La storia della nuova Bugatti Solitaire comincia da un luogo particolare e simbolico: un capannone con ventotto Bugatti perfettamente allineate. È la Perridon Collection, la più grande collezione privata dedicata alla Casa di Molsheim, appartenente all’imprenditore e appassionato Michel Perridon. Una raccolta unica al mondo che, presto, accoglierà la ventinovesima vettura, concepita e realizzata in collaborazione con la stessa Bugatti. La Solitaire non sarà un modello di serie e nemmeno una derivazione da un’auto esistente: sarà una one-off, un esemplare unico pensato per lasciare un’impronta nella storia del marchio.
Il suo debutto è atteso per il 7 agosto e la sua presentazione è stata anticipata da due teaser pubblicati sul canale Instagram ufficiale del marchio. Video brevi, quasi criptici, ma sufficienti a far emergere i primi dettagli di uno dei progetti più affascinanti mai usciti dagli stabilimenti francesi.
Bugatti Solitaire: un nome e una livrea che anticipano l’eccezionalità
Il primo indizio fondamentale arriva direttamente dalla descrizione del teaser ufficiale. Il nome della nuova creazione Bugatti potrebbe essere con ogni probabilità Solitaire, scritto con la “S” maiuscola, richiamando l’unicità e il valore del diamante più puro. Un riferimento che va ben oltre la metafora: il progetto è stato concepito per celebrare la perfezione e l’esclusività. Il nome Solitaire sottolinea l’intento del marchio di realizzare una vettura fuori dagli schemi, non replicabile, degna di occupare un posto privilegiato accanto alle creazioni più leggendarie della sua storia.
Dal punto di vista estetico, le anticipazioni visive offrono una chiara indicazione sul design. La livrea verde metallizzata, che sembra estendersi su buona parte della carrozzeria, è interrotta da un pannello scuro nella zona posteriore, quasi certamente destinato a coprire il cuore meccanico della vettura. Il secondo teaser pubblicato online mostra una porzione del frontale, rifinita in una tinta argento, che suggerisce l’adozione di materiali pregiati e finiture artigianali.
I testi che accompagnano i video parlano di un’auto scolpita per la perfezione, in cui ogni curva è stata disegnata con uno scopo e ogni dettaglio riflette l’eccellenza del marchio. La filosofia stilistica alla base del progetto sembra orientata verso una reinterpretazione delle linee classiche Bugatti, ma con una marcata evoluzione verso il futuro.
Motore V16 ibrido da 1.800 CV: la tecnologia della Bugatti Tourbillon
Oltre al design, il vero cuore della Bugatti Solitaire sarà il suo propulsore. La domanda che molti appassionati si pongono riguarda l’origine della meccanica: questa nuova Bugatti sarà basata sulla meccanica della Chiron, che ha da poco chiuso il suo ciclo produttivo, o sulla nuova Tourbillon, recentemente presentata come erede spirituale e tecnologica?
Le informazioni più credibili puntano verso una derivazione diretta dalla Bugatti Tourbillon, e dunque sull’adozione del nuovissimo motore V16 ibrido, frutto di una collaborazione ingegneristica avanzata. Questo propulsore è un’unità completamente inedita che mantiene lo spirito dei motori ad alte prestazioni Bugatti, ma ne evolve la struttura e il funzionamento.
Con una architettura V16, e non più W16 come sulla Chiron, il nuovo motore raggiunge una lunghezza di un metro ed è affiancato da tre motori elettrici, garantendo una potenza complessiva di 1.800 cavalli. Le prestazioni, almeno sulla Tourbillon, sono annunciate come senza precedenti. Questo farebbe della Solitaire non solo un esercizio di stile, ma anche un’auto estremamente avanzata dal punto di vista tecnico e prestazionale. Si tratterebbe, inoltre, della prima Bugatti ibrida della storia, segnando un punto di svolta nella transizione del marchio verso l’elettrificazione.
Bugatti Solitaire tra la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era
La presentazione della Bugatti Solitaire arriva in un momento chiave per il marchio. Dopo la chiusura del ciclo produttivo della Chiron, avvenuta con l’uscita dell’ultimo esemplare oltre un anno fa, Bugatti è entrata in una nuova fase di sviluppo tecnologico e identitario. La Chiron, prodotta in 500 unità, ha rappresentato la vetta di un percorso cominciato con la Veyron, e si è chiusa con il canto del cigno del W16 quadriturbo.
La Tourbillon ha introdotto una rivoluzione silenziosa ma potente, portando con sé nuove proporzioni estetiche e un sistema ibrido capace di coniugare prestazioni estreme ed efficienza. La Solitaire si inserisce in questo passaggio con una doppia funzione. Da una parte, potrebbe essere l’ultima vera derivazione della Chiron e del suo concetto di hypercar a combustione. Dall’altra, potrebbe rappresentare la prima vera personalizzazione basata sulla Tourbillon, un banco di prova per i futuri progetti one-off di Bugatti.
Questa ambiguità tra il passato e il futuro alimenta l’interesse e la curiosità degli appassionati. Il 7 agosto si saprà con certezza se la Solitaire sarà l’epilogo di un’epoca o l’inizio di una nuova generazione di auto uniche, progettate per clienti esclusivi e realizzate in esemplari singoli.
Un capolavoro creato per un collezionista d’eccezione
Il fatto che la Bugatti Solitaire sia stata concepita per Michel Perridon, già proprietario della più grande collezione Bugatti al mondo, aggiunge un ulteriore elemento narrativo al progetto. L’auto non è pensata per il mercato, ma per un cliente specifico, che ha collaborato attivamente alla sua realizzazione. Questo tipo di personalizzazione rappresenta un aspetto sempre più rilevante nel mercato delle hypercar di lusso, dove l’esperienza di possesso si fonde con quella della creazione.
Perridon ha scelto di rendere pubblica l’attesa per la sua nuova vettura, trasformandola in un evento globale, che porterà l’attenzione del mondo automotive sul marchio francese e su questa nuova interpretazione del lusso su quattro ruote.