L’estate mette alla prova le auto elettriche, soprattutto per un tema spesso sottovalutato: aria condizionata e auto elettrica. Quanto influisce davvero il climatizzatore sull’autonomia?
Con i viaggi sempre più lunghi e temperature in aumento, il consumo dell’aria condizionata nelle auto EV diventa un elemento cruciale per valutare l’efficienza reale di un veicolo.
In questa guida analizziamo quanta batteria consuma il climatizzatore in un’auto elettrica, quando l’impatto è maggiore, e come ridurre il consumo dell’aria condizionata grazie a comportamenti intelligenti e tecnologie moderne come la pompa di calore dell’auto elettrica.
Quanta energia consuma davvero l’aria condizionata?
L’aria condizionata e l’auto elettrica formano una combinazione delicata: il comfort si paga in chilometri persi. Ma quanta batteria consuma il climatizzatore in condizioni reali?
In media, il consumo dell’aria condizionata nelle auto EV varia tra 0,5 e 2,5 kWh ogni ora. Questo dipende da diversi fattori: temperatura esterna, velocità dell’auto, livello di raffreddamento richiesto e tecnologia del climatizzatore.
Su un’auto elettrica con batteria da 60 kWh, 1 ora di climatizzazione a piena potenza può sottrarre il 2,5% di autonomia. In un viaggio di 3 ore con A/C sempre attiva, si può arrivare a perdere anche il 6-8% della carica.
Va anche considerato il tipo di sistema: il raffrescamento tramite compressore è meno energivoro del riscaldamento, che in molte EV avviene tramite resistenza elettrica, molto più dispendiosa. Le auto dotate di pompa di calore riescono a gestire meglio sia il caldo che il freddo, con consumi inferiori.
In sintesi: il climatizzatore di un’auto elettrica consuma in media 1,5 kWh ogni ora. Il valore può salire o scendere, ma va sempre considerato nel calcolo dell’autonomia reale.
Impatto sull’autonomia reale: dati e simulazioni
Quanto incide l’aria condizionata sull’autonomia dell’auto elettrica? In estate, l’impatto può essere più significativo di quanto si pensi.
Secondo test su strada, l’autonomia dell’auto elettrica in estate può ridursi anche del 5-8% con climatizzatore attivo in modo continuo. La perdita varia in base al tipo di veicolo, alla batteria e al percorso.
In città, dove la velocità è bassa e le soste frequenti, il sistema A/C lavora di più per mantenere stabile la temperatura interna, aumentando il consumo. In autostrada, invece, la maggiore velocità aiuta a dissipare il calore, ma i lunghi tempi di attivazione fanno comunque salire i kWh consumati.
Simuliamo un viaggio estivo di 3 ore con temperatura esterna di 32 °C e climatizzatore acceso: il consumo stimato è di circa 4 kWh, pari a un 6-7% di batteria su una EV con pacco da 60 kWh.
In breve: il climatizzatore riduce l’autonomia reale, soprattutto nei tragitti urbani o quando l’impianto resta acceso per molte ore. Pianificare la ricarica tenendo conto anche del raffrescamento è fondamentale per evitare brutte sorprese.
Come ridurre l’impatto dell’aria condizionata
Per migliorare l’autonomia dell’auto elettrica in estate è essenziale ottimizzare l’uso del climatizzatore. Ecco alcuni accorgimenti utili per ridurre il consumo dell’aria condizionata senza rinunciare al comfort.
- Pre-climatizzazione: se l’auto è collegata alla rete, usa l’app per raffrescarla prima della partenza. Così il sistema sfrutta l’energia elettrica esterna, non la batteria.
- Ventilazione iniziale: prima di accendere l’A/C, apri porte e finestrini per far uscire l’aria calda accumulata.
- Modalità Eco: molte EV dispongono di una modalità “Eco” che riduce l’intensità del climatizzatore per limitare i consumi.
- Ventilazione a zone: attiva l’A/C solo nelle zone occupate, se possibile, per evitare sprechi.
- Tende parasole e vetri oscurati: riducono l’effetto serra all’interno dell’abitacolo.
- Sedili ventilati: mantengono il comfort riducendo la necessità di raffreddare l’intero abitacolo.
Con questi accorgimenti puoi ridurre il consumo dell’aria condizionata anche del 30%, preservando preziosi chilometri di autonomia durante i mesi caldi.
Differenze tra auto elettriche e termiche
In un’auto a combustione, il consumo dell’aria condizionata è meno rilevante perché l’energia viene presa direttamente dal motore termico tramite l’albero motore. Il carburante consumato dal compressore è trascurabile rispetto a quello impiegato per muovere il veicolo.
Nelle auto elettriche, invece, tutto il fabbisogno energetico – inclusi raffreddamento, infotainment e luci – grava sulla batteria. Di conseguenza, l’aria condizionata e l’auto elettrica sono molto più interconnesse: accendere il climatizzatore incide direttamente sull’autonomia.
Il discorso cambia ancora nel caso del riscaldamento: mentre nei motori termici il calore “viene gratis” dal motore, nelle EV il riscaldamento richiede energia attiva, spesso tramite resistenze elettriche (molto energivore). In alternativa, alcuni modelli usano la pompa di calore dell’auto elettrica, più efficiente anche per il raffreddamento.
Le auto ibride gestiscono la climatizzazione in modo simile alle termiche quando il motore è acceso, ma in modalità solo elettrica (EV mode) vale la stessa logica delle full electric: l’A/C incide sull’autonomia e va gestita con attenzione.
Le tecnologie più efficienti: pompa di calore, climatizzatori intelligenti
Oggi molte auto elettriche adottano soluzioni avanzate per ridurre il consumo dell’aria condizionata e aumentare l’efficienza.
La più importante è la pompa di calore dell’auto elettrica: questo sistema funziona in modo simile a un impianto domestico, utilizzando l’energia termica ambientale per riscaldare o raffreddare l’abitacolo. Rispetto alle resistenze elettriche, consuma fino al 50% in meno.
Molti modelli recenti integrano anche climatizzatori intelligenti con sensori interni ed esterni che regolano la temperatura in base alla presenza di persone a bordo, al sole e all’umidità.
Tra i veicoli più efficienti in questo campo troviamo la Tesla Model Y (con pompa di calore), la Hyundai IONIQ 5 e la Renault Megane E-Tech, tutte progettate per ottimizzare i consumi della climatizzazione anche nelle condizioni più estreme.