Leclerc crede nella nuova Ferrari: “Vogliamo tornare a vincere”

A Spa-Francorchamps la SF-25 si aggiorna e Leclerc rilancia l’obiettivo della stagione: tornare competitivi nelle curve lente e riaprire la corsa al successo.

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PH Scuderia Ferrari

Il weekend del Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps si apre con dichiarazioni cariche di determinazione da parte di Charles Leclerc, che non nasconde la sua fiducia nei confronti del nuovo aggiornamento tecnico introdotto dalla Ferrari. Il pilota monegasco ha infatti accolto con favore la nuova sospensione posteriore montata sulla SF-25, componente già provato nei giorni precedenti durante un filming day al Mugello. Si tratta di un intervento importante, mirato a migliorare uno dei punti deboli della monoposto 2025: la gestione delle curve lente. Leclerc lo definisce il primo sviluppo davvero pensato e progettato per questa versione della vettura, segno che la Scuderia ha deciso di concentrare gli sforzi su evoluzioni concrete a breve termine.

Nonostante la brevità del tempo disponibile per testare la novità in pista, vista la struttura del weekend con Sprint Race e qualifiche anticipate, Leclerc ha spiegato che si aspetta comunque un impatto positivo, anche se graduale. Le sue parole riflettono un realismo che evita facili entusiasmi, ma allo stesso tempo mostrano una volontà chiara di tornare competitivi, a partire da Spa e fino alla fine della stagione.

Il nuovo obiettivo della stagione: tornare a vincere

A otto mesi di distanza dall’ultima vittoria della Ferrari in Formula 1 – firmata da Carlos Sainz in Messico il 27 ottobre 2024 – Leclerc chiarisce con forza quale sia il target della Scuderia per questo 2025: “Vogliamo tornare a vincere”. Non si tratta solo di un auspicio o di una frase di circostanza, ma di una presa di posizione netta, che mette al centro della narrazione ferrarista un’esigenza concreta: riacquisire una competitività credibile nel medio periodo.

Il monegasco sa che la vetta al momento sembra lontana, soprattutto se si guarda alla costanza della McLaren, che resta il riferimento per prestazioni e solidità. Tuttavia, Leclerc non considera irrealistica una risalita nella gerarchia della griglia, e indica proprio Red Bull e Mercedes come gli avversari più immediati da contrastare. L’obiettivo dichiarato non è soltanto un ritorno alla vittoria, ma anche il consolidamento del team in quella zona nobile del campionato da cui Ferrari manca con continuità da troppo tempo.

L’importanza dell’aggiornamento aerodinamico nelle curve lente

Uno degli aspetti tecnici più rilevanti sottolineati da Leclerc riguarda la natura dell’aggiornamento introdotto a Spa-Francorchamps, che punta a risolvere una delle criticità principali della SF-25: la difficoltà a gestire i tratti più lenti dei circuiti. È proprio in questi segmenti che la Ferrari aveva accumulato svantaggi importanti, soprattutto nei confronti dei rivali diretti. Leclerc non entra nei dettagli tecnici, per ovvie ragioni di riservatezza, ma lascia intendere che si tratta di un passo in avanti concreto. L’intervento, abbinato al nuovo fondo già visto nelle scorse gare, è pensato per dare maggiore stabilità e trazione in uscita dalle curve a bassa velocità.

Per il monegasco, si tratta di una novità cruciale, perché rappresenta non solo un miglioramento tecnico, ma anche una svolta nella filosofia di sviluppo della Ferrari. A Spa sarà difficile vedere subito l’intero potenziale della modifica, a causa del poco tempo disponibile tra prove libere e qualifiche, ma il dato più significativo è che finalmente si lavora su una direzione chiara e coerente, che potrebbe avere ripercussioni anche nel lungo termine.

Un 2025 complesso ma forse ancora aperto

L’inizio del campionato 2025 non è stato semplice per Leclerc e per il Cavallino. I progressi intravisti nei test pre-stagionali si sono presto scontrati con una realtà più solida e veloce, rappresentata prima dalla Red Bull e poi dalla rinata McLaren. La Ferrari, pur dimostrando una buona affidabilità, ha spesso faticato sul piano della velocità pura e della gestione delle gomme, in particolare proprio nei tratti più lenti. Questa tendenza ha influito negativamente anche sul morale di un team che da troppo tempo rincorre i successi del passato.

Eppure, nonostante le difficoltà, Leclerc continua a rappresentare il volto combattivo e resiliente della Scuderia. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a dubbi: il 2025 non è un anno da buttare, ma una stagione ancora aperta, in cui ogni aggiornamento può cambiare gli equilibri. Per un pilota che ha fatto della costanza e della determinazione il suo marchio di fabbrica, la speranza è che l’introduzione della nuova sospensione possa davvero essere il punto di svolta.

L’approccio di Leclerc tra realismo e ambizione

Nel suo intervento, Leclerc ha saputo mantenere un equilibrio efficace tra il realismo delle aspettative e l’ambizione di chi non si arrende alla mediocrità. Non ha promesso miracoli, e anzi ha riconosciuto con chiarezza che colmare il gap con la McLaren richiederà molto più tempo e uno sviluppo costante. Tuttavia, ha anche rimarcato che non tutto è perduto, e che Red Bull e Mercedes rappresentano un obiettivo più immediato da aggredire. In questo senso, il nuovo aggiornamento tecnico non è solo uno strumento meccanico, ma anche un messaggio politico e sportivo: Ferrari vuole e può tornare a dire la sua.

Le parole del monegasco riflettono la maturità raggiunta in questi anni in Formula 1, in cui ha alternato podi a delusioni, velocità a frustrazione. Sa bene che ogni dichiarazione viene letta, analizzata e interpretata, ma sceglie comunque di esporsi, dando al pubblico e alla squadra un messaggio chiaro: ci siamo, e vogliamo tornare protagonisti.

La pressione della storia e il desiderio di riscatto

Dietro ogni dichiarazione di Charles Leclerc, c’è anche il peso della storia di una Ferrari che non vince da troppo tempo. Il fatto che l’ultimo successo risalga a ottobre 2024, con la vittoria di Carlos Sainz in Messico, è una ferita aperta per la squadra e per i tifosi. Leclerc lo sa bene, e ogni volta che si trova a dover commentare lo stato del team, lo fa con un senso di responsabilità evidente. Il suo desiderio di riscatto non è solo personale, ma collettivo. Riguarda la squadra, i tecnici, i meccanici, e un intero popolo sportivo che continua a sognare un ritorno ai fasti del passato.

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