Ferrari guarda al GP del Messico con fiducia ritrovata dopo il podio di Leclerc

Dopo il podio di Austin, la Ferrari affronta il GP del Messico con rinnovato entusiasmo. Vasseur punta sull’equilibrio tecnico per affrontare le sfide dell’altitudine.

lewis hamilton ferrari
PH Scuderia Ferrari

La Ferrari si prepara ad affrontare il GP del Messico con una ritrovata fiducia, frutto di un fine settimana positivo ad Austin. Dopo settimane difficili e una partenza per la doppia trasferta americana segnata da un clima incerto, il team di Maranello ha ritrovato coesione e convinzione. In Texas la squadra ha mostrato una solidità tecnica e strategica che ha permesso a Charles Leclerc di tornare sul podio, restituendo alla Scuderia un entusiasmo che sembrava affievolito.

Il Gran Premio degli Stati Uniti ha rappresentato un banco di prova cruciale. Il venerdì, iniziato con qualche difficoltà di bilanciamento e adattamento alle condizioni della pista, ha lasciato spazio a un netto miglioramento nel corso del weekend. La Ferrari ha saputo reagire, dimostrando un passo gara costante e competitivo. Il podio di Leclerc è arrivato al termine di una lotta serrata con Lando Norris, segno di una vettura capace di mantenere ritmo e prestazioni anche nei confronti dei principali rivali. In parallelo, la P4 di Hamilton ha sottolineato la competitività generale del gruppo di testa, ma non ha sminuito la prestazione del team italiano, che ha ritrovato fiducia nel proprio pacchetto tecnico.

Una settimana di analisi e preparazione a Maranello

La settimana tra Austin e Città del Messico è stata dedicata a un’attenta analisi dei dati e alla preparazione specifica per un tracciato che richiede un approccio completamente diverso. A Maranello, gli ingegneri hanno lavorato per ottimizzare il setup della SF-25 in funzione delle particolarità del circuito Hermanos Rodriguez. Il lavoro del team tecnico si è concentrato sulla gestione delle temperature, sull’efficienza del raffreddamento e sulla calibrazione della power unit, tutti aspetti che l’altitudine del Messico rende particolarmente delicati.

Il morale all’interno della squadra è cresciuto grazie alla consapevolezza di aver portato in pista una delle migliori prestazioni stagionali. La sensazione, condivisa dai tecnici e dal management, è che la Ferrari abbia ritrovato una solidità di base che le consente di affrontare le ultime gare del campionato con maggiore serenità. Leclerc ha beneficiato di una monoposto equilibrata e costante, mentre la gestione strategica è apparsa più fluida rispetto ad altre occasioni. Questo risultato ha rinforzato l’idea di una Ferrari capace di consolidare il proprio ruolo nel gruppo di testa e di lottare con continuità per i podi.

Le sfide dell’altitudine del circuito Hermanos Rodriguez

Il GP del Messico si disputa a oltre 2.200 metri di altitudine, rendendolo uno degli appuntamenti più complessi del calendario. La Scuderia Ferrari dovrà affrontare sfide tecniche uniche, legate all’aria rarefatta che influenza ogni aspetto del funzionamento della monoposto. L’altitudine incide in primo luogo sul raffreddamento delle parti meccaniche, costringendo i tecnici a studiare soluzioni specifiche per mantenere le temperature entro limiti ottimali. La ridotta densità dell’aria compromette anche l’efficacia aerodinamica, riducendo la capacità di carico e obbligando a trovare il giusto compromesso tra velocità di punta e stabilità in curva.

Un altro elemento critico riguarda la power unit, che perde parte della sua efficienza in condizioni di aria rarefatta. La gestione del motore ibrido e dei sistemi di recupero energetico diventa quindi fondamentale per mantenere costanza di rendimento durante tutta la gara. Anche il comportamento delle gomme sarà un fattore decisivo: la superficie del tracciato e le temperature elevate mettono a dura prova le mescole, rendendo la strategia di degrado termico un punto centrale del weekend.

