Vendere un’auto non di proprietà: si può?

Vendere un'auto non propria è una possibilità e per farlo ci sono alcuni iter da seguire necessariamente se non si vuole incorrere a multe salate.

vendere un'auto

Ci sono dei casi in cui è possibile che ci si ritrovi a voler o dover vendere un’auto non di proprietà.
Può accadere quando ad esempio un parente decide di cedere la propria vettura e non si vuol incaricare di persona del passaggio di proprietà, oppure è l’auto di una person defunta o che vive molto lontano.
Ecco che la domanda che sorge è se sia possibile vendere questo mezzo.
Di seguito tutte le risposte a ogni dubbio sull’argomento.

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Vendere un’auto: tutto ciò che occorre sapere

Per vendere una macchina, ci sono due modalità: affidarsi a una concessionaria o farlo da privato.
In quest’ultimo caso, ci sono 3 iter che si possono seguire: ci si rivolge al notaio, a un’agenzia specializzata per le pratiche automobilistiche, ci si affida a se stessi.
Quest’ultima opzione è ideale per chi vuole risparmiare soldi: essendo un’operazione alquanto semplice, tutti possono riuscirci.
Altro non si tratta che compilare un atto di vendita (lo si trova all’interno del certificato di appartenenza del veicolo).
Per autenticare questo documento, ci si può rivolgere a diverse sedi. Queste sono: gli uffici dell’Aci, il proprio Comune di riferimento, la motorizzazione civile, lo sportello online dell’automobilista, le agenzie auto convenzionate e, infine, il notaio.

Tempi e costi per effettuare il passaggio

Dopo che viene autenticato il documento di vendita, si hanno circa 60 giorni per eseguire il vero e proprio passaggio di proprietà.
Per la vendita della propria vettura è indispensabile avere il documento di proprietà il quale può essere rilasciato tranquillamente dal PRA o dall’agenzia ch si occupa di immatricolare il veicolo.
Il passaggio di proprietà ha dei costi fissi aggiuntivi:

  • Adeguamento del libretto di circolazione (27 euro circa);
  • Marca da bollo (circa 29 euro);
  • Imposta di trascrizione (varia a seconda della potenza del veicolo e della Regione di riferimento);
  • Inserimento nel PRA (20 euro circa).

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Due casi per il passaggio di proprietà

Una persona può vendere un’auto che non risulta essere di sua proprietà: vediamo i casi in cui questo avviene.

Caso 1: il proprietario non è intestatario del veicolo.
In questa situazione, il proprietario dell’auto è stato dichiarato tale con un titolo non trascritto e, per questo, il suo nome non appare in alcuna documentazione.
In questo caso si può procedere alla vendita qualcosa si abbia in possesso il foglio complementare originale del mezzo o il CdP.
L’unico rischio è quello dell’acquirente che potrebbe ritrovarsi, un giorno, davanti qualcuno che reclama la proprietà del veicolo.

Caso 2: procura a vendere.
In questa situazione un soggetto incarica un altro nella vendita della propria auto.
Le ragioni per cui questo accade sono molteplici e la legge lo permette. In quest’occasione viene richiesta anche una delega ufficiale che deve essere autenticata da un notaio. All’interno di questo documento ci devono essere tutte le informazioni necessarie a identificare il proprietario del veicolo e chi ne fa le veci.

Si può vendere un’auto ereditata?

Assolutamente si. Per completare questo passaggio, bisogna seguire diversi step.
Il primo in assoluto è quello di rivolgersi a un notaio per confermare l’autenticità della firma che si trova nell’atto di accettazione dell’eredità.
Bisogna, poi, registrare tale atto presso l’Aci, entro e non oltre i 60 giorni lavorativi.
Dopo aver pagato la cosiddetta imposta provinciale di proprietà, bisogna provvedere ad aggiornare la carta di circolazione alla motorizzazione.
Attenzione a seguire tutte queste procedure senza tralasciarne alcune, perché si può rischiare di incorrere a multe salate.

Vendere un’auto ereditata: documenti necessari

Per vendere una macchina che è stata data in eredità, è necessario possedere i seguenti documenti: CdP e carta di circolazione; atto di accettazione eredità (firma autentificata); dichiarazione sostitutiva dell’atto notarile circa la qualità dell’erede.

Bisogna inoltre essere in possesso della copia di: documento di identità e codice fiscale, eventuale testamento; modello NP3C per accettare l’eredità e quello NP4C qualora ci fossero più eredi.

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