Leclerc a Monza 2025, Ferrari fuori dal podio: solo quarto posto per il monegasco

Charles Leclerc chiude quarto a Monza 2025, a 3,5 secondi dal podio. La Ferrari non ha avuto il passo per competere con Red Bull e McLaren.

leclerc a monza
L’appuntamento più atteso della stagione per la Ferrari si è chiuso con un risultato deludente per i tifosi di Monza. Charles Leclerc, dopo aver sognato un podio che avrebbe potuto infiammare il pubblico italiano, ha tagliato il traguardo in quarta posizione, a 3,5 secondi da Oscar Piastri. Una distanza minima in termini di tempo, ma che ha rappresentato un abisso in termini di competitività. La SF-25 non è riuscita a impensierire né le McLaren né la Red Bull di Max Verstappen, confermando il divario tecnico che separa la Scuderia dalle squadre di vertice.

Un fine settimana iniziato con speranze e chiuso con realtà

Il venerdì di Monza aveva illuso tifosi e squadra con un 1-2 nelle prove libere che lasciava presagire un weekend da protagonisti. Leclerc e Hamilton avevano dimostrato velocità con assetti scarichi e mappature del motore gestite con attenzione. Tuttavia, già dalle qualifiche la situazione si è ribaltata. Rivali come McLaren e Red Bull hanno alzato il livello, adottando configurazioni più spinte e trovando il passo necessario per superare le Rosse. In gara, la Ferrari è tornata alla sua dimensione reale, incapace di reggere il confronto con i primi e costretta a difendersi dalle Mercedes.

La quarta posizione di Leclerc è stata il massimo ottenibile, come lui stesso ha riconosciuto a fine gara. L’analisi del monegasco è stata lucida: la Ferrari non ha commesso errori, né lui ha avuto cali di concentrazione, ma la vettura non aveva il passo per ambire al podio. Un bilancio che riporta il Cavallino con i piedi a terra, dopo giornate di speranza alimentate da un avvio promettente.

Un avvio di gara promettente ma subito complicato

La partenza di Leclerc è stata buona, con la Ferrari che ha guadagnato terreno nei primi metri. Per un breve momento, il podio sembrava alla portata. Ma già al primo giro sono emersi i limiti della SF-25. Le gomme Medium posteriori hanno iniziato a surriscaldarsi rapidamente, provocando scivolamenti in curva e rendendo difficile il controllo della monoposto. L’assetto estremamente scarico, pensato per privilegiare la velocità sul rettilineo, ha esaltato questi problemi, privando la Ferrari dell’aderenza necessaria nelle curve veloci di Monza.

Il culmine delle difficoltà si è visto alla prima di Lesmo, dove Piastri ha superato Leclerc con un sorpasso spettacolare all’esterno, dimostrando la maggiore stabilità della McLaren. Da quel momento in poi, la gara di Leclerc è cambiata. Nonostante il tentativo di riportare le gomme in temperatura corretta e gestire il degrado, il tempo perso nei giri iniziali ha compromesso le possibilità di mantenere la terza posizione. L’episodio è stato per lui la conferma che il podio sarebbe rimasto fuori portata.

Le dichiarazioni di Leclerc dopo il traguardo

Le parole del pilota monegasco non hanno lasciato spazio a interpretazioni. “Non avevamo il passo dei piloti davanti a noi”, ha spiegato Leclerc ai microfoni, sottolineando come la Ferrari fosse appena più veloce delle Mercedes, ma non quanto ci si aspettasse. Ha parlato anche di un degrado gomme inferiore al previsto, ma insufficiente a colmare il divario con McLaren e Red Bull. Ha riconosciuto il sorpasso di Piastri come un momento decisivo, definendolo “un ottimo lavoro” dell’australiano, capace di sfruttare la debolezza della Ferrari nei giri iniziali.

Leclerc ha ribadito che, anche con una gestione perfetta delle gomme e della gara, non sarebbe stato possibile raggiungere il podio. Ha riconosciuto che lui e il team hanno massimizzato tutto ciò che era a disposizione, ma il risultato non poteva andare oltre la quarta posizione. Una visione realista, che conferma il suo approccio pragmatico in una stagione dove la Ferrari si trova a inseguire costantemente.

Il confronto con Red Bull e McLaren

La differenza con i rivali è stata evidente in gara. La Red Bull, con una configurazione estrema, ha dominato grazie alla velocità e al carico aerodinamico garantito dal nuovo fondo. Verstappen ha avuto un passo insostenibile per chiunque, lasciando McLaren e Ferrari a giocarsi le posizioni di rincalzo. McLaren, pur non arrivando agli estremi tecnici della Red Bull, ha comunque mostrato una solidità superiore, soprattutto nella gestione delle gomme e nella stabilità in curva.

La Ferrari si è trovata a metà strada: troppo lenta per competere con Red Bull e McLaren, ma abbastanza veloce da contenere le Mercedes. Il risultato finale, con Leclerc quarto e Hamilton sesto, fotografa perfettamente il livello attuale della Scuderia. La squadra italiana si conferma come terza forza del campionato, senza però la capacità di sfruttare eventuali difficoltà altrui per inserirsi nella lotta per la vittoria.

Un bilancio amaro per la gara di casa

Il pubblico di Monza, abituato ad emozionarsi con le imprese della Ferrari, ha vissuto un’altra giornata di delusione. Gli applausi per Leclerc non sono mancati, ma la consapevolezza che la SF-25 non possa competere per il successo ha reso l’atmosfera meno euforica rispetto al passato. La quarta posizione, in altri contesti, sarebbe stata accolta come un risultato positivo, ma al GP d’Italia ha rappresentato l’ennesima conferma di un progetto tecnico che non riesce a decollare.

Leclerc, che nel 2024 aveva regalato una prestazione memorabile, non ha potuto ripetere l’impresa. Il confronto con il recente passato rende ancora più evidente il passo indietro della Ferrari, incapace di colmare il divario con i rivali. Un segnale che il lavoro di sviluppo dovrà essere più incisivo se la Scuderia vuole tornare a lottare ai massimi livelli.

Uno sguardo al futuro: le speranze per Baku

Nonostante la delusione di Monza, Leclerc ha voluto guardare avanti, individuando nel GP di Baku una possibile occasione per fare meglio. Il monegasco ha ricordato che la pista azera, con le sue lunghe rettilinee e le curve insidiose, potrebbe esaltare le caratteristiche della Ferrari in qualifica. Tuttavia, ha ammesso che in gara i valori reali emergono e che il degrado gomme resta un fattore determinante. Per questo, anche a Baku sarà difficile immaginare una Ferrari in grado di avvicinarsi a Red Bull e McLaren.

La speranza di Leclerc è quella di sfruttare ogni opportunità e di portare la SF-25 al limite, consapevole che solo un lavoro eccezionale e condizioni particolari potranno permettere alla Ferrari di centrare un podio. La stagione prosegue con più ombre che luci, ma con la determinazione del pilota e del team di non arrendersi e di continuare a cercare ogni margine di miglioramento.

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