Vasseur e l’importanza dell’equilibrio tecnico

Alla vigilia del Gran Premio del Messico, il team principal Frédéric Vasseur ha sottolineato come la parola chiave per affrontare questo appuntamento sia “equilibrio”. La Ferrari dovrà riuscire a bilanciare i diversi elementi che compongono la prestazione complessiva della vettura: aerodinamica, potenza, affidabilità e gestione delle gomme. L’obiettivo sarà quello di mantenere la coerenza di rendimento mostrata negli Stati Uniti, evitando gli alti e bassi che avevano caratterizzato alcune gare precedenti.

La fiducia interna si basa sul lavoro di squadra e sulla consapevolezza che i progressi ottenuti a Maranello stanno producendo risultati tangibili. Vasseur ha voluto riconoscere il contributo delle persone che operano quotidianamente in fabbrica, evidenziando come la sinergia tra il personale tecnico e il team in pista sia stata decisiva per il miglioramento delle ultime settimane. L’impegno sarà ora quello di mantenere alta la concentrazione, evitando distrazioni e puntando su una gestione accurata dei dettagli.

Un weekend da affrontare con metodo

La Ferrari si presenta in Messico con una chiara strategia di approccio progressivo al weekend. Le prove libere serviranno a raccogliere dati sulle condizioni del tracciato e sulla risposta della vettura alle variabili ambientali, mentre le qualifiche saranno fondamentali per verificare la capacità di massimizzare le prestazioni su un giro secco. La SF-25 ha dimostrato di essere efficace soprattutto in condizioni di equilibrio aerodinamico, un aspetto che potrebbe rivelarsi determinante su un circuito come l’Hermanos Rodriguez, caratterizzato da lunghi rettilinei e curve lente dove il grip meccanico gioca un ruolo chiave.

Il lavoro degli ingegneri dovrà concentrarsi anche sulla gestione della power unit Ferrari, che dovrà affrontare carichi termici più elevati rispetto ad altre gare. La sfida sarà garantire un flusso d’aria sufficiente al raffreddamento senza compromettere l’efficienza aerodinamica. In parallelo, i tecnici di pista lavoreranno sulla mappatura del motore e sulla taratura dei sistemi ibridi per sfruttare al massimo l’energia disponibile. Tutto ciò dovrà essere accompagnato da una strategia gomme flessibile, capace di adattarsi rapidamente alle variazioni di temperatura che caratterizzano il weekend messicano.

Una Ferrari in crescita e in cerca di conferme

Il podio di Leclerc ad Austin non ha solo portato punti importanti per il campionato costruttori, ma ha anche restituito alla squadra la consapevolezza di poter competere stabilmente ai vertici. L’obiettivo per il GP del Messico sarà proseguire su questa linea, mantenendo continuità di prestazione e ottimizzando ogni sessione di pista. Il team è consapevole che la vittoria resta ancora un traguardo difficile, ma il progresso tecnico evidenziato nelle ultime gare lascia intravedere segnali di crescita concreti.

La Ferrari si trova ora in una fase in cui la priorità è consolidare quanto costruito. La gestione delle strategie, la comunicazione tra muretto e piloti e la coerenza di rendimento tra le due vetture sono aspetti che hanno mostrato miglioramenti significativi. In un campionato dominato dalla costanza, riuscire a mantenere una performance stabile può essere la chiave per conquistare nuovi podi e chiudere la stagione con risultati incoraggianti.

Un equilibrio da mantenere fino a fine stagione

Le ultime tappe del mondiale offriranno a Ferrari l’occasione per confermare i progressi ottenuti e preparare al meglio la transizione verso la prossima stagione. Il GP del Messico rappresenta un test impegnativo sotto ogni punto di vista, ma anche un’opportunità per mettere alla prova la capacità della squadra di adattarsi a condizioni estreme. L’equilibrio tra meccanica, aerodinamica e strategia sarà il filo conduttore del weekend, in una gara che spesso ha riservato sorprese per le variabili legate all’altitudine e alla gestione del traffico in pista.

Il clima positivo ritrovato dopo il fine settimana di Austin accompagnerà la Ferrari nel viaggio verso Città del Messico, dove la squadra cercherà di confermare il proprio livello di competitività e consolidare la seconda parte di stagione. L’obiettivo rimane quello di proseguire con determinazione, puntando alla massima efficienza in ogni area e continuando a costruire le basi per un futuro in cui la Ferrari possa tornare a essere protagonista assoluta.

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