Retrofit elettrico, come trasformare auto storica in elettrica

Retrofit elettrico: si può fare un'auto d'epoca o su un'auto storica? E quanto costa? Scopriamolo.

Retrofit elettrico: come trasformare auto storica in elettrica? Una domanda che ha una risposta e persino degli incentivi. Sì, è possibile trasformare un’auto d’epoca (o un’auto semplicemente datata) in un veicolo a propulsione elettrica usando un kit apposito. Vediamo come.

Retrofit elettrico: il kit per la trasformazione

Per trasformare un veicolo termico in un veicolo elettrico dobbiamo fare quello che in gergo si chiama retrofit e che in Italia è regolamentato da apposite norme. Fondamentalmente si tratta di sostituire il vecchio motore termico con un elettrico attraverso un kit che prevede:

  • motore elettrico;
  • batteria;
  • trasformatore;
  • elettronica di servizio.

Retrofit elettrico di un’auto: le norme e gli incentivi

Per questa trasformazione esiste una norma apposita con tanto di incentivi: è il decreto del 26 luglio 2022 numero 141 denominato: “Sistema di riqualificazione elettrica dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali L, M ed N1” che è in vigore dal primo ottobre 2022.

Grazie a questa norma, è possibile trasformare l’auto termica in elettrica  senza omologarla nuovamente: basterà semplicemente aggiornare la carta di circolazione. Per poter fare il retrofit è necessario inoltrare una domanda di riqualificazione elettrica alla Motorizzazione: l’ente dovrà approvare la trasformazione, occupandosi della sua nuova immatricolazione.

Affinché l’operazione vada a buon fine, bisogna tenere a mente alcune cose:

  • il produttore del kit deve essere regolarmente accreditato al Ministero dei Trasporti;
  • sempre il produttore deve dimostrare di seguire un ciclo di produzione rigido e che il kit sia utilizzabile da qualsiasi officina (si tratta di una sorta di omologazione).

Quindi non esiste un fai-da-te: bisogna scegliere kit prodotti da aziende qualificate. A livello di incentivi, lo Stato riconosce un bonus pari al 60% dei costi sostenuti per la conversione fino a un massimo di 3.500 euro.

Retrofit elettrico: vantaggi

Trasformare un’auto termica in un’auto elettrica ha diversi vantaggi: intanto non si emetteranno emissioni di CO2, poi sarà possibile circolare durante i blocchi del traffico e in alcuni casi anche nei centri storici. Non solo: si propone il riutilizzo di un’auto che, magari – seppur datata, ha una carrozzeria a posto e un motore giunto a fine vita. 

Retrofit elettrico su auto d’epoca

In genere le auto d’epoca si conservano esattamente come sono, anzi: un collezionista o un appassionato cercano di mantenere tutto il più possibile originale per non snaturarla. E’ anche vero che, però, talvolta può essere necessario fare qualche cambiamento.

Se parliamo di auto che hanno più di venti anni, cioè auto storiche, ci riferiamo non solo ad auto degli anni ’50, ma anche ad auto immatricolate a fine anni ’90 o primi anni 2000. Auto che hanno più di 20 anni, che possono iscriversi all’ASI e che sono già storiche solo per una questione anagrafica.

Se volete mantenere il vostro veicolo storico contemporaneo, ma volete anche modernizzarlo sul lato motore il retrofit può fare per voi.

retrofit

Retrofit elettrico: come si fa?

Ogni retrofit è una storia a sé, ma come detto poco sopra ogni kit ha le stesse componenti: un motore elettrico, una batteria, il trasformatore e l’elettronica di servizio. Il buon successo del retrofit dipende anche dal peso dell’auto: più è pesante, meno grossa potrà essere la batteria e quindi sarà minore l’autonomia (oltre che i posti omologati a causa dell’aumento di peso).

L’officina che installerà il kit rispetterà, per quanto possibile, l’architettura originale della meccanica dell’auto. Si tende, dunque, a installare il motore elettrico sul davanti e la batteria al posto del serbatoio. In ogni caso, non c’è una regola fissa. Dipende dallo spazio presente e dalla meccanica.

Quanto costa il retrofit elettrico?

Batteria esclusa, l’intervento può costare tra i 5000 e i 7000 euro. Il punto è che la batteria rappresenta la fonte di maggior costo. Una batteria che ha un’autonomia di 50 km, diciamo il minimo sindacale per un uso urbano, ha un costo che si aggira intorno ai 5.000 euro.

Una batteria da 100 km di autonomia, il doppio della precedente ma ben lontana dall’autonomia di un’auto termica, costa circa 10.000 euro.

In sostanza, un retrofit elettrico può arrivare a costare dai 10/12.000 euro in su. 

 

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