La Jeep Cherokee 2026 è finalmente realtà. Dopo anni di assenza e molte incertezze sul futuro del nome, il SUV medio del marchio americano si prepara a tornare sulle strade, ma con una strategia commerciale ben precisa: il modello sarà destinato esclusivamente al mercato statunitense. L’annuncio ufficiale è arrivato con la pubblicazione delle prime immagini ufficiali, che mostrano un design evoluto ma fedele allo spirito del marchio. Il debutto negli showroom è previsto entro la fine del 2025, ma le aspettative attorno a questa vettura sono già alte, soprattutto per quanto riguarda la tecnica e le nuove motorizzazioni ibride.
Per il mercato europeo, invece, Jeep ha deciso di non proporre la nuova Cherokee. La motivazione è strategica: evitare sovrapposizioni con la più compatta Jeep Compass, che risponde meglio alle esigenze dimensionali e normative del Vecchio Continente. Un’assenza che si farà sentire soprattutto tra gli appassionati del brand, ma che permette a Stellantis di ottimizzare l’offerta su scala globale.
Design rinnovato: muscoli, LED e funzionalità
Lo stile della Jeep Cherokee 2026 rappresenta un’evoluzione coerente del linguaggio estetico introdotto dai modelli più recenti del marchio, come la Wagoneer S e la nuova Compass. Il frontale è caratterizzato da una rivisitazione della classica calandra a sette feritoie, ora più affilata e sottile, affiancata da fari full LED di ultima generazione. Le luci diurne a forma di U, ispirate alla Compass, contribuiscono a rendere il frontale immediatamente riconoscibile, combinando estetica e funzionalità in un pacchetto moderno ma fedele al DNA Jeep.
Il posteriore, invece, è stato progettato per privilegiare la praticità d’uso. Il portellone ampio e verticale promette un accesso facilitato anche per il carico di oggetti ingombranti. Le luci posteriori a LED, sviluppate orizzontalmente e protette da una copertura brunita, aggiungono un tocco tecnico e robusto. In basso, il sottoparaurti richiama il mondo dell’off-road con un effetto visivo simile all’alluminio, pur essendo molto probabilmente realizzato in plastica.
Nel complesso, le linee esterne della Cherokee mantengono un aspetto muscoloso e robusto, coerente con l’immagine di un SUV capace di affrontare qualsiasi terreno. Le dimensioni, non ancora ufficiali, dovrebbero collocarsi intorno ai 4,70 metri di lunghezza, collocando la vettura sopra la Compass (455 cm) e ben al di sotto della Grand Cherokee (491 cm).
Interni digitali e connessi: la filosofia tech di Jeep
Sebbene Jeep non abbia ancora rilasciato immagini ufficiali degli interni della Cherokee 2026, alcune ipotesi possono essere formulate osservando i più recenti modelli del brand. È altamente probabile la presenza di una strumentazione completamente digitale, accompagnata da un ampio touchscreen centrale dedicato al sistema d’infotainment.
Il sistema sarà con tutta probabilità compatibile con Android Auto e Apple CarPlay wireless, mentre non mancheranno i servizi connessi tipici delle vetture Stellantis di ultima generazione. Aspetti come l’ergonomia dei comandi, l’illuminazione ambientale e la qualità percepita degli interni saranno oggetto di attenzione, in linea con l’evoluzione che il marchio ha mostrato con i modelli Compass e Wagoneer.
In attesa di informazioni ufficiali, tutto lascia supporre che la nuova Cherokee saprà offrire un abitacolo all’altezza delle esigenze del pubblico americano, sempre più attento a tecnologia e comfort.
Piattaforma STLA Large: flessibilità tecnica e apertura all’ibrido
Una delle novità più rilevanti della nuova Jeep Cherokee riguarda la base tecnica. Secondo le fonti statunitensi, il modello sarà costruito sulla piattaforma STLA Large di Stellantis. Si tratta di un’architettura modulare pensata per accogliere un ampio spettro di motorizzazioni, dai classici motori endotermici fino a propulsori ibridi plug-in e completamente elettrici. Questa stessa base sarà utilizzata anche per le future generazioni di Alfa Romeo Giulia e Stelvio, segno di un’elevata versatilità progettuale.
La scelta della STLA Large, rispetto alla più compatta STLA Medium (già impiegata per la Compass venduta in Europa), riflette l’orientamento del gruppo verso una gamma differenziata per i mercati di riferimento. Negli Stati Uniti, dove lo spazio e la potenza continuano a giocare un ruolo centrale, la Cherokee si inserisce come SUV di medie dimensioni con un’ampia offerta tecnica.
Nonostante non siano stati ufficializzati i dettagli relativi ai motori, è molto probabile che la Cherokee venga proposta con motori a benzina non elettrificati e varianti ibride plug-in, soprattutto in abbinamento alla trazione integrale. La presenza di versioni completamente elettriche rimane ancora in discussione, considerando la risposta del pubblico americano verso le vetture a zero emissioni, finora piuttosto fredda.
Solo negli USA per non interferire con la Compass
La decisione di non commercializzare la Jeep Cherokee 2026 in Europa è stata giustificata con motivazioni legate alla strategia interna di Stellantis. Il rischio di sovrapposizione con la Jeep Compass, che nel Vecchio Continente ha trovato un equilibrio ideale tra dimensioni, tecnologia e offerta ibrida, ha indotto il costruttore a mantenere la Cherokee come esclusiva per il mercato americano.
Negli Stati Uniti, invece, il modello punta a ritrovare il proprio spazio tra la Compass e la più imponente Grand Cherokee, intercettando quella fascia di clienti che cerca un SUV solido, tecnologico e versatile, ma con dimensioni ancora gestibili e un prezzo presumibilmente più competitivo rispetto ai modelli di fascia alta.