Formula 1, trionfo McLaren a Miami: Piastri domina, Ferrari affonda

Oscar Piastri vince il GP di Miami 2025 davanti a Norris. Ferrari solo settima e ottava con Leclerc e Hamilton, tra polemiche e aggiornamenti inefficaci.

gp miami 2025
Il team McLaren post vittoria. PH Credit: McLaren account x

La Formula 1 ha un nuovo padrone, almeno per ora, e si chiama Oscar Piastri. Il giovane pilota australiano ha messo il suo sigillo domenica scorsa sul Gran Premio di Miami 2025, dominando con autorità la corsa dal primo all’ultimo giro. A suggellare il momento magico della McLaren, il secondo posto del compagno di squadra Lando Norris, che ha completato una doppietta che sa di consacrazione definitiva per questa stagione. La gara del GP Miami 2025 ha offerto spettacolo, tensione e un messaggio chiaro: oggi il team di Woking è la forza dominante in pista, con una vettura che sembra aver trovato una stabilità e una superiorità tecnica finora irraggiungibile per gli avversari. Sul podio anche George Russell, a salvare l’onore della Mercedes, mentre Max Verstappen è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto, dopo una pole position che non si è trasformata in gloria.

Piastri ha costruito la sua seconda vittoria stagionale con freddezza e talento, confermando una maturità sorprendente per un pilota al suo secondo anno pieno in Formula 1. Dopo aver strappato la leadership a Verstappen al giro 14 con un sorpasso deciso e pulito, l’australiano ha preso il largo senza mai voltarsi indietro. Al giro 25 aveva già accumulato un vantaggio di 8,6 secondi su Norris, 17 sull’olandese e oltre 25 su Russell, dimostrando una gestione perfetta delle gomme e dei ritmi. L’intervento della Virtual Safety Car al giro 29, causato dall’uscita di Bearman, ha solo consolidato le posizioni di vertice. Piastri è rientrato ai box insieme a Norris e agli altri top driver senza perdere terreno. Da lì in avanti, nessuno ha più avuto modo di impensierirlo.

Norris, seconda forza del mondiale e gregario di lusso

La gara di Lando Norris è stata invece più movimentata, segnata da un contatto iniziale con Verstappen che lo aveva relegato temporaneamente al sesto posto. Ma la risposta del britannico è stata esemplare: sorpassi chirurgici su Antonelli, Russell e lo stesso Verstappen hanno permesso a Norris di risalire fino alla seconda piazza. Al traguardo ha tagliato il traguardo a meno di quattro secondi dal compagno di squadra, ma senza mai avere l’occasione concreta per sferrare l’attacco. Il risultato però è di peso: ora Norris è a pari punti con Piastri in testa al mondiale piloti, con 131 lunghezze, lasciando Verstappen a 99.

È evidente che la McLaren, già competitiva nella parte finale del 2024, abbia finalmente trovato il bandolo della matassa anche sul piano della costanza. La macchina è veloce su ogni pista, performante in qualifica e solida in gara. E soprattutto, i due piloti sembrano convivere in perfetto equilibrio, senza le tensioni che spesso si generano quando ci si gioca un titolo mondiale.

Ferrari, un disastro che sa di resa tecnica al GP Miami 2025

Se il paddock ha celebrato il dominio McLaren, in casa Ferrari è tempo di processi. Il settimo posto di Charles Leclerc e l’ottavo di Lewis Hamilton parlano di una SF-25 incapace di lottare per il podio, nonostante gli aggiornamenti portati in pista nelle ultime settimane. Ma a deludere, oltre alla prestazione tecnica, è stato anche il clima teso che si respira nel box di Maranello. Leclerc e Hamilton sono stati protagonisti di un duello nervoso, culminato in una serie di team radio polemici e in un ordine di scambio che ha lasciato il segno.

Il monegasco ha avuto la meglio nel finale, con un sorpasso al giro 55, ma il danno era già fatto. La Ferrari è sembrata lenta, nervosa e poco reattiva, e le tensioni tra i due piloti hanno solo amplificato un risultato che, numeri alla mano, è il peggiore della stagione dopo quello in Arabia Saudita. A preoccupare è anche la mancanza di progressi rispetto al 2024: nonostante i proclami e le promesse di un “cambio di passo”, la Rossa appare inchiodata ai suoi limiti. Le innovazioni tecniche, per ora, non hanno prodotto effetti tangibili. E i rivali, nel frattempo, scappano via.

Verstappen e Red Bull, una giornata da dimenticare

Nemmeno Max Verstappen può sorridere. Partito dalla pole, l’olandese ha resistito nei primi giri, ma si è dovuto arrendere alla superiorità tecnica della McLaren. Superato prima da Piastri e poi da Norris, ha provato a resistere a Russell per il podio, ma senza successo. Il quarto posto non è un dramma, ma per un pilota abituato a dominare e che insegue nel mondiale, rappresenta un segnale negativo. La Red Bull, pur solida, non ha più il vantaggio del passato. E questo rende il 2025 una stagione molto più aperta di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia.

Antonelli e Albon, le note liete della gara

Menzione speciale per due protagonisti a sorpresa: Andrea Kimi Antonelli e Alexander Albon. Il giovanissimo pilota italiano, al debutto completo in stagione con Mercedes, ha mostrato ottimi spunti, lottando nella top 6 per buona parte della corsa. È stato tra i primi a fermarsi ai box, anticipando la sosta al giro 26, e ha gestito con maturità una gara complessa, chiudendo sesto.

Albon, invece, ha portato la Williams al quinto posto, approfittando anche delle strategie e della VSC, ma confermando una crescita prestazionale del team che fino a poche settimane fa sembrava lontana. Il thailandese si conferma uno dei piloti più efficaci in griglia quando si tratta di sfruttare le occasioni.

Ferrari: tempo di reagire, prima che sia troppo tardi

Il bilancio finale del GP di Miami 2025 segna un punto di svolta: McLaren ha preso il largo, Red Bull deve reagire, Mercedes cerca conferme, ma la vera delusione è la Ferrari. Con Leclerc e Hamilton costretti a lottare per un settimo e ottavo posto, e con una vettura che non sembra migliorare, il rischio è quello di perdere contatto non solo con il vertice, ma anche con la lotta per il podio nel campionato costruttori. Le polemiche interne, se non gestite con maturità, potrebbero solo peggiorare il quadro.

Il campionato, però, è ancora lungo. E se Piastri e Norris sorridono da protagonisti assoluti, a Maranello serve un immediato cambio di marcia. Prima che la stagione 2025 prenda una direzione irreversibile.

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