Il GP del Messico 2025 ha offerto uno spettacolo completo, fatto di strategie, duelli e colpi di scena. Sullo storico tracciato dell’Autódromo Hermanos Rodríguez, a oltre duemila metri di altitudine, i piloti hanno affrontato un fine settimana imprevedibile in cui l’aria rarefatta ha rimescolato i valori in campo. La vittoria è andata a Lando Norris, autore di una gara impeccabile con la McLaren, mentre Charles Leclerc ha portato la Ferrari SF-25 sul secondo gradino del podio, conquistando il suo 50° podio in carriera. Dietro di loro, Max Verstappen ha chiuso terzo dopo una rimonta combattuta, in un fine settimana in cui anche la Scuderia Ferrari ha ritrovato ritmo e fiducia.
GP Messico 2025: una Ferrari in crescita e il debutto di Antonio Fuoco
Il weekend messicano si è aperto con una sorpresa per i tifosi italiani: nelle prove libere 1, Antonio Fuoco ha debuttato al volante della SF-25, sostituendo Lewis Hamilton. Il pilota di endurance del Cavallino, protagonista nel mondiale WEC, ha condiviso la pista con Charles Leclerc in una sessione utile a raccogliere dati sulle diverse mescole fornite da Pirelli. La Ferrari ha completato 120 giri complessivi, testando le gomme C2, C4 e C5 per valutare il comportamento della monoposto alle diverse temperature e condizioni di carico aerodinamico. Fin da subito sono emersi segnali positivi, con una vettura più bilanciata e competitiva rispetto alle settimane precedenti, preludio di un fine settimana da protagonista.
La qualifica: pole a Norris, Leclerc e Hamilton subito dietro
Le qualifiche del sabato hanno confermato la competitività del pacchetto Ferrari. Charles Leclerc ha sfiorato la pole position con una prestazione pulita e aggressiva, chiudendo al secondo posto, mentre Lewis Hamilton ha ottenuto il terzo tempo. In testa si è imposto Lando Norris con la McLaren, autore della sua 14ª pole position in carriera, grazie a un giro perfetto nell’ultimo settore della pista dedicata ai fratelli Rodriguez. L’inglese ha rifilato oltre due decimi a Leclerc e più di mezzo secondo a Oscar Piastri, solo ottavo. Dietro di loro, George Russell ha conquistato la quarta posizione, rendendo la prima fila McLaren-Ferrari il preludio di una battaglia destinata a proseguire fino al traguardo.
La Ferrari ha scelto una strategia d’attacco, consapevole che sul circuito messicano superare non è semplice. L’obiettivo era massimizzare la partenza e difendere la posizione nelle prime curve, sfruttando la trazione e la stabilità aerodinamica della SF-25, migliorata nelle ultime gare.
La partenza del GP Messico 2025 e il caos della prima curva
Allo spegnimento dei semafori, lo start è stato incandescente. Charles Leclerc ha tentato di superare Norris alla prima curva, sfruttando il lungo rettilineo iniziale, ma il pilota McLaren ha difeso la posizione con decisione. Alle loro spalle Hamilton ha provato ad approfittarne, aprendo la traiettoria per inserirsi all’esterno, mentre Max Verstappen, partito più dietro con gomme medie, ha tentato un ingresso aggressivo finendo lungo sull’erba e rientrando alle spalle delle Ferrari. La partenza è stata così caotica che via radio sia Hamilton sia Russell hanno chiesto il ripristino della posizione ai rivali diretti, rispettivamente Leclerc e Verstappen, ma senza conseguenze regolamentari.
Il monegasco è stato abile a difendere la sua seconda posizione, mostrando freddezza e lucidità in una fase cruciale del GP. Da quel momento, la gara si è stabilizzata con Norris leader, Leclerc in seconda posizione e un gruppo di inseguitori guidato da Hamilton, Verstappen e Russell.
Strategie e penalità: il momento decisivo
La prima parte di gara del GP Messico 2025 è stata dominata dal ritmo di Lando Norris, che è riuscito a guadagnare mediamente mezzo secondo al giro su Leclerc, gestendo in modo impeccabile le gomme soft. Il pilota McLaren ha dimostrato maturità e controllo, dimostrandosi sempre un passo avanti anche nelle fasi più caotiche. Dietro di lui, Leclerc ha mantenuto un ritmo costante, evitando di stressare le gomme in un contesto dove la gestione termica rappresentava un fattore determinante.
Al settimo giro è arrivato l’episodio che ha condizionato la gara di Hamilton e Verstappen. L’olandese ha tentato un sorpasso deciso sul britannico, ma i due si sono toccati. Nel tentativo di rientrare, Hamilton ha tagliato la chicane sull’erba, manovra che gli è costata una penalità di 10 secondi. La sanzione ha compromesso la sua corsa, costringendolo a rientrare al giro 24 per montare le gomme medie e ripartire da metà classifica.
