I pneumatici runflat offrono sicurezza anche in caso di foratura, evitando fermate improvvise e garantendo mobilità temporanea. Tuttavia, richiedono una manutenzione attenta e una sostituzione regolare per garantire sicurezza ed efficienza. In questa guida ti spieghiamo quando cambiare gli pneumatici runflat, come riconoscere i segnali di usura e quali controlli effettuare per viaggiare sempre in sicurezza.
Cosa sono i pneumatici runflat e come funzionano
I pneumatici runflat sono progettati per garantire la mobilità anche in caso di foratura o perdita improvvisa di pressione. Grazie alla loro struttura rinforzata nelle spalle e nei fianchi, questi pneumatici possono continuare a funzionare anche con pressione pari a zero per un breve periodo di tempo. Questo permette al conducente di raggiungere in sicurezza l’officina più vicina senza dover sostituire immediatamente la gomma.
La loro utilità è evidente: in caso di foratura improvvisa, non è necessario fermarsi a bordo strada per cambiare la ruota, riducendo così i rischi legati a incidenti o a situazioni pericolose. Tuttavia, i pneumatici runflat non sono esenti da limiti: generalmente, con una pressione nulla, possono percorrere fino a 80 km a una velocità massima di circa 80 km/h (questo dato può variare leggermente a seconda del modello e del costruttore).
Un altro aspetto importante da considerare è la differenza rispetto ai pneumatici tradizionali. I runflat offrono una maggiore stabilità in caso di perdita di pressione, evitando il classico effetto “flop” della gomma sgonfia. Inoltre, sono compatibili solo con auto dotate di TPMS (sistema di monitoraggio della pressione), fondamentale per rilevare eventuali cali di pressione e segnalare tempestivamente l’anomalia al conducente.
Segnali di usura da controllare
Capire quando cambiare gli pneumatici runflat è fondamentale per garantire sicurezza e comfort alla guida. A differenza dei pneumatici tradizionali, i runflat possono mostrare segni di usura diversi, legati alla loro struttura rinforzata. Uno dei principali indicatori è l’usura del battistrada: controlla regolarmente la profondità delle scanalature tramite i TWI (Tread Wear Indicator), piccole tacche presenti tra i tasselli del battistrada. Se il battistrada raggiunge queste tacche, il pneumatico è da sostituire.
Altro segnale importante sono le microlesioni superficiali o il cracking sul fianco e sul battistrada. Anche se possono sembrare piccole crepe, potrebbero indicare che la gomma ha subito stress termici o meccanici. Le deformazioni laterali, come bolle o rigonfiamenti, sono sintomi di danneggiamento strutturale, spesso causato da urti contro marciapiedi o buche. In questi casi è consigliabile sostituire immediatamente la gomma per evitare rischi di rottura improvvisa.
Infine, è importante controllare periodicamente la pressione. Anche se i runflat possono viaggiare con pressione nulla, un calo costante della pressione potrebbe accelerare l’usura interna e ridurre la durata complessiva dello pneumatico. Se noti perdite continue o gonfiaggi frequenti, rivolgiti a un gommista specializzato per un controllo approfondito.
Durata media e chilometraggio
Quando si parla di durata degli pneumatici runflat, è importante sapere che questi pneumatici tendono a usurarsi leggermente più velocemente rispetto ai tradizionali, soprattutto a causa della loro struttura rinforzata. In media, la durata di un treno di pneumatici runflat si aggira tra i 40.000 e i 50.000 km, ma questo dato può variare sensibilmente in base a diversi fattori.
Il peso dell’auto, ad esempio, influisce notevolmente sull’usura: i SUV e le auto più pesanti tendono a consumare più rapidamente le gomme rispetto alle city car. Anche lo stile di guida gioca un ruolo importante: partenze aggressive, frenate brusche e velocità sostenute possono ridurre sensibilmente la durata. Inoltre, le condizioni climatiche possono accelerare l’invecchiamento della gomma: temperature estreme o forti sbalzi termici possono causare microlesioni nel tempo.
Per questo motivo, è consigliabile sostituire i pneumatici runflat non appena raggiungono la soglia di usura prevista o se presentano segni di deterioramento, anche se la profondità del battistrada sembra ancora accettabile. Ricorda che la sicurezza stradale dipende anche dallo stato delle gomme: un pneumatico usurato compromette la tenuta di strada, soprattutto sul bagnato.
Quando sostituire i runflat anche se sembrano buoni
Un errore comune tra gli automobilisti è pensare che, se il battistrada appare in buone condizioni, i pneumatici runflat siano ancora sicuri. In realtà, ci sono situazioni in cui conviene sostituirli anche se non sembrano usurati. Ad esempio, se il pneumatico ha percorso diversi chilometri in modalità runflat, ovvero con pressione pari a zero, la sua struttura interna potrebbe aver subito danni invisibili a occhio nudo. In questo caso, è sempre consigliabile sostituire lo pneumatico, anche se esternamente appare integro.
Un altro caso riguarda i pneumatici riparati: benché alcune officine propongano la riparazione dei runflat, questa soluzione è spesso sconsigliata dai produttori stessi, proprio a causa della struttura rinforzata che potrebbe non garantire più la stessa sicurezza. Anche microlesioni o colpi subiti (ad esempio contro buche o marciapiedi) possono compromettere la resistenza interna e rendere necessaria la sostituzione.
Infine, è importante sostituire i pneumatici di tipo runflat in caso di invecchiamento: se sono passati più di 6 anni dalla data di produzione (anche se il battistrada sembra buono), la gomma potrebbe aver perso elasticità, compromettendo la sicurezza. Consulta sempre un gommista specializzato per una verifica professionale.
Consigli per la manutenzione dei runflat
Per garantire la massima durata e sicurezza, è importante effettuare regolarmente il controllo degli pneumatici runflat. Verifica la pressione almeno una volta al mese, anche se i runflat possono percorrere chilometri a pressione nulla: un calo frequente può indicare danni interni. Controlla lo stato di usura in un’officina specializzata, soprattutto dopo aver percorso strade dissestate o dopo aver utilizzato la modalità emergenza. Inoltre, scegli sempre pneumatici certificati per il tuo veicolo, evitando prodotti non omologati che potrebbero compromettere la sicurezza. Infine, segui sempre le indicazioni del costruttore per sostituzione e manutenzione.