La decisione dei commissari dopo Zandvoort
Il provvedimento inflitto ad Hamilton nasce dall’analisi delle fasi precedenti alla partenza del Gran Premio d’Olanda, quando il britannico non ha rispettato le doppie bandiere gialle esposte all’ultima curva prima della pit lane. La normativa è chiara: in presenza di doppia segnalazione gialla, ogni pilota è obbligato a ridurre sensibilmente la velocità per garantire la massima sicurezza del personale in pista. Dall’esame della telemetria e dei dati forniti dalla stessa Ferrari, i commissari hanno stabilito che Hamilton ha rallentato troppo poco per rientrare nei parametri previsti dal regolamento.
I dati che hanno portato alla sanzione
Secondo il rapporto ufficiale, il sette volte iridato ha ridotto la velocità di appena venti chilometri orari rispetto ai giri effettuati nelle prove libere. Inoltre, la pressione esercitata sull’acceleratore si è abbassata di meno del venti per cento, un valore considerato insufficiente in una situazione di potenziale rischio. Anche la frenata è stata giudicata tardiva: Hamilton ha rallentato soltanto settanta metri prima di imboccare la pit lane, un comportamento che non ha convinto la direzione gara. Per questo motivo, pur riconoscendo che il pilota avesse tentato di diminuire l’andatura, i commissari hanno ritenuto necessaria una penalizzazione.
Da dieci a cinque posizioni: l’attenuante che salva Ferrari
Il regolamento prevede che in casi simili la sanzione standard sia pari a dieci posizioni in griglia. Tuttavia, la Federazione ha tenuto conto del fatto che Hamilton abbia comunque cercato di ridurre la velocità, seppur non in maniera adeguata, e ha così dimezzato la pena. La retrocessione sarà quindi di cinque posizioni rispetto al risultato delle qualifiche di Monza. Un compromesso che lascia alla Ferrari qualche possibilità di rimediare in gara, ma che resta una tegola pesante in vista di un fine settimana già ricco di incognite tecniche.
Leclerc salvo dopo il contatto con Russell
Se per Hamilton è arrivata una penalità, la notizia positiva per la Scuderia è che Charles Leclerc non subirà alcuna sanzione per il contatto avuto con George Russell durante la corsa olandese. I commissari hanno analizzato a lungo le immagini e i dati disponibili, ascoltando anche le versioni dei due piloti. L’episodio è stato archiviato come un normale incidente di gara, senza colpe specifiche attribuite a uno dei protagonisti. Leclerc, autore di un sorpasso molto aggressivo, ha spiegato di aver colto un’occasione cruciale per provare a superare la Mercedes, mentre Russell ha sostenuto di aver semplicemente seguito la sua traiettoria naturale. L’assenza di prove definitive sull’uscita di pista da parte del ferrarista ha convinto i giudici a non infliggere penalità.
Il commento del monegasco dopo il GP
Il pilota di Monaco ha definito la sua manovra “al limite ma necessaria”, sottolineando che in quel momento stava lottando più per il campionato costruttori che per il titolo individuale. Leclerc ha rimarcato come in una pista stretta come Zandvoort serva aggressività per poter sorpassare, evidenziando che non avrebbe avuto molte altre opportunità per sorprendere Russell. La decisione di non penalizzarlo permette quindi alla Ferrari di arrivare a Monza senza ulteriori fardelli regolamentari.
Un weekend complicato per la Scuderia
Il Gran Premio d’Olanda ha rappresentato un banco di prova difficile per la Ferrari. La SF-25 non ha trovato il giusto equilibrio con il tracciato di Zandvoort, caratterizzato da curve lunghe e sopraelevate che hanno messo in crisi il carico aerodinamico dell’anteriore. A complicare il bilancio sono arrivati i due ritiri, con Hamilton finito a muro in curva tre e Leclerc coinvolto nel contatto con Antonelli. Il doppio zero ha lasciato il segno, ma la squadra guarda già avanti alla sfida di Monza, dove l’obiettivo minimo resta quello di recuperare punti preziosi in ottica campionato.
Le prospettive per Monza
L’arrivo in Italia è sempre carico di significato per il team di Maranello, e la penalità di Hamilton rischia di offuscare l’entusiasmo della vigilia. Il pubblico della pista brianzola si aspetta una reazione immediata, anche se la retrocessione di cinque posizioni renderà la rimonta più complessa. La speranza è che il tracciato di Monza, con le sue lunghissime rettilinee e le alte velocità, possa sposarsi meglio con le caratteristiche della monoposto. La Ferrari dovrà comunque lavorare per sfruttare al massimo ogni occasione, limitando al minimo gli errori.
La sfida interna e il peso psicologico della penalità
La penalizzazione inflitta ad Hamilton non pesa solo a livello tecnico ma anche psicologico. Per un campione abituato a lottare costantemente per la vittoria, dover partire più indietro rappresenta una sfida in più. Tuttavia, il britannico ha spesso dimostrato di saper reagire alle difficoltà trasformandole in motivazione. L’esperienza e la capacità di rimonta saranno fondamentali per cercare di limitare i danni e portare comunque a casa un risultato di rilievo davanti ai tifosi italiani.
Un campionato in equilibrio
L’episodio di Zandvoort e le conseguenze regolamentari aggiungono un ulteriore capitolo a una stagione già ricca di colpi di scena. La lotta con la Mercedes e con le McLaren resta serrata, e ogni dettaglio può fare la differenza. Per la Ferrari diventa quindi cruciale trasformare Monza in un’occasione di riscatto, dimostrando che il passo della vettura può essere competitivo e che i piloti sono in grado di gestire la pressione del momento. La penalità di Hamilton sarà inevitabilmente un tema centrale del weekend, ma non deve diventare un alibi per rinunciare a una prestazione all’altezza delle aspettative.