Ferrari SF-25: a Spa debutta la nuova sospensione che promette stabilità

La Ferrari porta a Spa-Francorchamps la nuova sospensione posteriore: obiettivo migliorare il retrotreno della SF-25 e offrire più fiducia a Leclerc e Hamilton.

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La SF-25, dall'account X della Scuderia Ferrari

La tappa di Spa-Francorchamps rappresenta un punto di svolta per la stagione della Ferrari SF-25, grazie al debutto ufficiale della tanto attesa sospensione posteriore. Dopo settimane di speculazioni e test al banco, la Scuderia sceglie il circuito belga per introdurre un pacchetto di aggiornamenti che comprende anche il fondo già apparso in Austria. Il tracciato delle Ardenne, tra i più esigenti e tecnici dell’intero calendario, diventa così il banco di prova ideale per valutare quanto le novità possano migliorare la competitività della monoposto.

Il contesto non è però tra i più semplici: Spa ospita il formato del weekend Sprint, limitando a una sola sessione di prove libere le possibilità per piloti e tecnici di lavorare sul setup della SF-25. Eppure, la Ferrari si presenta preparata, consapevole che queste modifiche rappresentano un tassello fondamentale non solo per l’immediato, ma anche per capire la direzione tecnica verso la prossima stagione.

Perché Ferrari ha sviluppato una nuova sospensione posteriore per la SF-25

L’introduzione della nuova sospensione posteriore Ferrari nasce dalla necessità di correggere un comportamento anomalo del retrotreno in frenata. Fino a questo momento, la SF-25 ha mostrato una certa instabilità nelle fasi di staccata, con una tendenza ad alzare il posteriore e causare una repentina perdita di carico aerodinamico. Questo fenomeno, oltre a influire negativamente sull’inserimento in curva, compromette anche l’attivazione della finestra ottimale di funzionamento delle gomme, elemento cruciale per ottenere prestazioni costanti e competitive.

La nuova soluzione tecnica è stata concepita per mantenere il posteriore più stabile, riducendo le oscillazioni e migliorando la connessione tra telaio e asfalto nei momenti più delicati. Secondo le simulazioni e i dati raccolti al banco dinamico, la nuova sospensione Ferrari dovrebbe garantire un miglioramento di circa un decimo al giro. Un valore non clamoroso, ma che potrebbe fare la differenza soprattutto nelle fasi più serrate delle qualifiche e nei duelli ruota a ruota in gara.

Il Filming Day del Mugello e le prime impressioni

Per ottenere un primo riscontro dal comportamento dinamico della monoposto, la Ferrari ha impiegato il Filming Day del 17 luglio sul circuito del Mugello. Un contesto atipico e regolamentato, che consente solo 100 chilometri percorsi a ciascun pilota e con gomme demo, ovvero mescole non rappresentative di quelle usate nei weekend ufficiali.

Durante questa giornata, né Charles LeclercLewis Hamilton hanno avvertito cambiamenti evidenti nel comportamento della SF-25. Un dato che inizialmente ha generato interpretazioni errate da parte di alcuni osservatori, i quali hanno parlato di una possibile bocciatura del pacchetto. In realtà, l’assenza di sensazioni marcate era prevedibile, visto che l’assetto era fisso per regolamento e non adattato alle preferenze dei piloti.

Ciò che contava davvero, tuttavia, erano i dati raccolti attraverso la telemetria. E questi hanno raccontato un’altra storia. In particolare, la nuova sospensione posteriore sembra aver migliorato la gestione del retrotreno in staccata, con un comportamento più prevedibile e lineare. Il lavoro successivo svolto al simulatore a Maranello ha permesso di affinare ulteriormente la messa a punto in vista del weekend di Spa.

La prova più dura: Spa e il format Sprint

L’introduzione del format Sprint al Gran Premio del Belgio pone sfide ulteriori a team e piloti. Con una sola ora di prove libere prima delle qualifiche del venerdì, c’è pochissimo tempo per trovare l’assetto ottimale. Questo complica il lavoro di adattamento della nuova sospensione Ferrari, che richiederà inevitabilmente una fase di assestamento prima di esprimere il suo pieno potenziale.

Tuttavia, la possibilità di riaprire il parco chiuso dopo la Sprint del sabato offre una preziosa finestra di lavoro. Dopo aver osservato i comportamenti della vettura in qualifica e nella mini-gara di 100 km, gli ingegneri potranno intervenire sul setup per cercare di sfruttare al massimo il nuovo schema sospensivo. L’obiettivo è trovare un equilibrio che permetta ai piloti di avere una SF-25 più stabile, più sincera e meno imprevedibile nelle reazioni, soprattutto nelle fasi di carico massimo e nei tratti ad alta velocità.

Le attese di Leclerc e Hamilton: fiducia e coerenza

Uno degli obiettivi impliciti della nuova sospensione Ferrari è quello di restituire fiducia ai piloti, soprattutto in quelle fasi in cui finora la SF-25 si è rivelata difficile da gestire. Charles Leclerc, in particolare, ha spesso dovuto spingersi al limite con assetti estremi per cercare competitività, incappando in errori dettati dalla natura instabile della vettura.

Con una piattaforma più prevedibile, Leclerc potrebbe gestire meglio il giro secco, approcciando la qualifica con maggiore aggressività ma anche con una base più solida. Allo stesso modo, Lewis Hamilton, alle prese con la sua prima stagione in rosso, potrebbe finalmente trovare un equilibrio utile a migliorare i long run e a ridurre le correzioni improvvise, specie nelle fasi di gara con il pieno di benzina.

Assetto, altezza da terra e potenziale ancora da esprimere

Un aspetto particolarmente interessante riguarda la possibilità di rivedere l’altezza da terra della SF-25. Finora, la necessità di evitare il saltellamento o le perdite di aderenza ha imposto una configurazione prudente, con una vettura più alta rispetto alla concorrenza diretta. Con il miglioramento del retrotreno, sarà possibile spingere la monoposto più vicina al suolo, ottenendo una migliore efficienza aerodinamica e maggior carico, in particolare nei tratti ad alta velocità.

A Maranello sono convinti che la SF-25 abbia un potenziale ancora nascosto, condizionato da limiti di guidabilità e da un equilibrio precario. La nuova sospensione Ferrari rappresenta il tentativo concreto di sbloccare queste risorse inespresse. Anche se l’effetto immediato potrebbe non essere eclatante in termini di posizioni guadagnate, la differenza vera potrebbe vedersi nel medio periodo, con una monoposto più costante e più competitiva su tracciati di diversa natura.

Il lavoro dello staff tecnico e il focus sulla monoposto SF-25

Con l’introduzione della sospensione posteriore Ferrari a Spa, il team di ingegneri diretto da Loïc Serra chiude il ciclo di aggiornamenti della SF-25 e concentra le risorse sul progetto della monoposto 678 per la stagione 2026. Questo passaggio non implica un abbandono dello sviluppo attuale, ma una transizione in cui i dati raccolti con la vettura attuale contribuiranno a definire le scelte progettuali per il futuro.

L’analisi dettagliata di come la nuova sospensione influenza l’interazione tra fondo, aerodinamica e bilanciamento generale diventa una base cruciale per progettare una macchina più competitiva sin dalla nascita. Le risposte che arriveranno dal weekend belga saranno preziose non solo per Spa, ma per costruire il DNA tecnico delle Ferrari che verranno.

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