Monza 2025, Hamilton recupera dal decimo al sesto posto con la Ferrari

Lewis Hamilton chiude sesto a Monza dopo una rimonta dal decimo posto. Soddisfatto della gara, ammette che la Ferrari non ha il passo per il podio.

hamilton ferrari
Il Gran Premio d’Italia 2025 a Monza ha visto Lewis Hamilton protagonista di una rimonta che lo ha portato dal decimo al sesto posto, davanti al pubblico che attendeva un segnale dalla Ferrari. Il sette volte campione del mondo, penalizzato in griglia dopo l’episodio di Zandvoort, ha vissuto un fine settimana intenso che ha confermato da un lato la sua determinazione, dall’altro i limiti della SF-25. La monoposto di Maranello si è confermata infatti incapace di lottare con Red Bull e McLaren, costringendo la Scuderia a fare i conti con la realtà anche nel giorno del GP di casa.

Una gara in rimonta per Hamilton tra speranze e limiti

Hamilton si è presentato al via con la consapevolezza di dover disputare una corsa in salita. Partendo decimo, la priorità era evitare rischi nelle prime curve e trovare subito un ritmo competitivo. La partenza è stata positiva, anche se l’inglese ha raccontato di essere rimasto schiacciato tra due vetture, circostanza che gli ha fatto perdere slancio. Nonostante questo, ha trovato una buona posizione già alla prima variante e ha proseguito con decisione in curva 4, posizionandosi in modo da poter costruire la sua rimonta giro dopo giro. La Ferrari, in configurazione scarica per sfruttare al massimo la velocità sul dritto, ha dato qualche segnale di competitività in rettilineo, ma non ha mai permesso ad Hamilton di impensierire seriamente le monoposto di vertice.

La gara del britannico è stata caratterizzata da un passo costante e dalla capacità di risalire il gruppo, fino ad avvicinarsi a George Russell, quinto con la Mercedes. Hamilton ha spinto forte, ma si è trovato a pochi secondi dall’ex compagno di squadra senza riuscire a trovare l’occasione giusta per il sorpasso. La distanza di cinque secondi al traguardo racconta di una corsa gestita bene, ma anche dei limiti della Ferrari rispetto ai diretti avversari. Un piazzamento che, pur positivo in termini di punti, non ha potuto soddisfare le ambizioni di un pilota che a Monza ha sempre puntato al massimo risultato.

Le scelte strategiche e il mancato undercut

Nel dopogara, Hamilton ha sottolineato come uno dei momenti chiave della corsa sia stato il mancato tentativo di undercut su Russell. L’inglese ha spiegato che, col senno di poi, la squadra avrebbe dovuto cercare un approccio più aggressivo, fermandosi ai box prima e tentando di guadagnare la posizione con il gioco di strategie. Invece, la Ferrari ha optato per una gestione più conservativa, puntando sul lungo termine. Una scelta che non ha pagato, lasciando Hamilton bloccato alle spalle del pilota Mercedes fino al termine della gara. Lo stesso campione britannico ha riconosciuto che questa è stata un’occasione mancata, da cui trarre insegnamenti per il futuro.

Nonostante questo, Hamilton ha mostrato un atteggiamento positivo. Ha evidenziato la solidità del suo recupero e il valore di aver portato la macchina al sesto posto dopo una partenza dal fondo della top ten. Davanti ai tifosi italiani, il suo impegno è stato riconosciuto e apprezzato, anche se i limiti della monoposto restano evidenti. La Ferrari non ha mai avuto il passo per inserirsi nella lotta con Red Bull e McLaren, e nemmeno per avvicinarsi stabilmente al podio.

Le dichiarazioni di Hamilton dopo la gara

Nelle parole di Hamilton c’è stata soddisfazione per il lavoro svolto, ma anche tanta lucidità nell’analizzare la situazione attuale. Il pilota ha parlato di sollievo per aver condotto una gara d’attacco e di fiducia ritrovata dopo un periodo complicato. Ha spiegato che le vacanze estive e il nuovo approccio adottato a partire dal GP d’Olanda hanno avuto un impatto positivo sul suo stato d’animo e sulla sua capacità di affrontare le difficoltà. Allo stesso tempo, non ha nascosto la verità: la Ferrari non è abbastanza competitiva per lottare con i migliori.

Hamilton ha dichiarato chiaramente che la SF-25 non ha il ritmo necessario per contrastare Red Bull e McLaren. Ha ammesso che Verstappen è stato imprendibile e che la McLaren ha mantenuto un vantaggio netto. Secondo lui, la Ferrari si trova più o meno al livello della quarta o quinta forza del campionato, una posizione che non consente di ambire al podio in maniera costante. Ha aggiunto che, se la squadra riuscirà a fare un lavoro eccezionale, qualche podio sporadico potrà arrivare, ma senza la continuità necessaria per competere davvero per le prime posizioni.

La Ferrari vista dagli occhi del campione

L’esperienza e la visione di Hamilton permettono di leggere meglio il momento che la Ferrari sta attraversando. Per il sette volte iridato, Leclerc ha dato il massimo e non si poteva chiedere di più ai piloti. Il problema è tecnico e riguarda una macchina nata con limiti che ne condizionano la competitività. L’assetto scarico ha permesso di raggiungere velocità notevoli sui rettilinei, ma il bilanciamento complessivo è mancato. La gestione delle gomme e la stabilità in curva hanno rappresentato un freno, impedendo di trasformare la velocità pura in un risultato concreto.

Hamilton, nonostante la delusione, ha mostrato un atteggiamento costruttivo. Ha ricordato che Monza resta una gara speciale per ogni pilota, soprattutto per chi veste i colori della Ferrari, e che riuscire a recuperare posizioni davanti al pubblico italiano è stata comunque una soddisfazione. Allo stesso tempo, ha ribadito che la realtà non può essere ignorata: per tornare a lottare al vertice serviranno cambiamenti significativi.

Le prospettive future dopo Monza

Guardando oltre il GP d’Italia, Hamilton ha lasciato intendere che qualche occasione potrebbe arrivare nel corso della stagione, ma in maniera sporadica. Le piste cittadine di Baku e Las Vegas, caratterizzate da lunghi rettilinei, potrebbero offrire qualche possibilità, ma resta difficile pensare a una Ferrari in grado di vincere. L’obiettivo realistico, al momento, sembra quello di difendere il secondo posto nel mondiale Costruttori e sfruttare ogni opportunità per massimizzare i punti.

Per Hamilton, la stagione 2025 deve essere letta come un passaggio intermedio, utile per accumulare esperienza e preparare il futuro. La Scuderia, secondo lui, dovrà concentrare gli sforzi sul progetto successivo, abbandonando le illusioni e lavorando per colmare il gap con i rivali. Nel frattempo, il pilota britannico continuerà a dare il massimo, consapevole che ogni risultato conquistato in pista è frutto di un impegno che va oltre le possibilità tecniche della macchina.

Un sesto posto dal significato simbolico

Il sesto posto di Hamilton a Monza non è un risultato da celebrare come un trionfo, ma assume un valore simbolico. Rappresenta la resilienza di un campione che, nonostante le difficoltà, continua a lottare con determinazione e a regalare ai tifosi momenti di passione. La sua rimonta ha dato un senso a una gara che per Ferrari rischiava di scivolare nell’anonimato, mantenendo viva la connessione con il pubblico e con la tradizione della Scuderia. Monza ha confermato i limiti della SF-25, ma ha anche mostrato che con Hamilton al volante la Ferrari può contare su un pilota capace di trarre il massimo da una situazione difficile.

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