Maserati riporta la produzione a Modena: GranTurismo e GranCabrio tornano a casa

Dal quarto trimestre 2025 la produzione delle nuove GranTurismo e GranCabrio Maserati tornerà a Modena, cuore pulsante del marchio del Tridente. Una scelta strategica e simbolica

Nuova Maserati GranCabrio 490 CV

È una notizia attesa da tempo, desiderata da chi ha vissuto la storia di un marchio che ha contribuito a scrivere le pagine più emozionanti della Motor Valley italiana. Maserati torna a produrre a Modena, riportando nello storico stabilimento del Tridente le sue GranTurismo e GranCabrio, due dei modelli più iconici del brand. La produzione inizierà ufficialmente nel quarto trimestre del 2025, come confermato dalla stessa casa modenese. Una svolta industriale, certo, ma anche un gesto carico di significato simbolico, perché quel sito produttivo rappresenta da sempre l’anima più autentica della Maserati.

A dare forma a questo annuncio è stato Santo Ficili, CEO di Maserati, che ha descritto la decisione come «orgogliosa e strategica». Riportare la produzione di due modelli fondamentali come GranTurismo e GranCabrio a Modena significa riallacciare un legame mai interrotto con il territorio. Significa anche offrire una risposta concreta a quanti, tra lavoratori, tecnici e appassionati, speravano in un rilancio pieno della fabbrica modenese. Una fabbrica che, nel frattempo, non ha mai smesso di evolversi.

Modena, cuore pulsante del progetto Maserati

Nel corso degli ultimi anni, il sito di Modena si è confermato come uno degli impianti più avanzati d’Italia nel settore delle auto sportive di fascia alta. Oggi è il luogo dove nascono modelli di altissimo livello come la Maserati MC20, supercar estrema capace di toccare i 326 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. A questa si affiancano la versione cabrio MC20 Cielo e la recentissima GT2 Stradale, modello omologato per la strada ma derivato direttamente dalla GT da competizione che ha riportato Maserati a vincere nei campionati a ruote coperte.

La GT2 Stradale monta una versione potenziata del motore V6 Nettuno, portato a 640 CV, che la rende la Maserati più potente con propulsore termico guidabile su strada. Questo motore, frutto di un progetto sviluppato interamente a Modena, è l’emblema dell’innovazione tecnica del marchio. Dotato di tecnologia MTC (Maserati Twin Combustion) brevettata, il Nettuno impiega un sistema di combustione a precamera ispirato direttamente alla Formula 1. È proprio da qui, dalle palazzine rosse dello stabilimento modenese, che escono i propulsori destinati alle vetture più prestazionali del Tridente.

Non solo performance, ma anche personalizzazione. All’interno del sito modenese è stata recentemente inaugurata la nuova sede delle Officine Fuoriserie Maserati, dove il cliente può configurare la propria vettura in modo esclusivo. Verniciature su misura, dettagli unici, scelte cromatiche fuori dagli standard: tutto in uno spazio che è insieme atelier e laboratorio tecnologico, a dimostrazione della versatilità e della contemporaneità dell’impianto.

Una scelta strategica e simbolica

Riportare GranTurismo e GranCabrio a Modena significa molto più che riorganizzare la produzione. È un segnale chiaro della volontà di Maserati di investire nelle sue origini, valorizzando una tradizione industriale che ha reso celebre il marchio nel mondo. Ma è anche un’operazione strategica che punta a rafforzare l’identità del brand, dando coerenza a una narrazione che fonde passato, presente e futuro. Lo stesso Ficili lo ha sottolineato, parlando di una “visione unica di performance e piacere di guida” che affonda le radici nel DNA modenese del Tridente.

La scelta è stata resa possibile anche grazie all’esperienza accumulata nello stabilimento di Mirafiori, dove le versioni più recenti delle due vetture sono state prodotte nei primi anni del loro ciclo vita. A Torino è nata, in particolare, la GranTurismo Folgore, la prima Maserati 100% elettrica, dotata di sistema di propulsione a batteria. L’esperienza maturata a Mirafiori ha permesso di sviluppare tecnologie e processi ora pronti per essere impiegati anche a Modena, in un perfetto equilibrio tra continuità e innovazione.

GranTurismo e GranCabrio, due icone che ritornano a casa

Le nuove generazioni di GranTurismo e GranCabrio sono la più recente evoluzione di un’idea che ha segnato la storia moderna del marchio. La prima GranTurismo nacque nel 2007, presentata al Salone di Ginevra come reinterpretazione moderna della Maserati A6 1500 del 1947, con design firmato Pininfarina. Era una coupé a due porte e quattro posti, elegante e potente, che incarnava perfettamente lo spirito del granturismo all’italiana. Due anni dopo, nel 2009, fu la volta della GranCabrio, svelata al Salone di Francoforte, che portò le stesse linee e proporzioni su un modello scoperto.

Dal 2007 al 2019, GranTurismo e GranCabrio hanno conquistato il mercato globale con oltre 40.000 unità vendute, di cui 28.805 GranTurismo e 11.715 GranCabrio. L’ultimo esemplare modenese fu la GranTurismo Zeda, prodotta nel 2019 come simbolica chiusura di un ciclo e passaggio di testimone alla nuova generazione. Dopo quella data, la produzione fu trasferita a Torino, segnando un cambio di passo verso la mobilità elettrica.

Oggi, con il ritorno a Modena, il cerchio si chiude. Le nuove versioni, presentate rispettivamente nel 2022 e nel 2024, sono disponibili sia con motore termico sia in configurazione 100% elettrica, confermando la doppia anima del marchio, sempre capace di dialogare con il progresso senza dimenticare la tradizione.

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