Il GP di Las Vegas 2025 ha rappresentato per la Ferrari un banco di prova significativo, sia sul piano tecnico sia su quello umano. Dopo un weekend complesso, concluso con Charles Leclerc quarto e Lewis Hamilton ottavo grazie anche alla doppia squalifica delle McLaren, il Team Principal Frédéric Vasseur ha analizzato la situazione con la consueta lucidità, evitando toni allarmistici ma riconoscendo la necessità di migliorare. La Scuderia di Maranello si prepara così a chiudere la stagione in quarta posizione nel campionato costruttori, un risultato che lascia l’amaro in bocca ma che, secondo Vasseur, non rappresenta un fallimento.
Il manager francese ha voluto sottolineare che le difficoltà della Ferrari non dipendono esclusivamente dalla prestazione della vettura, ma da una serie di fattori che hanno impedito al team di esprimersi al meglio. “Negli ultimi due o tre weekend non abbiamo messo tutto insieme”, ha spiegato, sintetizzando così il senso di una stagione segnata da episodi, penalità e momenti in cui la mancanza di continuità ha compromesso risultati potenzialmente più prestigiosi. Tuttavia, Vasseur resta convinto che la squadra disponga del potenziale per risalire e tornare competitiva, invitando tutti a mantenere la calma e la concentrazione in vista delle ultime due gare.
Il valore della schiettezza: piloti liberi di parlare
Uno degli aspetti più apprezzati da Vasseur nel post-gara di Las Vegas è stato l’atteggiamento dei suoi piloti. Leclerc e Hamilton non hanno nascosto la loro frustrazione, parlando apertamente dei limiti della monoposto e delle strategie, un comportamento che il Team Principal giudica positivo. “Preferisco avere piloti aperti che dicano quando qualcosa non funziona, piuttosto che sentirli dire che la squadra è perfetta”, ha dichiarato il manager francese.
Per Vasseur, l’autenticità è un valore fondamentale in un ambiente dove la pressione mediatica è altissima e dove ogni parola può essere amplificata. Sa bene che esprimere delusione a caldo, pochi minuti dopo la bandiera a scacchi, non è facile per un pilota che ha dato tutto in pista. Tuttavia, la sincerità rappresenta per lui un segnale di coinvolgimento, un indice della voglia di migliorare.
Le parole dei piloti e la gestione delle emozioni
Vasseur ha difeso apertamente i suoi piloti, spiegando che le loro reazioni emotive sono perfettamente comprensibili. Dopo una gara difficile, la tensione accumulata e l’adrenalina possono portare a dichiarazioni forti, ma per il Team Principal questo fa parte della normalità di uno sport che mette continuamente alla prova i limiti umani e tecnici. L’importante, ha detto, è che l’energia di quella frustrazione venga poi incanalata nel lavoro costruttivo che la Ferrari porta avanti ogni settimana a Maranello.
La sua visione si inserisce in una filosofia gestionale che valorizza la trasparenza e la comunicazione interna. Vasseur preferisce un confronto diretto a un atteggiamento diplomatico di facciata, perché ritiene che la crescita di una squadra passi anche attraverso il riconoscimento degli errori. In questo, la sua leadership si distingue da quella più rigida dei suoi predecessori: il francese vuole un team unito ma non silenzioso, consapevole che il malcontento espresso in modo onesto può diventare una leva per migliorare.
Hamilton e Leclerc: due approcci diversi alla stessa sfida
Il weekend di Las Vegas ha offerto due facce della stessa medaglia. Charles Leclerc ha confermato ancora una volta il suo talento, lottando dal primo all’ultimo giro e mancando il podio per soli 190 millesimi dopo una strategia discutibile. Il monegasco, pur frustrato, ha dimostrato lucidità nel riconoscere che la prestazione personale era tra le migliori della stagione, ma che il risultato è stato compromesso da una serie di fattori esterni. Lewis Hamilton, invece, ha vissuto un weekend difficile, chiudendo solo ottavo dopo una partenza dalla diciannovesima posizione. Per il sette volte campione del mondo, quella di quest’anno è senza dubbio la stagione più complicata della carriera.
Vasseur ha voluto tendere la mano a entrambi, riconoscendo i loro stati d’animo ma invitandoli a guardare avanti. Ha ricordato come a Città del Messico Hamilton fosse stato penalizzato nonostante una performance che lo avrebbe portato sul podio, e che i problemi attuali non riguardano solo la prestazione pura della vettura ma anche circostanze esterne e mancanza di continuità. In questo senso, la gestione delle emozioni e la capacità di mantenere la calma diventano essenziali per costruire un finale di stagione più positivo.
