Dopo anni di chiusura e cantieri rallentati da frane e ritardi strutturali, il Tunnel di Tenda è tornato pienamente operativo, segnando un passaggio fondamentale per la viabilità tra l’Italia e la Francia. Inaugurato ufficialmente il 27 giugno 2025, il traforo rappresenta uno snodo strategico per i collegamenti tra il Piemonte, la Liguria e la Costa Azzurra, aprendo una nuova fase per il traffico veicolare leggero e per l’economia alpina. A distanza di qualche settimana dalla sua riapertura, sono già visibili i primi effetti positivi sul territorio e il calendario estivo ha portato una rilevante novità: l’estensione degli orari di apertura nei giorni feriali.
Riapertura del Tunnel di Tenda: un nuovo scenario per la mobilità transfrontaliera
Con il ritorno alla percorribilità del tunnel, migliaia di automobilisti hanno potuto nuovamente attraversare il confine senza dover affrontare le deviazioni tortuose degli ultimi anni. Ma è soprattutto la nuova organizzazione estiva a rivoluzionare il flusso viario: dal 18 luglio 2025, il tunnel del Colle di Tenda è accessibile tutti i giorni dalle 6:00 alle 21:00, con apertura regolata a senso unico alternato tramite semafori.
Questa modifica, fortemente voluta dalla Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, sostituisce il vecchio schema orario che nei feriali prevedeva soltanto tre fasce d’accesso, non sempre compatibili con le esigenze di residenti e turisti.
Orari estesi nei feriali: la svolta estiva voluta da Italia e Francia
Fino al 14 settembre 2025, il Tunnel di Tenda seguirà un orario continuato che risponde in modo diretto all’aumento del traffico stagionale. I veicoli leggeri possono ora attraversare il traforo ogni giorno della settimana, in un intervallo compreso tra le sei del mattino e le nove di sera. Più precisamente, dalla parte italiana verso la Francia il primo passaggio è consentito alle 6:00, mentre l’ultimo è previsto alle 20:30. In direzione inversa, dalla Francia verso l’Italia, la prima apertura semaforica avviene alle 6:15 e si chiude con l’ultimo ciclo alle 20:45. Una gestione che permette lo scorrimento ordinato dei mezzi, evitando congestionamenti e mantenendo il rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dalle infrastrutture ancora in fase di completamento.
Questa soluzione rappresenta un compromesso temporaneo ma efficace, mentre si attende la piena attivazione del sistema di gestione centralizzata, attualmente previsto per la primavera 2026. Fino ad allora, il traffico sarà consentito esclusivamente ai veicoli leggeri sotto le 3,5 tonnellate, escludendo quindi autobus e mezzi pesanti che dovranno continuare a utilizzare percorsi alternativi. Tale limitazione si configura come una misura precauzionale, volta a tutelare l’incolumità degli utenti in una fase di transizione tecnologica e gestionale.
Riapertura e impatto sul territorio: il caso di Limone Piemonte
L’effetto immediato della riapertura del Tunnel di Tenda si è fatto sentire soprattutto nei centri montani come Limone Piemonte, una delle località più penalizzate dalla chiusura del collegamento. Secondo le prime rilevazioni, il ritorno alla circolazione ha favorito un aumento tra il 20% e il 30% delle presenze turistiche nel comprensorio, con una conseguente ripresa delle attività commerciali e dell’indotto alberghiero. In appena due settimane, sono stati registrati oltre 33.000 passaggi di veicoli leggeri, un dato che conferma quanto l’infrastruttura fosse attesa non solo da residenti e lavoratori transfrontalieri, ma anche da viaggiatori provenienti da tutta Europa.
La Regione Piemonte ha accolto con favore il provvedimento dell’orario estivo continuato, considerandolo un’opportunità concreta per dare stabilità a un’area a lungo isolata e penalizzata. In parallelo, si guarda già ai prossimi mesi, con la prospettiva di rendere stabile questa fascia oraria anche oltre settembre. La Conferenza Intergovernativa si riunirà nuovamente nei primi giorni di settembre 2025 per discutere le nuove regole di transito valide a partire dal 15 settembre. L’auspicio è che, sulla base dei flussi estivi, si possa andare verso una normalizzazione duratura delle aperture, sempre tenendo conto degli avanzamenti tecnici e del monitoraggio in corso.
Tecnologie di sicurezza e lavori futuri verso la piena operatività
Il tunnel, lungo 3.200 metri, è stato completamente ristrutturato con l’integrazione di sistemi avanzati per la gestione delle emergenze. Tra le tecnologie implementate figurano rilevatori automatici di incendi, sensori per la rilevazione di gas e pannelli a messaggio variabile, tutti collegati alla Sala Operativa Anas di Torino. Si tratta di soluzioni progettate per garantire un elevato standard di sicurezza in attesa del completamento dell’intero apparato di automazione. Solo quando il sistema di gestione centralizzata sarà pienamente operativo, si potrà procedere a una valutazione sull’apertura del tunnel ai mezzi pesanti e sulla rimozione del senso unico alternato.
Parallelamente alla riapertura della nuova canna, proseguono anche i lavori per il ripristino della canna storica del traforo, il cui completamento è atteso entro il 2028. Il progetto complessivo, finanziato con un investimento di circa 210 milioni di euro, ha incluso la ricostruzione dei viadotti e del ponte sul rio della Cà sul versante francese, gravemente danneggiati dalle frane e dalle alluvioni degli anni passati. Le opere realizzate finora rappresentano solo una parte di un piano più ampio, che punta a restituire piena funzionalità al valico alpino, garantendo in futuro un transito a doppio senso di marcia in sicurezza e con continuità.
Cooperazione transfrontaliera e rilancio strategico della mobilità alpina
La cerimonia di riapertura del tunnel ha assunto un valore simbolico, suggellato dalla presenza dei ministri dei Trasporti Matteo Salvini per l’Italia e Philippe Tabarot per la Francia. L’intesa tra i due Paesi è stata decisiva per superare gli ultimi ostacoli burocratici e procedere con una riapertura che, oltre ad avere impatti concreti sulla mobilità, rappresenta un segnale politico forte a favore dell’integrazione tra le due sponde delle Alpi. Il Tunnel del Colle di Tenda non è soltanto una galleria stradale, ma un corridoio vitale per l’economia alpina, il commercio transfrontaliero e il turismo sostenibile.
Il ritorno alla normalità per il traforo alpino segna dunque un punto di svolta per tutto il quadrante sud-occidentale delle Alpi. La Regione Piemonte, in particolare, ha già annunciato una serie di misure per incentivare la viabilità verso la Francia e valorizzare la ritrovata accessibilità del territorio montano. Dalla riapertura dipendono gli sviluppi futuri del comparto turistico locale, ma anche la tenuta dei piccoli centri e la possibilità per le imprese di tornare a operare con efficacia.