Nel frattempo, la Virtual Safety Car causata dal ritiro di Carlos Sainz ha permesso a Leclerc di consolidare la seconda posizione, approfittando della neutralizzazione per effettuare il pit stop al giro 32 e montare gomme medie. Una scelta rivelatasi vincente, che gli ha consentito di gestire il vantaggio su Verstappen fino al traguardo.
Verstappen in rimonta, ma senza successo
Dopo una prima parte di gara complicata, Max Verstappen ha provato a rimontare. Al giro 34 è rientrato ai box per montare le gomme soft, con l’obiettivo di completare 37 tornate ad alto ritmo. L’olandese ha recuperato terreno su Hamilton e sui piloti davanti, risalendo fino alla terza posizione. Tuttavia, nonostante una strategia aggressiva e un ritmo competitivo, non è riuscito a impensierire Leclerc, complice la gestione perfetta del monegasco e l’efficacia della Ferrari nelle fasi finali.
Il tre volte campione del mondo ha mostrato lampi del suo talento, ma ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio. Il suo risultato, unito al successo di Norris, lo allontana dalla vetta del mondiale, dove ora l’inglese della McLaren ha un vantaggio di 36 punti.
Il 50° podio di Leclerc e la rinascita Ferrari
Per Charles Leclerc il secondo posto in Messico rappresenta un traguardo speciale: il suo 50° podio in Formula 1, tutti ottenuti con la Ferrari. Un dato che testimonia la continuità e la dedizione del monegasco, leader indiscusso della squadra in una stagione di crescita. La sua prestazione è stata solida dall’inizio alla fine: ha difeso la posizione con determinazione, gestito le gomme in modo impeccabile e capitalizzato ogni occasione. La SF-25 si è confermata competitiva anche su un tracciato impegnativo come quello messicano, segno che gli sviluppi introdotti nelle ultime settimane stanno funzionando.
Leclerc ha confermato la propria abilità nel mantenere costanza di rendimento, riuscendo a concludere davanti a una Red Bull in rimonta e a una Mercedes penalizzata. Il risultato restituisce fiducia alla Ferrari, che dopo i podi di Austin e Messico torna ad essere una protagonista stabile del campionato.
Oliver Bearman, la sorpresa del weekend
Il GP del Messico ha visto anche la grande prestazione di Oliver Bearman, giovane pilota inglese della Ferrari Driver Academy. Alla guida della Haas, Bearman ha stupito tutti lottando a lungo per il podio e chiudendo in quarta posizione, il miglior risultato della sua carriera in Formula 1. La sua performance, costruita su una gestione impeccabile delle gomme soft e un ritmo costante, conferma il talento di un pilota destinato a un futuro importante.
Bearman, entrato nel programma Ferrari nel 2021, aveva già debuttato in Formula 1 nel 2024 al posto di Carlos Sainz durante il GP d’Arabia Saudita, diventando il più giovane pilota della storia a correre per il Cavallino e a segnare punti al debutto. Il quarto posto di Città del Messico rappresenta un altro passo nella sua crescita e un segnale incoraggiante per il vivaio Ferrari.
Norris ritrova fiducia e leadership
Per Lando Norris, la vittoria in Messico è un successo pesante. Non vinceva dal GP d’Ungheria del 3 agosto 2025 e questo trionfo lo rilancia definitivamente nella corsa al titolo. L’inglese ha dominato il weekend dall’inizio alla fine: pole position, gestione perfetta delle gomme e controllo totale della gara. Dopo un periodo di difficoltà, il pilota McLaren ha ritrovato fiducia e serenità, qualità che gli hanno permesso di tornare a esprimere il suo potenziale.
Con questa vittoria, Norris diventa il nuovo leader del mondiale, superando di un punto il compagno di squadra Oscar Piastri e staccando di 36 lunghezze Verstappen. Una classifica cortissima che promette spettacolo nelle ultime gare, con la McLaren sempre più protagonista e la Ferrari pronta a inserirsi nella lotta tra i big.
Un GP che ridisegna gli equilibri
Il GP del Messico 2025 ha ribaltato molte certezze. La Ferrari è tornata stabilmente ai vertici, la McLaren ha confermato di avere la vettura più equilibrata del momento e la Red Bull ha mostrato difficoltà inedite su un tracciato tecnico e ad alta quota. La gestione delle gomme e la capacità di adattamento alle condizioni variabili sono stati i fattori chiave di un fine settimana in cui la tattica ha prevalso sulla pura velocità.
Con quattro gare ancora da disputare, la stagione 2025 entra nella fase decisiva. Norris, Leclerc e Verstappen saranno i protagonisti di un finale che promette scintille, con una Ferrari finalmente competitiva e un Leclerc deciso a cercare quella vittoria che coronerebbe una stagione di costanza e maturità tecnica. Il GP del Messico, con il suo mix di tensione, spettacolo e strategia, ha riaffermato la bellezza della Formula 1 e la rinascita di un Cavallino che torna a correre con il cuore e con la testa.







