Ferrari Testarossa, la leggenda che ha fatto la storia dell’automobile

Dalla presentazione del 1984 alla consacrazione internazionale, la Ferrari Testarossa è diventata un’icona di stile, prestazioni e cultura pop.

Ferrari Testarossa
La Ferrari Testarossa viene presentata al Salone di Parigi del 1984, con il difficile compito di raccogliere l’eredità della Berlinetta Boxer. La BB aveva rappresentato un punto di svolta per Maranello negli anni Settanta, introducendo il concetto di motore centrale posteriore in una supercar stradale. La Testarossa nasce come evoluzione di quel progetto e si impone fin da subito come simbolo degli anni Ottanta, grazie a un design avveniristico e a una meccanica raffinata che univa prestazioni di altissimo livello a soluzioni tecniche derivate dalle corse.

Il cuore a dodici cilindri della Ferrari Testarossa

Il motore della Ferrari Testarossa resta uno degli elementi più iconici della vettura. Si tratta di un dodici cilindri piatto da 4,9 litri con architettura a V di 180 gradi, spesso erroneamente definito boxer. Questa soluzione, evoluzione diretta dei propulsori montati sulla BB e delle unità da competizione degli anni Sessanta e Settanta, permette di abbassare il baricentro e di ottimizzare la distribuzione dei pesi. Con 390 cavalli a 6.800 giri al minuto e una coppia di 490 Nm a 4.500 giri, la Testarossa offriva prestazioni entusiasmanti per l’epoca: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, percorrenza del chilometro da fermo in 24,1 secondi e velocità massima di 290 km/h. L’iniezione meccanica Bosch K-Jetronic, abbinata a quattro alberi a camme e a 48 valvole, rappresentava il vertice della tecnologia disponibile.

Design firmato Pininfarina

La linea della Ferrari Testarossa è scolpita da Pininfarina, che riesce a trasformare vincoli tecnici in un segno stilistico inconfondibile. La posizione dei radiatori, spostati ai lati dell’abitacolo come in Formula 1, impone l’adozione dei celebri condotti laterali. Invece di nasconderli, Pininfarina li esalta con le sottili lamelle orizzontali che percorrono le fiancate, diventando la firma visiva del modello. Visto dall’alto, il corpo vettura assume un profilo a delta con carreggiata posteriore molto più larga di quella anteriore. La coda, quasi due metri di larghezza, è caratterizzata da gruppi ottici posteriori orizzontali, una scelta inedita rispetto ai tradizionali fari circolari Ferrari. Il frontale, più sobrio, sfoggia fari a scomparsa doppi e una calandra che non ha più funzione di raffreddamento del motore, ma serve ai freni e al climatizzatore. La combinazione tra soluzioni funzionali e audacia estetica rende la Testarossa una delle auto più riconoscibili di sempre.

Soluzioni meccaniche e telaio

La Ferrari Testarossa adotta un telaio tubolare con struttura posteriore smontabile per agevolare la manutenzione. La carrozzeria è in lega leggera, con porte e tetto in acciaio, assemblata nelle officine Pininfarina. Le sospensioni a quadrilateri deformabili derivano direttamente dalle corse, con una soluzione originale al retrotreno: doppi ammortizzatori e molle per ogni ruota per gestire il maggior peso gravante sull’assale posteriore. I freni sono a dischi autoventilanti da 309 mm con pinze a quattro pistoncini, mentre l’assenza dell’ABS riflette un’epoca in cui la sensibilità del pilota era parte integrante della guida sportiva. I pneumatici montati su cerchi da 16 pollici misurano 225/50 all’anteriore e 255/50 al posteriore, garantendo tenuta e stabilità alle alte velocità.

Ferrari Testarossa

Un abitacolo di lusso e sportività

Gli interni della Ferrari Testarossa rappresentano un equilibrio raro tra sportività estrema e lusso artigianale. I sedili in pelle Connolly, disponibili in diverse tinte, offrono un contenimento laterale adeguato alla guida sportiva ma anche un comfort tipico delle granturismo di lusso. Il volante Momo a tre razze, rivestito in pelle e regolabile in altezza, rafforza l’impronta sportiva. La strumentazione è analogica, semplice ma completa, con grandi quadranti circolari per contagiri e tachimetro e indicatori secondari disposti sul tunnel centrale. Immancabile il selettore del cambio a griglia cromata con pomello sferico, simbolo della tradizione Ferrari. Nonostante il motore centrale generi molto calore, l’abitacolo è dotato di un moderno sistema di climatizzazione. Il bagagliaio anteriore da 150 litri, seppur ridotto, è valorizzato dalla possibilità di ordinare un set di valigie su misura in pelle.

La rara Testarossa Spider

Nel 1985, un anno dopo la presentazione ufficiale, nasce la Ferrari Testarossa Spider, realizzata in soli cinque esemplari. Tra questi, uno fu destinato a Gianni Agnelli, che ricevette una versione con dettagli unici. La Spider si distingue per un cofano motore ridisegnato e per una linea ancora più filante. Priva del tetto fisso, accentua l’eleganza del progetto originale mantenendo intatto il carattere sportivo. Oggi questa variante è considerata una delle più rare e preziose Ferrari mai costruite, un’autentica opera d’arte su ruote.

Un successo globale

La Ferrari Testarossa ottiene un immediato successo commerciale e diventa ben presto uno status symbol. Dal 1984 al 1992 vengono prodotti oltre 7.000 esemplari, un numero molto alto per una supercar di Maranello, segno dell’enorme richiesta a livello internazionale. Facoltosi imprenditori, star dello sport, artisti e sovrani la scelgono come simbolo di successo e prestigio. La Testarossa entra anche nella cultura pop, comparendo nella celebre serie televisiva Miami Vice, dove una versione bianca diventa protagonista delle avventure dei detective Sonny Crockett e Ricardo Tubbs. L’impatto mediatico rafforza ulteriormente la sua immagine di auto iconica degli anni Ottanta.

Lascito e influenza

Oltre al fascino estetico e alle prestazioni, la Ferrari Testarossa lascia in eredità una serie di innovazioni tecniche e stilistiche che influenzeranno la produzione Ferrari per gli anni successivi. Le soluzioni aerodinamiche, la gestione termica con radiatori laterali e la scelta di enfatizzare anziché nascondere gli elementi funzionali anticipano un nuovo modo di concepire il design automobilistico. La sua produzione prolungata e l’ampia diffusione hanno contribuito a consolidarne lo status di mito senza tempo. Ancora oggi, a distanza di decenni, la Testarossa resta una delle Ferrari più riconosciute e apprezzate dagli appassionati e dai collezionisti di tutto il mondo.

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