La storia dell’automobile è costellata di prototipi eccentrici, one-off indimenticabili e progetti sperimentali che hanno contribuito a definire nuovi orizzonti tecnici e stilistici. Tra questi, la Nissan Micra 350SR è forse uno dei più iconici e sorprendenti. Un’auto compatta nata nei primi anni 2000, che ha infranto tutte le regole trasformandosi in una piccola supercar con motore centrale V6 da 300 CV. Oggi, a distanza di 23 anni, quell’idea visionaria torna in vita con un restomod pensato per omaggiare un passato anticonformista e per suggerire, in chiave nostalgica, una direzione alternativa all’elettrificazione. La Micra 350SR restomod è un esemplare unico e celebrativo, presentato ufficialmente al 2025 SMMT Test Day sul circuito di Millbrook, in Inghilterra, lo stesso dove venne collaudata la versione originale.
Un progetto che sfida le logiche del segmento B
La Micra 350SR non è mai stata una compatta come le altre. L’idea originale nacque da una collaborazione tra Nissan e il RML Group, realtà britannica esperta in motorsport e preparazioni speciali. Il risultato fu un’auto da città che nascondeva sotto il portellone un motore V6 3.5 litri, lo stesso utilizzato sulla Nissan Murano, completato da componenti derivati dalla 350Z, come i collettori e gli alberi a camme Nismo. L’abbinamento di questo cuore sportivo con un corpo compatto diede vita a una creatura estrema: 300 cavalli su appena 1.200 chili di peso, un equilibrio da vera sportiva pura.
Quel prototipo rimase per anni nei ricordi degli appassionati, un’icona di creatività ingegneristica. Oggi, la scelta di Nissan di riportarlo in vita con un restomod non è solo una mossa nostalgica, ma anche un segnale chiaro: l’emozione e l’irrazionalità possono ancora trovare spazio in un mondo dominato da elettrificazione, connettività e razionalizzazione tecnologica.
Il design tra evocazione e futuro
Esteticamente, la nuova Nissan Micra 350SR resta fedele alla sagoma della Micra K12, il modello del 2002 che ha dato origine al progetto. Tuttavia, il look viene rivisitato con tocchi contemporanei, a partire dai fari LED rotondi ispirati al design della futura Micra elettrica, attesa nel 2026. La carrozzeria sfoggia una livrea argento e blu, arricchita da una grafica celebrativa ‘=III 23’, che simboleggia il 23° anniversario della nascita della 350SR.
I cerchi in lega RAYS da 18″, dal design aggressivo ma ben armonizzati con le proporzioni compatte dell’auto, confermano l’indole sportiva del restomod. Ogni elemento stilistico cerca il bilanciamento tra vintage e moderno, tra omaggio e attualità. È una reinterpretazione affettuosa e mai caricaturale del passato.
Interni sportivi ma ancora umani
Anche l’abitacolo della nuova Micra 350SR segue la filosofia del progetto: moderno ma fedele all’anima dell’originale. I sedili sportivi adottano cinture a quattro punti, a sottolineare il DNA corsaiolo della vettura. Ma accanto a questi dettagli troviamo anche elementi di comfort e tecnologia odierna, come il touchscreen da 9″ compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, e un impianto audio che, in teoria, dovrebbe offrire un sottofondo musicale… ammesso che ci si riesca a sentire qualcosa rispetto al ruggito del V6 centrale.
Non è un’abitacolo estremo o essenziale, ma neppure un ambiente high-tech dominato da touch e minimalismo. La scelta è quella di conservare funzionalità diretta e feedback fisico, due aspetti oggi sempre più rari.
Motore V6 3.5 litri: un cuore che non ha bisogno di aggiornamenti
La notizia forse più importante è che il cuore meccanico della Nissan Micra 350SR restomod è rimasto invariato rispetto all’originale. Parliamo di un V6 aspirato da 3,5 litri, collocato in posizione centrale, capace di erogare 300 cavalli senza l’aiuto di turbine o sistemi ibridi. In un’epoca dove ogni nuova sportiva è appesantita da soluzioni elettrificate, questo ritorno al passato ha qualcosa di liberatorio. Il peso contenuto in appena 1.200 kg, grazie a un corpo compatto e privo di inutili orpelli, garantisce un rapporto peso-potenza degno di auto ben più blasonate.
La trazione resta posteriore e il telaio della K12 è stato adattato per accogliere la meccanica speciale, anche se il progetto ha volutamente evitato modifiche troppo invasive per mantenere vivo il legame con il design e la filosofia originale. Non è una concept da salone, ma una vera sportiva che può essere guidata, testata e amata come una volta.
Una celebrazione che parla al cuore
Il ritorno della Micra 350SR avviene in un momento strategico per Nissan, che si prepara a lanciare nel 2026 una nuova Micra 100% elettrica, costruita sulla piattaforma CMF-BEV condivisa con altri modelli dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Il contrasto tra la futuristica elettrica in arrivo e questo omaggio benzina-V6 non è una contraddizione, ma un atto di rispetto verso una comunità di appassionati che non dimentica. La Micra 350SR restomod è un ponte tra passato e futuro, tra emozione meccanica e visione elettrica.
Il messaggio lanciato con questo esemplare unico non riguarda solo la potenza o la tecnica, ma soprattutto la libertà creativa. In un panorama automobilistico sempre più regolato e omologato, Nissan dimostra di voler mantenere viva una parte della sua anima più giocosa e ribelle.
Un regalo per pochi, ma una storia per tutti
Non ci sono indicazioni ufficiali su una possibile produzione in piccola serie. La Micra 350SR restomod rimarrà un pezzo unico, un tributo e forse anche un esperimento di comunicazione molto intelligente. La sua presentazione al SMMT Test Day 2025 ha già fatto parlare media e appassionati, riaccendendo il dibattito sul valore delle hot hatch analogiche e sulla passione che certi modelli sanno ancora trasmettere.
È improbabile che questo progetto abbia un seguito commerciale, ma è altrettanto vero che operazioni come questa possono contribuire a rafforzare l’identità del marchio, mantenere vivo l’interesse dei fan storici e, perché no, stimolare qualche iniziativa aftermarket o kit di trasformazione.