La SF-25 e i limiti tecnici della stagione
Uno dei punti più analizzati dal Team Principal nel post-gara è stato il comportamento della Ferrari SF-25. La monoposto, evoluzione della precedente generazione, si è rivelata competitiva a tratti ma ancora troppo sensibile alle condizioni esterne. Le difficoltà in piste con basso grip o con temperature estreme, come quella di Las Vegas, hanno messo in luce i limiti di un progetto che, pur migliorato rispetto al passato, resta da completare.
Leclerc, dopo le qualifiche, aveva sottolineato come la Ferrari fatichi storicamente in condizioni di pista bagnata. Vasseur ha voluto chiarire che non si tratta di un problema strutturale di grip, spiegando che in prove come le FP3 la SF-25 era risultata la più veloce con gomme da pioggia. Secondo lui, il problema è piuttosto legato a determinate condizioni di aderenza e all’incapacità di far funzionare in modo ottimale le gomme in situazioni ibride, dove la pista è parzialmente asciutta.
Il francese è consapevole che la stagione non ha rispettato le aspettative iniziali, ma rifiuta l’idea di definirla un disastro. A suo avviso, la squadra ha avuto il merito di rimanere in lotta per il secondo posto nel campionato costruttori fino a poche settimane fa, prima di scivolare in quarta posizione. Fino a due settimane fa la Ferrari era davanti a Mercedes e Red Bull in alcune classifiche parziali, segno che il potenziale della vettura c’è, ma va espresso con più costanza.
Il peso dei punti persi e la necessità di reagire
La Ferrari ha raccolto appena 6 o 7 punti nelle ultime due gare, un bottino insufficiente per mantenere la posizione in classifica, ma Vasseur non vuole che questo offuschi i progressi fatti durante la stagione. Ha sottolineato come, a metà campionato, la squadra avesse trovato un buon equilibrio tecnico e operativo, salvo poi smarrirlo in una serie di weekend caotici. Incidenti, penalità e condizioni meteo imprevedibili hanno contribuito a un quadro generale complicato, ma il francese crede che la strada intrapresa sia quella giusta.
Nel suo bilancio complessivo, il Team Principal riconosce che la Ferrari ha mostrato una crescita importante nella comprensione dei propri limiti. Ora si tratta di trasformare questa consapevolezza in risultati concreti, evitando gli errori di strategia e migliorando la gestione delle gomme, due aree che a Las Vegas hanno avuto un impatto significativo sul rendimento complessivo.
Le parole di Elkann e la risposta del Team Principal
Nel corso delle settimane precedenti al GP di Las Vegas, il presidente John Elkann aveva invitato la squadra e i piloti a parlare meno e concentrarsi di più sulla guida, parole che avevano generato un certo dibattito. Vasseur ha voluto ridimensionare la questione, interpretando le dichiarazioni del presidente come un segnale di incoraggiamento e non come una critica. Ha spiegato che Elkann vuole motivare la squadra e che il suo messaggio va inteso in chiave positiva, come una spinta verso il miglioramento collettivo.
Il Team Principal ha anche ribadito che il weekend di Las Vegas è stato influenzato da fattori puramente tecnici e non da tensioni interne. A suo giudizio, il lavoro svolto in fabbrica resta di alto livello, e l’obiettivo è ora quello di tradurre questa dedizione in prestazioni più solide in pista. Per Vasseur, la coesione e la fiducia reciproca tra vertici, tecnici e piloti saranno la chiave per affrontare con maggiore serenità il finale di stagione e preparare al meglio il 2026.
Una Ferrari che guarda avanti
Con la consapevolezza dei propri limiti e la determinazione a superarli, la Ferrari si avvicina alle ultime gare della stagione con l’obiettivo di ritrovare un equilibrio che negli ultimi mesi è mancato. Vasseur è convinto che la squadra disponga delle competenze e della motivazione per tornare protagonista. La sua filosofia, incentrata sulla responsabilità condivisa e sulla trasparenza, sta lentamente plasmando una nuova mentalità a Maranello, meno incline al panico e più orientata al lavoro di squadra.
In un campionato che ha visto McLaren e Red Bull dominare, la Ferrari ha attraversato una fase di transizione, cercando di conciliare la pressione del pubblico con la necessità di costruire un progetto duraturo. Le parole di Vasseur dopo il GP di Las Vegas sintetizzano perfettamente il momento attuale: autocritica, realismo e fiducia nel futuro. È la linea di un leader che conosce il valore della resilienza e che sa che il successo, come in ogni grande impresa sportiva, nasce dalla capacità di rialzarsi dopo ogni caduta.







