Cashback autostrade ormai attivo nel nostro Paese, già dallo scorso 1° maggio 2022. Ecco quindi che gli automobilisti potranno avanzare richiesta di rimborso, a seguito di propri ritardi sulla percorrenza autostradale. Il servizio è attivo su tutta la rete autostradale italiana, attualmente gestita da Autostrade per l’Italia (Aspi). Vediamo nel dettaglio il suo funzionamento, e come e quando poter procedere, alla richiesta di rimborso. I ritardi saranno quindi la conseguenza dei disagi subiti, nella percorrenza dei tratti autostradali italiani.
Cashback autostrade: per quali ritardi è possibile richiedere il rimborso
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito alle possibilità di poter avanzare richiesta, ai fini dell’ottenimento del rimborso del pedaggio autostradale. Il pagamento di somme a rimborso viene riconosciuto da Autostrade per l’Italia, solo nel caso in cui i ritardi siano la diretta conseguenza dei cantieri presenti. A tal riguardo sarà bene fare un’ulteriore precisazione. Verranno presi in considerazione ai fini del rimborso, i lavori di ammodernamento o manutenzione autostradale, e non di certo i cantieri per ripristino di viabilità, in caso di emergenze. Restano quindi tagliati fuori dalla possibilità di rimborso, tutti i casi in cui i ritardi vengano imputati a incidenti, traffico intenso e le avverse condizioni del meteo.
Cashback autostrade: quando scatta il rimborso
Ma quando si riconosce il rimborso del pedaggio autostradale? Aspi ha stabilito che il rimborso si potrà richiedere dall’automobilista, a fronte di un ritardo di almeno 10 minuti, rispetto ai normali tempi di percorrenza dei tratti autostradali. Per conoscere i valori dei tempi di percorrenza del tratto della rete autostradale interessata, il calcolo è svolto automaticamente dall’Applicazione Free To X, con riferimento ad una velocità media di 100 km/h per le autovetture e le moto, e di 70 km/h per i veicoli pesanti.
A quanto ammonta il rimborso autostradale?
Per il calcolo del rimborso del pedaggio autostradale, bisogna ricordare che questo potrà variare. Sarà da considerare la durata del tragitto autostradale, e il ritardo accumulato. Ecco quindi che si partirà da una base di rimborso pari al 25% per i percorsi brevi, e si andrà a crescere in proporzione alla maggiore lunghezza. Inoltre per le percorrenze autostradali maggiori di 100 km, quando il ritardo è davvero considerevole, si può arrivare ad ottenere fino alla restituzione del 100% del pedaggio pagato.
A tal riguardo sull’App Free To X su cui sarà necessario andarsi a registrare con i propri dati personali ed il proprio numero di targa, sarà consultabile la relativa tabella con importi rimborso, e percorrenze. Qui trovano posto tutti i parametri che contribuiscono a determinare l’entità del rimborso del pedaggio autostradale. Fasce orarie, lunghezza del viaggio, ritardo accumulato, sono i parametri conteggiati ai fini del rimborso.
Volendo fare un esempio possiamo vedere che per un viaggio tra i 100 ed i 149 km il rimborso sarà totale se il ritardo andrà a superare i 60 minuti. Nel caso in cui invece la percorrenza del viaggio autostradale sarà pari a 300 km, ai fini dell’ottenimento del rimborso, il ritardo dovrà superare le 2 ore.
Dove si riceve il rimborso
Una volta che l’automobilista abbia provveduto alla sua registrazione sull’App Free To X, tutta la procedura di rimborso, sarà completamente automatica. Sarà l’App stessa a provvedere al calcolo. Infatti l’App Free To X calcola automaticamente dell’eventuale rimborso, a cui si avrà diritto. L’importo sarà automaticamente accreditato sul proprio conto corrente, precedentemente indicato in fase di registrazione, entro le 48 ore successive al pagamento del pedaggio autostradale.
In qualsiasi momento l’utente potrà verificare quanto ricevuto nella sezione “borsellino”, che troviamo presente nell’App Free To X, nel menu “Cashback con targa“.
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