A Spa-Francorchamps, uno dei tracciati più affascinanti e imprevedibili del calendario di Formula 1, Charles Leclerc ha firmato una delle sue prestazioni più efficaci della stagione 2025. La terza posizione finale, ottenuta con intelligenza strategica e lucidità tattica, rappresenta il quinto podio stagionale per il monegasco e, soprattutto, un’iniezione di fiducia per una Ferrari che continua a inseguire con costanza la vetta di un campionato ancora dominato da McLaren. Il fine settimana belga ha segnato un punto di svolta tecnico e mentale per Leclerc, che si è caricato sulle spalle una SF-25 profondamente rinnovata e ottimizzata per affrontare le sfide mutevoli di un circuito reso ancora più imprevedibile dalle condizioni meteo.
Un podio costruito nei primi giri
La corsa di Leclerc a Spa è stata costruita in modo chirurgico fin dai primi giri. Con un assetto scarico, scelto per massimizzare la velocità in rettilineo e contenere l’usura degli pneumatici in un tracciato veloce, il pilota Ferrari si è trovato nella posizione delicata di dover difendere la propria posizione da Max Verstappen, alle sue spalle con una Red Bull più carica aerodinamicamente. In condizioni di pista umida, la gestione della trazione e della frenata si è rivelata complessa, ma Leclerc ha mostrato un controllo esemplare, mantenendo la calma anche quando l’olandese sembrava in procinto di sferrare l’attacco decisivo.
Con l’asciugarsi dell’asfalto, l’equilibrio della vettura si è progressivamente spostato a favore del monegasco. La SF-25, alleggerita nel carico aerodinamico, ha trovato nuova vita sui rettilinei, impedendo a Verstappen di sfruttare appieno il DRS, anche nei tratti dove teoricamente avrebbe potuto avvantaggiarsi. Il lavoro svolto dallo staff tecnico della Scuderia Ferrari, nel predisporre un’auto competitiva tanto sul bagnato quanto sull’asciutto, è stato confermato dal risultato. Una strategia perfettamente eseguita ai box e un assetto centrato hanno permesso a Leclerc di tagliare il traguardo in terza posizione, alle spalle delle imprendibili McLaren, ma davanti a una Red Bull sempre più vulnerabile nelle fasi decisive dei Gran Premi.
Gli aggiornamenti della SF-25 funzionano
Il Gran Premio del Belgio 2025 ha rappresentato il banco di prova per le ultime evoluzioni tecniche introdotte sulla monoposto del Cavallino. Nonostante la natura sprint del weekend rendesse teoricamente rischioso portare aggiornamenti, la decisione del team principal Frédéric Vasseur di non rimandare gli sviluppi al GP d’Ungheria si è rivelata vincente. Leclerc ha potuto beneficiare di un pacchetto aerodinamico aggiornato che ha migliorato la stabilità nei tratti veloci e permesso una migliore gestione degli pneumatici, anche grazie a un bilanciamento più raffinato rispetto alle gare precedenti.
Le parole del team principal al termine della gara sono state chiare: l’obiettivo era anticipare il lavoro di sviluppo in vista di circuiti più lenti e tortuosi, come l’Hungaroring, dove finora Ferrari ha sofferto nella gestione delle curve a bassa velocità. Leclerc stesso ha riconosciuto l’efficacia delle novità introdotte a Spa, sottolineando come il comportamento dell’auto sia stato più prevedibile e performante anche in condizioni miste, un aspetto su cui la rossa aveva spesso pagato dazio nei primi appuntamenti stagionali. L’equilibrio mostrato in Belgio è dunque un primo segnale incoraggiante in vista delle prossime gare.
Gestione gara e lettura delle condizioni meteo
Un elemento decisivo nel successo di Leclerc a Spa 2025 è stato la capacità di leggere in anticipo l’evoluzione della pista. Se è vero che l’intero paddock si attendeva pioggia per la totalità della gara, il progressivo arrivo del sole ha sorpreso più di un muretto. Non la Ferrari, che ha saputo calibrare in tempo reale la strategia. In particolare, la scelta di utilizzare un assetto più scarico, a dispetto delle incertezze meteo, si è rivelata fondamentale quando la pista ha cominciato ad asciugarsi. Mentre altri team si sono trovati con vetture sbilanciate o poco efficaci nei cambi di ritmo, Leclerc ha potuto contare su una monoposto reattiva, veloce e con un degrado gomme contenuto.
Il sorpasso temuto da parte di Verstappen, a quel punto, è diventato impossibile. Il monegasco ha mantenuto costanza nel ritmo, senza mai lasciare margini di attacco all’avversario. Anche i passaggi al box sono stati gestiti senza errori, permettendo a Leclerc di mantenere la posizione e consolidare il risultato con un margine sufficiente di sicurezza. La SF-25 ha confermato una crescente maturità nelle dinamiche di gara, merito non solo del lavoro tecnico ma anche dell’evoluzione nella comunicazione tra pilota e muretto, ora più fluida e reattiva.
Leclerc, fiducia crescente verso l’Ungheria
Il podio ottenuto in Belgio rappresenta un momento di svolta nella stagione di Charles Leclerc, non solo per il valore in sé del risultato, ma per ciò che simboleggia nel percorso di sviluppo della Ferrari. Dopo una prima parte di campionato caratterizzata da alti e bassi, Spa ha offerto una prestazione solida e coerente, che consente al monegasco di guardare con rinnovata fiducia al futuro. Le prospettive per l’Ungheria sono incoraggianti, specie alla luce delle dichiarazioni post-gara, in cui Leclerc ha sottolineato i miglioramenti della SF-25 nelle curve lente, finora vero punto debole della monoposto.
Secondo il pilota, i dati raccolti durante il weekend nelle Ardenne potrebbero rivelarsi cruciali per adattare ulteriormente l’auto alle caratteristiche dell’Hungaroring. Se le sensazioni positive verranno confermate anche nel prossimo Gran Premio, sarà lecito parlare di una Ferrari finalmente capace di esprimere continuità e non più solo exploit occasionali. In un campionato dove le McLaren sembrano irraggiungibili e Red Bull alterna sprazzi di velocità a inspiegabili errori, il podio di Spa restituisce a Leclerc un ruolo da protagonista.







