Il mercato automobilistico italiano chiude il mese di ottobre 2025 con un bilancio di 125.826 immatricolazioni, registrando un leggero calo dello 0,6% rispetto alle 126.543 unità dello stesso periodo del 2024. Una flessione minima che tuttavia conferma il momento di rallentamento strutturale di un settore che, pur tra incentivi e nuove offerte ibride ed elettriche, non riesce ancora a recuperare i livelli pre-pandemici. Il dato cumulato dei primi dieci mesi dell’anno mostra una contrazione del 2,7%, con 1.293.366 vetture immatricolate contro le 1.328.727 del 2024. Ancora più significativo è il divario con il 2019, quando si contavano oltre 1,6 milioni di nuove auto: oggi la perdita si attesta su 332.000 unità, pari a un calo del 20,4%.
Secondo le proiezioni del Centro Studi e Statistiche UNRAE, il 2025 dovrebbe chiudersi a quota 1.520.000 immatricolazioni, con una diminuzione di quasi 39.000 unità (-2,5%) rispetto all’anno precedente. Le stime per il 2026, invece, prefigurano una leggera inversione di tendenza con un incremento dell’1,3%, che porterebbe il totale a 1.540.000 vetture. Anche in caso di ripresa, tuttavia, il divario con i livelli pre-pandemia resterebbe ampio, con una distanza del 19,7% rispetto al 2019. Si tratta di un indicatore che riflette un mercato ancora in fase di assestamento, tra incertezze economiche, attese legate agli incentivi e una transizione ecologica che procede a ritmo più lento del previsto.
Incentivi MASE: il boom dei voucher e l’attesa degli effetti reali
Il mese di ottobre 2025 è stato caratterizzato da un evento cruciale per il comparto: l’attivazione, il 22 ottobre, degli incentivi MASE per l’acquisto di veicoli elettrici. Nel giro di poco più di 24 ore, il fondo disponibile — pari a quasi 600 milioni di euro — è stato completamente esaurito, con oltre 55.000 voucher prenotati. Un risultato che testimonia l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità a zero emissioni, ma che allo stesso tempo mette in luce un problema strutturale del sistema di incentivazione: l’esaurimento immediato delle risorse e la conseguente incertezza per i mesi successivi.
Come ha spiegato Roberto Pietrantonio, presidente dell’UNRAE, i tempi di validazione dei voucher sulla piattaforma informatica dedicata — circa 30 giorni — rendono impossibile al momento quantificare l’effetto effettivo sulle immatricolazioni. L’impatto reale di questa ondata di prenotazioni sarà quindi visibile solo nei dati dei mesi successivi. Il presidente ha inoltre sottolineato come il mercato, fino alla fine di ottobre, abbia risentito negativamente della lunga attesa per l’arrivo dei nuovi incentivi, che ha di fatto congelato molte decisioni di acquisto.
Secondo l’UNRAE, la dinamica osservata è ormai una costante: una fase di attesa che paralizza il mercato, seguita da un picco di richieste e da un rapido esaurimento dei fondi, con il rischio di un nuovo rallentamento in assenza di misure strutturali. Pur in questo contesto di volatilità, emerge un segnale incoraggiante: la crescente attenzione del pubblico verso le vetture elettriche e ibride, segno di un cambiamento culturale in atto nella domanda di mobilità sostenibile.
Elettriche e ibride in crescita, ma la transizione resta lenta
Le immatricolazioni di veicoli elettrificati continuano a guadagnare terreno, sebbene a ritmo irregolare. A ottobre, le auto elettriche pure (BEV) hanno raggiunto una quota di mercato del 5,0%, in calo rispetto al 5,6% di settembre ma superiore al 4,0% registrato nello stesso mese del 2024. Le ibride plug-in (PHEV) si attestano invece al 7,7%, un dato in leggera flessione sul mese precedente (8,7%) ma più che doppio rispetto al 3,4% di un anno fa. Complessivamente, le vetture elettrificate a ricarica esterna (ECV) rappresentano il 12,7% del mercato italiano di ottobre 2025.
L’andamento positivo delle PHEV è legato da un lato all’ampliamento dell’offerta, dall’altro alle nuove disposizioni fiscali sui fringe benefits per le auto aziendali. Il futuro immediato sembra destinato a un’ulteriore crescita della quota BEV, spinta dalle immatricolazioni legate agli incentivi. Tuttavia, l’UNRAE avverte che la transizione ecologica procede con lentezza e richiede interventi più organici per diventare sostenibile nel lungo periodo.
Il commento dell’UNRAE: serve una politica industriale stabile
Nelle parole del presidente Pietrantonio emerge un messaggio chiaro: per garantire continuità e fiducia nel settore serve una politica industriale strutturale, che superi la logica emergenziale. Le richieste principali avanzate dall’associazione riguardano la creazione di un piano di medio-lungo periodo, una revisione del regime fiscale delle vetture aziendali e una pianificazione coordinata tra istituzioni, produttori e distributori. Solo in questo modo, secondo l’UNRAE, sarà possibile assicurare un percorso coerente verso la mobilità elettrica, evitando cicli di mercato discontinui.
In particolare, l’associazione ribadisce la necessità di intervenire sulla fiscalità delle auto aziendali, con misure che migliorino la detraibilità dell’IVA, la deducibilità dei costi e il periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, prorogata al 31 dicembre 2026, rappresenta secondo l’UNRAE un’occasione cruciale per introdurre modifiche capaci di favorire l’adozione di veicoli a basse emissioni da parte delle flotte aziendali.
