PEC per gli automobilisti: quando è obbligatoria

PEC per gli automobilisti: secondo una proposta Parlamentare del 2020 questa dovrebbe diventare obbligatoria, ma ancora non si sa molto. Si attendono notizie.

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Secondo il nuovo codice stradale, potrebbe entrare in vigore l’obbligo di avere la PEC per gli automobilisti. Servirà per le comunicazioni relative a eventuali multe o altre informazioni.
Ecco, nello specifico, qual è l’utilità di avere un proprio indirizzo di posta elettronica certificata da parte degli automobilisti.

PEC per gli automobilisti: tutte le novità

Secondo la nuova riforma del CdS, è possibile che, a breve, ci sarà l’obbligo di possedere la firma digitale anche per i neopatentati.
Questa proposta è stata mandata avanti da parte del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro a settembre 2020.
Per la pandemia non è stata portata avanti, ma adesso qualcosa si smuove. Al momento non c’è ancora una data certa in cui la riforma del Codice della Strada verrà approvata, ma si pensa che questo accada molto presto.
Se dovesse entrare in vigore la nuova riforma del CdS, allora si tratterebbe di rivedere l’art. 8 che ha a che fare con la revisione dell’auto.

Secondo l’Articolo del Codice Stradale, nel momento in cui vengono immatricolati i veicoli e periodicamente revisionati, il proprietario deve comunicare la PEC per ricevere in cambio le comunicazioni relative all’ Art.201 e le disposizioni messe in atto attraverso un decreto di Ministero del 2017.

PEC obbligatoria: quando

Al momento, possedere la firma elettronica non è un fatto obbligatorio.
Questo perché come si è visto, le autorità non hanno ancora approvato la riforma del CdS, sebbene manchi poco da qui alla sua entrata in vigore a livello nazionale.
La proposta è stata mandata avanti un anno fa, ma per l’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19, le priorità del Paese hanno volto lo sguardo altrove. Adesso sembra essere il momento opportuno per ridiscutere la riforma.

PEC per automobilisti

PEC per gli automobilisti: chi rientra nella lista

Ora come ora, solamente gli automobilisti facenti parte delle categorie “obbligate per legge” sono tenuti ad essere in possesso della PEC. Si tratta di liberi professionisti, aziende, artigiani e tutte le ditte singole.
I privati, invece, non sono in obbligo di possedere la firma elettronica. Esistono tuttavia dei vantaggi che spingono molte persone a optare per l’utilizzo della posta certificata, chi la possiede ha infatti dei vantaggi economici rispetto l’utilizzo delle raccomandate con ricevuta di ritorno. È infatti risaputo che ciascuna raccomandata ha un costo. Con la PEC, invece, si ha la possibilità di pagare un abbonamento annuale e dunque ridurre la spesa.

PEC: quando entra in vigore l’obbligatorietà

Il fatto che il possesso della PEC da parte degli automobilisti sia resa obbligatoria, non è fatto certo. È semplicemente una possibilità. Nessuna novità a riguardo, dopo che il Parlamento si è esposto in favore di tale novità.
Oggi non si sa dunque né quando né se entrerà in vigore l’utilizzo della posta elettronica certificata da parte dei guidatori d’auto.
Qualora ci dovesse essere una conferma di questa avvenuto cambiamento del CdS, la procedura da seguire è semplice.
Basta comunicare alla propria Motorizzazione Civile la PEC. Questo dovrebbe avvenire in concomitanza della revisione del mezzo, oppure quando avviene l’immatricolazione.
Sarà necessaria per ricevere ogni tipo di comunicazione relativa al proprio veicolo: dalle multe, ai pagamenti annuali.

I vantaggi della PEC per gli automobilisti

Qualora la PEC obbligatoria dovesse entrare in vigore, questa porterà una serie di vantaggi. Eccone alcuni:
1. consente di inviare le multe in modo veloce e funzionale;
2. le PEC avranno valore legale, proprio come le raccomandate con ricevuta di ritorno;
3. inviare sanzioni di tipo amministrativo via PEC permette di ridurre i tempi burocratici ed evitare errori di notificazione che ad oggi sono molto frequenti.

Ecco alcuni esempi di come la PEC potrebbe venire incontro al cittadino, facendogli risparmiare tempo e denaro, e alla PA per gli stessi motivi.

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