BMW i Vision Dee: la berlina che anticipa il futuro

Come saranno le auto del futuro prossimo? Per la BMW saranno come la BMW i Vision Dee, il concept presentato al CES di Las Vegas.

BMW i Vision Dee, ovvero come saranno le auto del futuro. Almeno, secondo la BMW. Si tratta di una concept car che la casa automobilistica tedesca ha presentato al CES di Las Vegas ed è anche il misterioso progetto che da settimane veniva nominato, con video e post, sui profili social dell’azienda teutonica con il nome Dee. Per la campagna di comunicazione erano stati scomodati persino Micheal Knight e la mitica KITT di Supercar: il telefilm culto degli anni ’80 che aveva come protagonista una macchina senziente, nello specifico una Pontiac Firebird Trans Am.

La BMW Dee non combatterà il crimine e certamente non espellerà con un comando vocale il suo conducente facendolo saltare come un missile dal sedile anteriore, ma sicuramente ha delle caratteristiche interessanti e innovative.

BMW i Vision Dee: caratteristiche

La caratteristica principale della BMW Dee è l’esperienza digitale che coinvolge il conducente/passeggero insieme al veicolo. Partiamo da cosa è la Dee: è una berlina di medie dimensioni il cui acronimo significa Digital Emotional Experience. L’auto è strutturata per creare un legame più forte tra le persone e la stessa automobile. Del motore non si sa nulla, ma difficilmente si può immaginare un’auto del futuro con un motore termico.

Tutta la tecnologia presente sulla versione DEE arriverà prima o poi sui modelli in produzione e in particolare quelli che fanno parte della Neue Klasse già a partire dal 2025: il primo apparato tecnologico che arriverà su strada è il nuovo head-up display che sulla Dee ha raggiunto un livello di tecnologia elevatissimo. In sostanza, le funzioni digitali dii questo prototipo vanno ben oltre quelle che oggi troviamo sui modelli più tecnologici.

BMW i Vision Dee

BMW i Vision Dee: esterni

La Dee ha un aspetto non particolarmente futuristico. In genere quando pensiamo alle auto del futuro, le immaginiamo con una carrozzeria super particolare: slanciata, affilata, non tradizionale nelle forme e spesso anche nelle proporzioni. Insomma, spessissimo le auto del futuro assomigliano molto a delle astronavi.

Questo prototipo, invece, non ha niente che lo faccia assomigliare a una sorta di navicella spaziale: ha un design essenziale, lineare, molto pulito. Oseremmo dire molto tradizionale, anche se alcuni elementi stilistici (come il frontale e i gruppi ottici) fanno bene intendere che non si tratta di un’auto di vecchia concezione o addirittura vintage.

Il fatto è che ricorda, molto molto vagamente, le berline BMW di fine anni ’90 e di inizio anni 2000. Un richiamo al passato innegabile, quando il design delle auto era molto più essenziale rispetto a oggi.

Il tratto distintivo degli esterni è sicuramente la capacità della carrozzeria di cambiare colore: la tecnologia è stata migliorata e adesso si possono personalizzare gli esterni con 32 colori diversi.

La superficie della carrozzeria è divisa in 240 segmenti, ognuno dei quali è controllato individualmente: questo permette di creare in pochi secondi delle fantasie diverse.

BMW i Vision Dee

BMW i Vision Dee: interni

Gli interni seguono la stessa filosofia degli esterni: la regola principale è l’essenzialità. L’head-up display si estende per tutta la plancia, mentre il volante non ha il solito design a tre razze (ne ha solo una). Il volante, in particolare, è digitale: ha dei punti di contatto che prendono vita quando vengono toccati e possono essere azionati muovendo il pollice. Questi punti controllano ciò che viene proiettato sul parabrezza e hanno anche lo scopo di far guidare in totale sicurezza.

BMW i Vision Dee

 

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