Chi compra auto in Italia: privati in calo, noleggio in crescita
L’analisi del mercato per tipologia di utilizzatore evidenzia una flessione significativa delle immatricolazioni da parte dei privati, la cui quota scende al 56,9% del totale, con un calo di 7,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Nel cumulato gennaio–ottobre, la quota si ferma al 53,2%, in calo di 4,5 punti. Al contrario, crescono le autoimmatricolazioni, che raggiungono il 13,7% (+3,8 punti nel mese), e il noleggio a lungo termine, salito al 21,3% (+3 punti) con una media del 23,1% nei dieci mesi (+3,3 punti). Il segmento del noleggio a breve termine si consolida all’1,7% del mercato mensile e al 6,2% nel cumulato, mentre le società segnano una lieve crescita al 6,4% nel mese e al 5,8% su base annua.
Questo spostamento evidenzia una progressiva trasformazione del mercato, in cui la mobilità a proprietà individuale lascia spazio a formule flessibili e condivise. Il noleggio, sia breve che lungo, rappresenta un canale in espansione, anche grazie all’interesse crescente delle aziende per soluzioni sostenibili e con costi di gestione più prevedibili.
Motorizzazioni: le ibride dominano, cala benzina e diesel
Nel panorama delle alimentazioni, le auto ibride si confermano la scelta preferita dagli italiani. A ottobre 2025 rappresentano il 45,5% del mercato, in aumento di 2,7 punti rispetto all’anno precedente. La componente mild hybrid si attesta al 31,5%, mentre le full hybrid valgono il 14,0%. Le motorizzazioni benzina continuano a perdere terreno, scendendo al 22,9% (-4,6 punti nel mese) e al 25,1% nel cumulato (-4,1 punti). Anche il diesel prosegue il suo declino, con una quota del 9,3% a ottobre e del 9,6% su base annua. In controtendenza il GPL, che sale al 9,7% nel mese e al 9,3% nel cumulato, grazie alla sua convenienza e alla rete distributiva diffusa.
Le auto elettriche (BEV) e ibride plug-in (PHEV) contribuiscono insieme al consolidamento della mobilità elettrificata, con quote rispettivamente del 5,0% e del 7,7% nel mese. Nel cumulato 2025, la quota BEV raggiunge il 5,2% (+1,2 punti) e quella PHEV il 6,1% (+2,8 punti). Nel complesso, quasi un’auto su otto immatricolata in Italia è oggi elettrificata, segno di una trasformazione strutturale del mercato che, pur lenta, risulta ormai irreversibile.
Segmenti di mercato e aree geografiche: vincono i SUV e il Nord Ovest
L’analisi per segmento conferma la predominanza dei SUV in quasi tutte le fasce del mercato. Nel segmento B, i SUV raggiungono il 31,9% di quota, mentre le berline si fermano al 17,7%. Nella fascia media (segmento C) i SUV mantengono il 20,5%, con le berline in calo al 4,8%. Anche nel segmento D cresce la quota SUV, che arriva al 7,7%, a fronte di berline ferme allo 0,6%. Nelle fasce più alte, le berline premium scendono allo 0,1%, mentre i SUV rappresentano l’1,4%. Le station wagon conservano il 2,8% del mercato, seguite dagli MPV con l’1,8% e dalle sportive con lo 0,7%.
Dal punto di vista territoriale, il Nord Ovest mantiene la leadership con una quota in crescita al 30,4%, seguito dal Nord Est al 25,7%, penalizzato da una flessione di 2,5 punti. Il Centro Italia registra un recupero significativo, salendo al 28,3% del totale, mentre il Sud e le Isole si attestano rispettivamente al 10,1% e al 5,4%. Nel cumulato gennaio–ottobre, il Nord Ovest si ferma al 29,5%, il Nord Est al 29,6%, il Centro al 26,4%, il Sud al 9,5% e le Isole al 5,0%.
Emissioni in calo: CO₂ a 112 grammi per chilometro
Un altro dato rilevante riguarda le emissioni medie di CO₂ delle nuove immatricolazioni, che a ottobre 2025 sono diminuite del 6,0%, attestandosi a 112 g/km. Nei primi dieci mesi dell’anno, la media è di 113,6 g/km, in calo del 4,9%. Le fasce di emissione mostrano una distribuzione che riflette la crescita delle vetture elettriche e ibride plug-in: la fascia 0–20 g/km copre l’8,7% del mercato, quella 21–60 g/km il 3,1%, mentre la gran parte delle vetture si concentra nella fascia 61–135 g/km, con il 65,7%. Le auto più inquinanti, tra 136 e 190 g/km, rappresentano il 17,1%, mentre solo il 2,3% supera i 190 g/km.
Un mercato in cerca di stabilità e di fiducia
Il quadro tracciato dall’UNRAE per il mese di ottobre 2025 offre una fotografia di un mercato in trasformazione ma ancora fragile. L’interesse verso le vetture elettrificate cresce, i noleggi si consolidano come alternativa ai privati e le emissioni continuano a ridursi, ma il ritmo del cambiamento è ancora troppo lento per allinearsi agli obiettivi europei. La chiave, secondo gli analisti, sarà trasformare gli incentivi episodici in una strategia industriale coerente e continuativa, capace di garantire al mercato automobilistico italiano una prospettiva stabile e sostenibile nel lungo periodo.
Sarà interessante aspettare i dati di fine anno, quando si capirà l’impulso dato dagli incentivi per le auto elettriche. Nel frattempo, le case automobilistiche continuano con le promozioni: se sei interessato all’acquisto di un’auto nuova, scopri le offerte attive su CarX.







