Hamilton e Leclerc fanno quadrato: “Crediamo in Vasseur e nella Ferrari”

Alla vigilia del GP del Canada, Hamilton e Leclerc difendono Vasseur e rilanciano l’impegno per il progetto Ferrari: “Crediamo nel team e vogliamo vincere insieme”.

hamilton e leclerc
PH: Scuderia Ferrari account X

Alla vigilia del Gran Premio del Canada, il clima in casa Ferrari si fa denso di significati. Dopo un fine settimana difficile in Spagna, in cui la scuderia di Maranello ha mostrato segnali di cedimento sia dal punto di vista tecnico che nella gestione interna della pressione, le parole dei suoi due piloti, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, rappresentano una dichiarazione d’intenti netta. Nessun segnale di disgregazione, nessuna accusa incrociata: i due campioni fanno muro attorno alla squadra e soprattutto al suo team principal, Fred Vasseur, messo nel mirino da critiche sempre più rumorose.

In un contesto delicato come quello attuale, dove ogni parola può essere interpretata come un sintomo di tensione, Hamilton e Leclerc scelgono invece di esporsi pubblicamente per ribadire la loro fiducia nel progetto e nei vertici sportivi. Entrambi rifiutano l’idea di uno spogliatoio spaccato e, anzi, rilanciano il valore della coesione interna come chiave per risollevarsi in una stagione finora ben lontana dalle aspettative.

Hamilton: “Sono in Ferrari anche per Vasseur”

Hamilton e Leclerc, sono sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda. Le parole di Lewis Hamilton, pronunciate durante la conferenza stampa pre-GP a Montreal, sono tra le più decise da quando ha intrapreso l’avventura con la Ferrari. Il sette volte campione del mondo non si è nascosto dietro formule diplomatiche, scegliendo invece la via della trasparenza e del sostegno diretto. Ha parlato delle difficoltà affrontate durante il Gran Premio di Spagna, definendo la sua esperienza in quella gara come “una delle peggiori sensazioni mai provate in carriera”. Una dichiarazione forte, che avrebbe potuto suonare come un atto d’accusa, ma che invece è stata accompagnata da una precisazione fondamentale: “Sapere che c’era un problema tecnico è stato un sollievo, almeno so che non è dipeso da me”.

In queste parole si legge non solo la frustrazione per una prestazione sottotono, ma anche la volontà di mantenere il focus sulla costruzione di un rapporto di fiducia con il team. Hamilton lo esplicita chiaramente quando parla di Vasseur: “Le critiche non sono mai belle. Io sono in Ferrari anche per lui. Adoro lavorare con lui e vogliamo uscire insieme da questa situazione”. Non è una frase da poco. In un momento in cui l’ambiente Ferrari è attraversato da tensioni, il britannico sceglie di rinnovare il suo impegno e sottolinea il valore umano e professionale del team principal francese.

Hamilton riconosce che adattarsi a un nuovo team è una sfida complessa, anche per chi, come lui, ha dominato la Formula 1 per anni. Ma è proprio in questo momento di difficoltà che emerge il tratto distintivo del campione: la determinazione a costruire, a trovare soluzioni, a non arrendersi. “La mia sfida è trovare un punto d’incontro con il nuovo ambiente. Ma tutti stanno lavorando in questa direzione, ed è bello far parte di un gruppo che non si tira indietro”. Un messaggio chiaro per chi paventava già crepe nel rapporto tra il pilota inglese e la scuderia.

Leclerc: “Amo la Rossa, non commento voci infondate”

Se Hamilton ha scelto la via del sostegno esplicito a Vasseur, Charles Leclerc non è stato da meno. Intervistato da Sky, il monegasco ha risposto con fermezza a chi lo vedeva già lontano da Maranello, negando ogni ipotesi di rottura imminente: “Non commento voci di me via dalla Ferrari. Sapete che amo la Rossa e voglio vincere il Mondiale con questo team”. Un’affermazione che sgombra il campo da una serie di indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, e che ribadisce quanto Leclerc si senta parte integrante del progetto Ferrari.

Anche lui, come Hamilton, ha voluto prendere posizione sulla figura di Fred Vasseur, al centro di un fuoco incrociato di critiche mediatiche e voci di malumore interno. “I rumors su Vasseur? Non mi piace sentirli. Dobbiamo concentrarci su dove possiamo fare la differenza, cioè in pista. Così spegneremo queste chiacchiere”. È una dichiarazione che denota non solo maturità ma anche una visione chiara del momento: la Ferrari ha bisogno di risultati, e i risultati possono arrivare solo attraverso il lavoro e la compattezza.

Leclerc, che conosce Vasseur sin dai tempi della Formula 2, ha ribadito la reciproca fiducia che li lega: “Io credo in Fred, come Fred ha sempre creduto in me. Speriamo di vincere insieme”. Una frase che, al di là del contenuto tecnico, ha un forte valore simbolico. Rappresenta la volontà di resistere alle pressioni esterne, di non farsi travolgere dalle difficoltà e di continuare a costruire un progetto che, per entrambi, è ancora ricco di potenziale inespresso.

Montreal, il palcoscenico del riscatto

Il Gran Premio del Canada non è solo una tappa del calendario, ma anche un crocevia emotivo per entrambi i piloti. Per Lewis Hamilton, la pista di Montreal rappresenta un ricordo indelebile: qui ottenne la sua prima vittoria in Formula 1, in un duello storico con Fernando Alonso. Quel successo fu il primo tassello di una carriera leggendaria, e oggi la speranza è che proprio su questo circuito possa iniziare una nuova fase, questa volta con la Ferrari.

Hamilton ha evocato quel momento con nostalgia, sottolineando l’importanza di tornare a gareggiare su un tracciato che gli ha dato tanto: “La mia prima vittoria qui è stata epica. Ricordo che lottavo per avere la stessa quantità di carburante di Alonso. È un ricordo vivo, e voglio costruire nuovi momenti come quello”. L’energia che scaturisce da quei ricordi potrebbe rappresentare una spinta in più, in un momento in cui serve ritrovare motivazione e fiducia.

Anche per Charles Leclerc, Montreal è un’opportunità. Dopo una serie di gare segnate da alti e bassi, il pilota monegasco sa che deve ritrovare costanza e incisività. Le sue parole, cariche di convinzione, indicano la volontà di restare focalizzato sugli obiettivi sportivi, senza lasciarsi distrarre dal contesto esterno. Lavorare con un compagno di squadra come Hamilton, condividere le difficoltà e rilanciare insieme, potrebbe essere la chiave per trasformare una stagione complicata in un’occasione di crescita collettiva.

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