Ferrari in difficoltà a Zandvoort, l’errore di Hamilton pesa sul weekend

Al GP d’Olanda 2025 la Ferrari lascia la pista con un doppio ritiro. Hamilton ammette l’errore, Leclerc paga le conseguenze di un contatto e il team guarda già a Monza.

hamilton e ferrari
Il Gran Premio d’Olanda 2025 si è trasformato in una delle prove più difficili della stagione per la Ferrari. La squadra di Maranello è uscita da Zandvoort con un doppio ritiro che ha messo in evidenza i limiti della SF-25 su un tracciato che non si adattava alle caratteristiche della monoposto. Il circuito olandese, con le sue curve lunghe e veloci che richiedono molto carico all’anteriore, ha evidenziato una delle debolezze croniche della vettura di quest’anno. Sin dalle prime prove libere del venerdì, il team ha mostrato difficoltà con un setup poco efficace, costretto a essere rivisto per cercare di recuperare competitività. I correttivi hanno permesso qualche miglioramento, ma non sono stati sufficienti per trasformare la Ferrari in una reale contendente al podio.

Hamilton e Leclerc, due ritiri pesanti

La domenica della Ferrari si è rivelata amara sin dalle prime fasi di gara. Lewis Hamilton, partito da una posizione di rincalzo, è riuscito a mantenere la settima piazza, con un passo simile a quello del compagno di squadra Charles Leclerc, quinto dopo un buon avvio in cui aveva superato George Russell. Entrambi i ferraristi sembravano poter costruire una corsa solida, ma la strategia e le circostanze non hanno giocato a favore. Il primo a salutare la gara è stato proprio Hamilton, protagonista di un incidente che ha destato sorpresa sia nel paddock che tra gli stessi tifosi. Dopo circa venti giri, il britannico si trovava vicino alla zona DRS su Russell, con la possibilità di tentare un attacco, ma l’arrivo di leggere gocce di pioggia ha complicato la gestione della monoposto. In curva 3, la parte verniciata della pista si è rivelata scivolosa e il retrotreno della SF-25 ha avuto un improvviso snap che ha spedito Hamilton contro le barriere. Una manovra senza possibilità di recupero che ha interrotto bruscamente la sua gara.

L’amarezza di Hamilton dopo l’errore

Dopo l’uscita di scena, Hamilton non si è dilungato in spiegazioni ma ha espresso amarezza per l’episodio. Ha sottolineato come nella sua lunga carriera raramente sia stato protagonista di incidenti di questo tipo e ha definito insolito commettere un errore così evidente. Secondo il sette volte campione del mondo, fino a quel momento la gara stava andando bene, con un passo simile a quello di Leclerc e con la possibilità di guadagnare posizioni grazie a una strategia di undercut che aveva suggerito al team. Tuttavia la decisione della Ferrari è stata quella di dare priorità al pit stop del monegasco, scelta che ha lasciato Hamilton in pista proprio mentre la pioggia iniziava a bagnare il tracciato. La perdita di controllo in curva 3 è stata inevitabile e ha segnato un fine settimana che il pilota britannico definisce tra i più deludenti della sua avventura in rosso.

Le difficoltà tecniche della SF-25

La prestazione della SF-25 ha messo in luce ancora una volta le criticità tecniche della monoposto di Maranello. La vettura soffre particolarmente nelle curve lunghe, dove il carico aerodinamico anteriore diventa determinante. A Zandvoort questo limite è emerso con forza, costringendo i tecnici a una revisione totale del setup già dopo le prime prove libere. Se da un lato la squadra è riuscita a migliorare in qualifica e a ridurre il distacco dai migliori, dall’altro la gara ha mostrato come il margine rispetto a McLaren e Red Bull resti ancora ampio. Anche Leclerc, pur con un buon passo, non è riuscito a concretizzare, e il contatto con Antonelli ha poi chiuso definitivamente un weekend da dimenticare per la Scuderia.

Strategia e scelte complicate

Il fine settimana olandese ha evidenziato anche le difficoltà della Ferrari nelle decisioni strategiche. La scelta di privilegiare il pit stop di Leclerc rispetto a quello di Hamilton è stata dettata dalla necessità di tentare il sorpasso su Hadjar, ma ha lasciato il britannico esposto in pista in condizioni complicate. Il mancato undercut su Russell ha tolto a Hamilton la possibilità di liberarsi di un avversario diretto, costringendolo a mantenere un passo che, seppur competitivo, non era sufficiente per trovare uno sbocco immediato. Questa dinamica ha contribuito a creare la situazione che lo ha portato all’incidente, lasciando la sensazione di un’occasione sprecata.

Un campione in cerca di riscatto

Per Lewis Hamilton il GP d’Olanda rappresenta un episodio amaro, ma allo stesso tempo una spinta per il futuro. Il britannico sa che incidenti come quello di Zandvoort non fanno parte del suo repertorio abituale e che la sua esperienza può essere determinante per aiutare la Ferrari a uscire da un momento difficile. Il suo approccio aggressivo, unito alla capacità di leggere le gare, resta una risorsa preziosa per il team. La delusione è evidente nelle sue parole, ma anche la determinazione a voltare pagina e a guardare al prossimo appuntamento di Monza con l’obiettivo di restituire fiducia ai tifosi della Rossa.

Le prospettive in vista di Monza

Il doppio ritiro di Hamilton e Leclerc pesa sulla classifica e sull’umore della squadra, ma a Maranello c’è consapevolezza che il Gran Premio d’Italia offrirà condizioni differenti. A Monza, infatti, le caratteristiche del tracciato potrebbero adattarsi meglio alla SF-25, meno penalizzata dalle curve lunghe e più valorizzata in rettilineo. La speranza è che l’inizio del weekend non sia segnato da difficoltà come accaduto a Zandvoort, perché partire subito con il piede giusto è fondamentale per costruire un fine settimana positivo. La squadra si prepara a una gara che per tradizione ha un valore simbolico e che rappresenta l’occasione perfetta per riscattarsi davanti al pubblico di casa.

L’incidente di Hamilton e il ritiro di Leclerc hanno privato la Ferrari di punti preziosi, ma hanno anche offerto spunti di riflessione sulle aree da migliorare. La SF-25 ha mostrato limiti evidenti su piste come Zandvoort, ma resta una vettura che può lottare per posizioni importanti se messa nelle giuste condizioni. Il compito del team sarà quello di trasformare gli errori e le difficoltà in lezioni utili per proseguire la stagione con maggiore competitività. Hamilton, con la sua esperienza e la sua capacità di analisi, rappresenta una voce fondamentale in questo processo, pronto a contribuire alla crescita di una squadra che non vuole arrendersi.

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