Lewis Hamilton commenta la direttiva FIA sulle ali anteriori: la sfida della Ferrari

Lewis Hamilton analizza la nuova direttiva FIA sulle ali anteriori, evidenziando vantaggi, incognite e l’effetto sui rapporti di forza in Formula 1.

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PH: Ferrari, sito ufficiale

La Formula 1 2025 si prepara a vivere un momento di svolta con l’entrata in vigore della nuova direttiva FIA sulle ali anteriori, una regolamentazione destinata a ridefinire gli equilibri di forza tra i team in pista. Tra i protagonisti più attesi nel fine settimana di Barcellona c’è Lewis Hamilton, che con la sua esperienza e la sua sensibilità tecnica non ha mancato di esprimere la sua opinione su questo importante cambiamento. Le sue parole offrono uno spaccato interessante sulle dinamiche regolamentari che caratterizzano la massima categoria del motorsport.

Il campione britannico, oggi al volante della Ferrari SF-25, ha sottolineato come la nuova normativa rappresenti un banco di prova fondamentale per tutte le scuderie. Secondo Hamilton, la questione delle ali anteriori non è una semplice regolazione tecnica, ma una variabile che potrebbe rimescolare le carte in tavola nella lotta al titolo. Proprio per questo motivo, ha preferito mantenere un certo riserbo sugli effetti immediati sulla sua monoposto, evitando di sbilanciarsi in previsioni affrettate. “È difficile dire come le nuove regole cambieranno la nostra macchina”, ha dichiarato, lasciando intendere che l’impatto potrebbe variare a seconda delle interpretazioni progettuali adottate dai diversi team.

Hamilton e le ali flessibili: alcune scuderie hanno saputo sfruttarle

Nonostante la cautela espressa, Hamilton non ha mancato di evidenziare come in passato alcune scuderie siano state più abili di altre nel sfruttare i margini di tolleranza concessi dalla FIA sulle ali flessibili. “Al contrario, i team hanno iniziato ad utilizzare le ali flessibili e alcune scuderie hanno saputo sfruttare questo vantaggio meglio di altre”, ha ricordato. Questa osservazione offre uno spunto importante per comprendere quanto le strategie aerodinamiche abbiano inciso sulle gerarchie della prima parte di stagione e come il nuovo giro di vite regolamentare potrà cambiare la situazione.

La direttiva FIA sulle ali anteriori, destinata a entrare in vigore proprio nel fine settimana catalano, costringerà tutte le squadre ad adottare configurazioni più rigide e a rispettare parametri tecnici più stringenti. Si tratta di una misura volta a limitare la flessibilità delle ali anteriori, spesso utilizzata per generare carico aerodinamico in curva riducendo la resistenza in rettilineo. È una tecnologia che, secondo Hamilton, ha inciso profondamente sull’andamento delle prime gare del campionato. Il sette volte campione del mondo ha spiegato che sarà fondamentale capire chi avrà lavorato meglio per adattarsi a queste nuove regole, perché da questo passaggio potrebbe dipendere l’equilibrio del campionato.

Per la Ferrari una transizione più fluida

“Quello che posso dirvi – ha proseguito Hamilton – è che al simulatore non ho notato particolari differenze”, lasciando intendere che, almeno sul fronte Ferrari, la transizione potrebbe essere più fluida del previsto. Tuttavia, l’inglese ha ammesso che in pista potrebbero emergere dettagli altrimenti sfuggiti, in particolare nelle fasi più delicate della gara. È evidente che la simulazione non può replicare al cento per cento le condizioni reali, soprattutto in un contesto competitivo come la Formula 1.

Curiosa anche la reazione di Hamilton alla dichiarazione di Toto Wolff, che aveva indicato proprio nella Ferrari la squadra che potrebbe trarre maggior beneficio dalla nuova direttiva. “Spero che abbia ragione – ha replicato con un sorriso il pilota di Stevenage – anche se francamente non ho idea di perché lo pensi.” Una risposta diplomatica, ma che lascia intendere come la Rossa abbia comunque lavorato intensamente per rispettare le nuove direttive FIA e cercare di trarre il massimo da questa situazione.

Per Hamilton il GP Barcellona è importante

Hamilton ha poi posto l’accento sull’importanza del weekend di Barcellona, considerato da tutti come un tracciato significativo per misurare lo stato di forma delle monoposto. “Sarà un weekend molto interessante per capire chi avrà lavorato meglio”, ha ribadito il campione, sottolineando come la pista catalana rappresenti da sempre un indicatore attendibile delle gerarchie tra i team. Con le sue curve a medio-alta percorrenza e la mancanza dell’ultima chicane a bassa velocità, il circuito di Montmeló metterà a dura prova l’efficienza aerodinamica e il bilanciamento delle monoposto.

L’opinione di Hamilton si colloca in un contesto di forte competitività, dove Ferrari e McLaren stanno cercando di contrastare il dominio Red Bull. Se la squadra di Milton Keynes ha saputo sfruttare al meglio le ali flessibili nelle prime gare, ora sarà interessante vedere come si adatterà al nuovo scenario tecnico. Hamilton non ha nascosto la sua determinazione a rimanere concentrato sull’obiettivo più importante: vincere il Mondiale. “Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo vincere il Mondiale insieme”, ha dichiarato, allontanando ogni dubbio sul suo rapporto con Riccardo Adami, suo ingegnere di pista.

Gare ancora aperte

In questo quadro, la nuova direttiva FIA sulle ali anteriori diventa un terreno di confronto non solo tecnico, ma anche strategico. Hamilton, con la sua esperienza e il suo talento, sa bene che ogni dettaglio può fare la differenza. Se in passato alcune squadre sono riuscite a interpretare meglio di altre le pieghe del regolamento, ora tutti saranno chiamati a giocare a carte scoperte, rispettando parametri più rigidi e meno interpretabili. Per il pubblico, questo significa un campionato potenzialmente più equilibrato e incerto, con la possibilità di vedere più scuderie in grado di lottare per la vittoria.

Lewis Hamilton, dal canto suo, resta vigile e pronto ad adattarsi a qualsiasi scenario. La sua capacità di lettura delle gare e la sua sensibilità tecnica saranno armi fondamentali in questo momento di transizione. La Formula 1 si appresta a vivere un fine settimana di passaggio cruciale, in cui la lotta al vertice potrebbe assumere contorni inediti. E le parole di Hamilton lo confermano: “Sarà interessante capire chi avrà lavorato meglio”. Una dichiarazione che riassume perfettamente lo spirito competitivo e la tensione che si respira in pista.

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