Leclerc analizza il podio in Austria: la Ferrari migliora, ma la McLaren è lontana

Charles Leclerc conquista il quarto podio stagionale al GP d’Austria 2025, ma ammette che la McLaren resta inarrivabile. Il monegasco spiega gestione e prospettive future.

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PH Scuderia Ferrari X

Il Gran Premio d’Austria 2025 ha restituito a Charles Leclerc e alla Ferrari un risultato tutto sommato positivo, ma che lascia aperte più di una riflessione. Sul circuito del Red Bull Ring, il pilota monegasco ha centrato il suo quarto podio stagionale, confermandosi tra i protagonisti di un campionato in cui la Scuderia di Maranello sta provando a ritrovare continuità di rendimento.

Il terzo posto ottenuto in Austria rappresenta da un lato la fotografia di una squadra capace di reagire con concretezza alle difficoltà, dall’altro la consapevolezza di essere ancora distante da una McLaren che, con la doppietta conquistata, si conferma come riferimento assoluto della stagione. In una gara dove Max Verstappen si è fermato già al primo giro, la Ferrari ha colto un’occasione per consolidare la propria posizione di seconda forza, ma non ha mai avuto il reale potenziale per mettere in discussione il dominio dei rivali inglesi.

Le difficoltà del primo stint e la gestione estrema

Il fine settimana di Leclerc in Austria si è rivelato tutt’altro che semplice, come lo stesso pilota ha raccontato ai microfoni nel post-gara. Sin dai primi giri, infatti, la gestione del passo gara è stata complicata da una strategia di lift and coast molto spinta, utile a salvaguardare impianto frenante e temperature, ma decisamente penalizzante sul fronte della guidabilità.

Secondo Leclerc, la SF-25 ha richiesto un approccio molto conservativo per non incorrere in problemi di surriscaldamento, un aspetto che ha reso difficile mantenere un bilanciamento stabile, specie nel primo stint di gara. Il monegasco ha spiegato come fosse complesso guidare una vettura sottoposta a continue richieste di risparmio energetico e termico, a scapito della prestazione pura. Nonostante questo, il risultato finale è stato comunque positivo in un fine settimana in cui la Ferrari ha potuto contare anche sul quarto posto di Lewis Hamilton, a conferma di un livello complessivo della monoposto in crescita, ma ancora distante da quello necessario per contendere la vittoria a McLaren.

Il nuovo fondo e i passi avanti di Maranello

Un contributo determinante al podio conquistato da Leclerc è arrivato dall’introduzione del nuovo fondo, modificato nella zona del diffusore e nei volumi del canale Venturi. Questa evoluzione tecnica, come spiegato dallo staff di Maranello, è figlia della stessa filosofia vista negli sviluppi precedenti, con piccoli affinamenti mirati a incrementare il carico aerodinamico e migliorare la stabilità in ingresso curva. Proprio il lavoro svolto nelle settimane precedenti ha permesso a Leclerc di qualificarsi in prima fila il sabato, condizione che si è poi tradotta nella possibilità di gestire la gara dal gruppo di testa. Nonostante le difficoltà con la gestione dei freni, evidenziate già nelle prove libere e confermate da continui messaggi radio di lift and coast, la Ferrari ha dunque dimostrato di aver ritrovato una base più solida rispetto a inizio stagione.

Il terzo posto, pur non essendo un risultato di cui accontentarsi, rappresenta un segnale incoraggiante in vista delle prossime gare. Secondo Leclerc stesso, non si può certo parlare di un livello di competitività sufficiente per insidiare stabilmente McLaren, ma i correttivi introdotti e l’impegno della squadra nel migliorare l’efficienza complessiva della monoposto costituiscono un buon punto di partenza per il prosieguo del campionato.

La McLaren resta fuori portata

Il grande rammarico di questa domenica austriaca è però legato al confronto impietoso con la McLaren. La squadra di Woking, che ha centrato una nuova doppietta, ha dimostrato una superiorità netta sia in qualifica sia sul passo gara, confermandosi come assoluto punto di riferimento tecnico del mondiale. Leclerc non ha nascosto la frustrazione per non poter competere alla pari con le MCL39, spiegando che nemmeno una gara perfetta sarebbe bastata per impensierire Norris e Piastri sul Red Bull Ring. La gestione del ritmo gara, sacrificata dalle strategie conservative per il raffreddamento dei freni, ha accentuato il divario, facendo emergere con chiarezza quanto ancora manchi alla Ferrari per rientrare nella corsa per la vittoria.

Nonostante questo, Leclerc ha voluto sottolineare il valore del lavoro di squadra e della determinazione di Maranello nel proseguire con il programma di aggiornamenti previsto per le prossime settimane. Il monegasco ha riconosciuto che la Scuderia Ferrari non può ritenersi soddisfatta di un terzo posto, ma deve interpretarlo come stimolo per continuare a migliorare.

Obiettivi e prospettive future

Guardando alle prossime tappe del mondiale, il pilota monegasco ha dichiarato di essere fiducioso sui nuovi sviluppi che la Ferrari introdurrà nelle gare successive. Gli aggiornamenti in arrivo potranno contribuire a ridurre ulteriormente il distacco dalla McLaren, specie su piste meno esigenti per l’impianto frenante e dove la gestione termica potrà essere meno penalizzante. Il Red Bull Ring ha infatti messo a dura prova la SF-25 in termini di raffreddamento, come dimostrano le numerose comunicazioni radio indirizzate a Leclerc e Hamilton per controllare le temperature dei freni. In prospettiva, la Ferrari confida di sfruttare tracciati più favorevoli per tornare a giocarsi posizioni di vertice e magari interrompere la striscia vincente dei rivali britannici.

Il morale del team resta comunque alto, grazie a un risultato che, seppur inferiore alle aspettative iniziali di una squadra che ambisce al titolo, rappresenta un concreto passo avanti rispetto alle difficoltà vissute a inizio stagione. L’approccio di Leclerc, sempre lucido e autocritico, è quello di un pilota che non si accontenta e che spinge la squadra a non fermarsi. Una mentalità che, alla lunga, potrebbe essere la chiave per riportare la Rossa stabilmente al livello dei migliori.

Un terzo posto che vale

Il podio di Leclerc in Austria va interpretato quindi come un segnale di ripresa, frutto della solidità di un weekend nel quale la Ferrari ha reagito bene ai problemi emersi nelle prove libere. Il bilanciamento della vettura e le strategie di raffreddamento hanno imposto limiti oggettivi alla competitività della SF-25, ma non hanno impedito al monegasco di massimizzare le opportunità disponibili e conquistare punti preziosi in ottica mondiale.

L’impressione generale, osservando la gara del Red Bull Ring, è che la Ferrari stia muovendo passi concreti verso una maggiore consistenza, pur con la consapevolezza che serviranno aggiornamenti significativi per tentare di avvicinare la McLaren nel medio periodo. Anche le parole di Leclerc vanno in questa direzione, con la chiara convinzione che un terzo posto non possa bastare a soddisfare le ambizioni di Maranello. Tuttavia, resta il dato di fatto di una Ferrari seconda forza del campionato, capace di reagire con maturità e di valorizzare ogni occasione, in attesa di un potenziale guizzo che possa riaprire la lotta per la vittoria.

Se McLaren sembra avere ancora un margine di vantaggio netto, la Ferrari si propone come prima inseguitrice credibile, forte di un pilota come Charles Leclerc che, pur tra tante difficoltà, mantiene alta la pressione su tutto il team.

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