trovato un maggiore feeling con la SF-25, mostrando un buon passo sia nelle prove libere che nei primi tentativi di qualifica. Tuttavia, due giri non all’altezza in Q2 hanno compromesso la possibilità di partire nelle prime file, riducendo drasticamente le chance di lottare per il podio. Per Vasseur, se Hamilton avesse avuto una posizione migliore in griglia avrebbe potuto concretamente giocarsi le prime tre posizioni, dimostrando che il potenziale della monoposto non è così distante da quello delle rivali.

L’esecuzione come vero problema

Le dichiarazioni del team principal convergono tutte su un concetto chiave: la Ferrari ha il potenziale per ottenere risultati migliori, ma manca la precisione nell’esecuzione. Preparare bene le libere e poi non concretizzare in qualifica rappresenta un limite che la squadra deve assolutamente superare. Vasseur ha sottolineato come serva un lavoro collettivo, che coinvolga ingegneri, piloti e strategisti, per garantire che il valore espresso in pista non resti solo un’illusione momentanea ma si trasformi in punti pesanti.

Leclerc e le difficoltà di un weekend deludente

Charles Leclerc ha vissuto un fine settimana speculare a quello del compagno di squadra. Competitivo al venerdì, ha visto svanire ogni possibilità di rimonta già in qualifica, quando è partito dalla decima posizione. In gara, il monegasco ha cercato di lottare, ma le difficoltà della monoposto e la gestione delle strategie lo hanno relegato a un modesto nono posto. Le sue parole, dure ma oneste, hanno confermato il malcontento per una stagione in cui le soddisfazioni arrivano con il contagocce. Per Leclerc, la priorità non è discutere posizioni marginali ma riuscire a dare alla Ferrari la competitività che le manca da troppo tempo.

La sfida con Red Bull e Mercedes

L’analisi di Vasseur non può prescindere dal confronto con gli altri top team. La Red Bull, dopo alcune difficoltà, ha mostrato segnali di ripresa nelle ultime due gare, mentre la Mercedes ha saputo capitalizzare ogni occasione, tanto da scavalcare la Ferrari in classifica. Questa dinamica rende ancora più complessa la battaglia per il podio nei Costruttori, obiettivo che fino a poche settimane fa sembrava alla portata. Vasseur non ha nascosto le difficoltà, ma ha ribadito che la squadra ha il dovere di migliorare soprattutto nei weekend in cui gli avversari diretti non brillano, perché è in quei momenti che si costruiscono i campionati.

Un futuro da costruire

La trasferta di Baku lascia dunque un bilancio agrodolce. La Ferrari ha dimostrato di poter essere competitiva, ma ha sprecato l’occasione di trasformare il potenziale in un risultato concreto. Vasseur guarda avanti con ottimismo, consapevole che la strada per tornare a vincere passa da un miglioramento nell’esecuzione e da una gestione più efficace delle qualifiche. La squadra deve imparare a cogliere le opportunità e a massimizzare le proprie risorse, evitando gli errori che finora hanno compromesso troppi weekend. La convinzione del team principal è chiara: la Ferrari può tornare a vincere, ma serve compattezza e lucidità in ogni dettaglio.

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