Passaggio di proprietà auto: errori più comuni (da non fare)

Gli errori più comuni nel passaggio di proprietà dell'auto che non bisogna fare

passaggio di proprietà

Il passaggio di proprietà dell’auto è un passaggio fondamentale per ottenere la proprietà del veicolo. Senza questo passaggio non è possibile dire di aver acquistato un’auto e di esserne divenuti proprietari. Inoltre ci sono sempre tanti dubbi sul costo che bisogna sostenere.

Non è una procedura difficile o particolarmente complessa, ma come ogni pratica burocratica presenta insidie che inducono purtroppo il cittadino a fare degli errori. Ecco quali sono i più comuni e come evitarli.

Passaggio proprietà auto: quali sono i fattori che lo influenzano?

Partiamo dal costo, che non è fisso: tutto dipende da due dati. Da una parte ci sono i costi fissi e dall’altra i costi variabili. I costi fissi sono facili da identificare: la barca da bollo, le eventuali commissioni per la motorizzazioni, l’imposta per la trascrizione al PRA, le eventuali commissioni ACI/agenzie pratiche auto.

I costi variabili sono generati dalla potenza dell’auto che volete comprare espressa in Kw e moltiplicata per 3,5119 euro. Più l’auto è potente, più costerà il passaggio.

Passaggio di proprietà auto: errori più comuni

Quali sono dunque gli errori più comuni che durante un passaggio di proprietà vengono commessi? Eccoli:

  • non controllare la regolarità dell’auto (o di qualsiasi altro veicolo);
  • pagare tutto prima del passaggio;
  • mancata conoscenza del dove si fa questa procedura;
  • atto di vendita incompleto;
  • dimenticare documenti.

Analizziamoli uno per uno.

Errori passaggio proprietà auto: non controllare la regolarità dell’auto

Cosa significa controllare la regolarità dell’auto? Significa controllare che sia fiscalmente a posto. Ciò significa verificare se ci sono ipoteche, se ci sono fermi amministrativi, ma anche la regolarità di tutta la documentazione. Per ottenere questi dati è sufficiente una visura al PRA.

Pagare tutto prima del passaggio completo

Un altro errore molto comune è quello di pagare l’intera cifra pattuita prima di completare la procedura. Per evitare brutte sorprese è sempre meglio usare un pagamento di tipo tracciabile oppure dividere in due tranche il pagamento (una prima e una dopo il passaggio). In caso di bonifico, ricordate di indicare nella causale i dati dell’auto: modello e targa.

Mancata conoscenza del dove si fa la procedura

Per fare il passaggio non c’è bisogno di spendere soldi inutilmente. Per autenticare la firma si può andare:

  • in Comune;
  • Agenzie di pratiche automobilistiche;
  • Motorizzazione;
  • Sportello telematico dell’automobilista (se si possiede il certificato di proprietà digitale).

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Atto di vendita incompleto

E’ di vitale importanza, quando si fa il passaggio di proprietà, portare una dichiarazione che certifichi la vendita dell’auto da parte del vecchio proprietario. L’atto di vendita va riportato nel retro del certificato di proprietà cartaceo. In questo caso, non bisogna dimenticare una cosa fondamentale: l’autenticazione della firma del proprietario. Ricordate anche che l’atto di vendita non deve essere in bianco e deve presentare una marca da bollo.

Documenti dimenticati

Questa procedura non è difficile, ma ci sono tante cose da ricordare e quindi può capitare di dimenticare qualcosa. Ricordiamo dunque cosa serve per completarla:

  • modulo per l’aggiornamento del libretto di circolazione;
  • documento di identità di chi compra l’auto;
  • modulo passaggio di proprietà.

Servono anche la carta di circolazione e l’atto di vendita.

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