Divieto di fermata e divieto di sosta: quale è differenza?

Divieto di fermata e divieto di sosta spesso creano confusione quale sono le differenze? A quanto ammontano le multe in questi casi? Cerchiamo di approfondire.

Divieto di fermata
Divieto di fermata

Divieto di fermata e divieto di sosta sono due eventualità che possono trarre in inganno. Quali sono le differenze sostanziali? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza nel caso in cui si prenda una sanzione per lasciare l’auto, dove non si deve. Daremo uno sguardo anche a quanto ammontano le multe, in questi casi.

Divieto di fermata e divieto di sosta con l’autovettura: le differenze

Sappiamo bene tutti che non è possibile lasciare la nostra vettura parcheggiata, dove meglio ci fa comodo. Il Codice della strada anche in questo caso giunge in soccorso, per fare un po’ di chiarezza. Come essere certi che fermandosi anche per pochi minuti non si incorra in una multa?

Ecco quindi che il Codice della strada in merito al divieto di sosta mette in evidenza:

  • Il divieto di sosta prende in considerazione il tempo, e il luogo. Ecco quindi che vi sono dei posti in cui non è consentito fermare e spegnere l’auto, scendendo dal mezzo, anche solo per i minuti per entrare nel bar, o per comprare il giornale. e a prendere un caffè. Inoltre il Codice della strada sancisce delle diversità tra il luogo e le modalità in cui si può sostare nei centri urbani, o fuori centro abitato.
  • Sostare inoltre in una strada a senso unico, non ha la stessa valenza di farlo in una strada a doppio senso di circolazione. Di seguito andremo quindi a sintetizzare meglio, come si esprime a tal riguardo il Codice della strada, definendo dov’è vietata la sosta.

Come definisce il Codice della strada la sosta e la fermata

In definitiva qual è la differenza tra sosta e fermata? Il Codice della strada indica:

  • La fermata è intesa come la sospensione della marcia, anche nel caso sia in essere un divieto di sosta, e consente solo la salita o la discesa del passeggero, per un lasso di tempo molto breve. Infatti il conducente non deve scendere dal mezzo, ma deve essere in grado di ripartire velocemente. Non si deve dare intralcio alla circolazione in nessun caso
  • La sosta implica la sospensione della marcia, per un tempo più lungo. In questo caso il conducente del mezzo può scendere per un lasso di tempo più o meno breve. Questi non dovrà essere pronto a ripartire, in brevissimo tempo.

Dove non si può sostare

Il Codice  della strada rammenta che la sosta non è consentita tra gli altri: davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani, sulle piste ciclabili, sulle banchine e sulla carreggiata della strada con precedenza. Inoltre tra i tanti divieti non si può sostare nelle gallerie, nei sottovia, sotto i sovrapassaggi, sotto i fornici e i portici. Altro caso in cui non si può sostare è fuori dai centri abitati, privi marciapiede rialzato.

Divieto di sosta: quanto si paga di multa?

La multa per divieto di sosta va da € 40 fino ad un massimo pari a € 163. Se poi la sanzione viene applicata a ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, gli importi sono pari a € 84, fino ad un massimo di € 335. Oltre la sanzione amministrativa, si vedrà l’applicazione della decurtazione con decurtazione di 2 punti dalla patente, quando si sosta:

  • Nell’area riservata allo stazionamento e alla fermata degli autobus, dei filobus e dei tram;
  • Negli spazi destinati alla fermata o alla sosta dei veicoli per individui con invalidità.
  • Nelle corsie o carreggiate che sono ad uso riservato ai mezzi pubblici.

 

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