Leclerc, primo giro con le nuove sospensioni Ferrari al Mugello

Leclerc ha provato al Mugello la nuova sospensione posteriore della Ferrari SF-25. L’obiettivo è migliorare stabilità e gestione gomme per ridurre il gap con McLaren.

Leclerc ferrari
PH: Scuderia Ferrari Account X

Nel silenzio tecnico del circuito del Mugello, Charles Leclerc ha guidato un momento cruciale per il futuro prossimo della Ferrari SF-25. La giornata di filming day, autorizzata dalla FIA con un massimo di 200 km percorribili, si è trasformata in una sessione strategica per validare una delle modifiche più attese e discusse all’interno del box rosso: la nuova sospensione posteriore. Una soluzione che potrebbe cambiare il volto della monoposto nelle prossime gare, e che rappresenta un passo deciso nel tentativo della Scuderia di colmare il divario dalle McLaren, al momento le più consistenti concorrenti dirette.

L’intera mattinata è stata dedicata a Leclerc, incaricato di completare i primi 100 km previsti con la configurazione aggiornata del retrotreno. Una scelta che non è solo tecnica, ma anche strategica: affidare al monegasco il primo feedback consente alla squadra di ottenere valutazioni coerenti con quanto visto finora in gara, rafforzando il valore dei dati raccolti. In pista, il sole del Mugello ha garantito condizioni ideali, permettendo una prova pulita e priva di interferenze meteorologiche, diversamente da quanto accaduto il giorno precedente con i collaudatori Antonio Fuoco e Guanyu Zhou, fermi per pioggia su SF-23.

L’analisi tecnica: perché Ferrari ha cambiato la sospensione posteriore

Il fulcro di questa fase di sviluppo è rappresentato dalla sospensione posteriore modificata, una soluzione introdotta con l’obiettivo di mitigare i limiti della SF-25 emersi nella prima parte della stagione. I tecnici del Cavallino hanno lavorato per mesi su un assetto che potesse ridurre la sensibilità della monoposto ai cambiamenti di altezza da terra, uno dei principali fattori che hanno limitato la competitività di Leclerc e Sainz in diverse condizioni di pista. La versione standard soffriva infatti di un comportamento instabile soprattutto al limite, ovvero quando il carico aerodinamico e il bilanciamento meccanico devono esprimere il massimo potenziale.

In questo senso, la nuova geometria del retrotreno, i cinematismi rivisti e le modifiche ai punti di attacco delle sospensioni posteriori hanno l’ambizione di restituire alla SF-25 una base più solida e prevedibile. Il risultato atteso è una finestra di utilizzo delle gomme più ampia, cioè una maggiore facilità nel portare e mantenere in temperatura gli pneumatici, soprattutto nelle fasi cruciali di qualifica e primo stint in gara. È proprio su questo aspetto che Loic Serra, nuovo direttore tecnico di Maranello, ha puntato le sue carte per restituire competitività alla monoposto e per provare a invertire la rotta in vista della seconda parte della stagione.

L’importanza dei dati raccolti: il confronto tra configurazioni

A rendere ancora più interessante il test odierno è il fatto che la giornata precedente sia stata utilizzata per raccogliere dati con la versione standard della SF-25, grazie a qualche giro esplorativo completato da Antonio Giovinazzi. Una scelta che consente un confronto diretto tra le due configurazioni, sulla stessa pista e con lo stesso tipo di gomme, a parità di condizioni atmosferiche. I tecnici hanno già iniziato a incrociare le telemetrie per misurare l’efficacia delle modifiche, in particolare sulla stabilità in inserimento curva e sul comportamento in uscita, due punti chiave per la gestione della gara.

Le impressioni iniziali, secondo quanto filtrato dal box Ferrari, sono incoraggianti. Leclerc ha parlato di un comportamento più progressivo della vettura e di una maggiore confidenza nei cambi di direzione, anche se ovviamente sarà necessario validare le sensazioni con le simulazioni e i dati reali. La nuova sospensione posteriore Ferrari sembra quindi già fornire qualche indizio positivo, ma servirà una conferma in condizioni di alta pressione, come quelle di un weekend di gara.

Lo sguardo al Belgio: Hamilton pronto al test nel pomeriggio

Nel pomeriggio, il test è proseguito con Lewis Hamilton, che ha completato i restanti 100 km previsti dal regolamento. La presenza del sette volte campione del mondo non è affatto simbolica: il suo feedback, autorevole e analitico, sarà essenziale per capire se la direzione intrapresa dalla squadra è quella giusta. Per Hamilton si è trattato anche del primo vero confronto dinamico con una SF-25 aggiornata dopo una prima parte di stagione in cui ha dovuto adattarsi a un mezzo spesso imprevedibile.

In vista del Gran Premio del Belgio, in programma a Spa-Francorchamps, l’intenzione del team è chiara: portare la nuova sospensione posteriore Ferrari in configurazione da gara. Il tracciato belga, notoriamente impegnativo per le sospensioni e per l’aerodinamica, rappresenta un banco di prova severo ma anche altamente significativo per valutare la bontà del pacchetto tecnico. Sarà lì che Leclerc e Hamilton potranno finalmente misurarsi con i rivali in condizioni ufficiali, potendo contare su una monoposto evoluta e – si spera – più stabile e performante.

La strategia Ferrari tra sviluppo tecnico e recupero in classifica

Il contesto in cui si inserisce questo aggiornamento è tutt’altro che marginale. Ferrari è chiamata a rispondere a una McLaren in netta crescita e a una Red Bull ancora consistente sul lungo periodo. Dopo un inizio di stagione altalenante, in cui sono emerse le debolezze strutturali della SF-25, il reparto corse di Maranello ha accelerato i tempi di sviluppo, inserendo nel programma aggiornamenti che inizialmente erano previsti più avanti. Il test di oggi ne è un esempio evidente.

La scelta di intervenire sulle sospensioni posteriori dimostra un cambio di approccio: non più solo sviluppo aerodinamico o affinamenti marginali, ma modifiche strutturali e ambiziose. Questo tipo di evoluzione richiede coraggio e soprattutto rapidità di adattamento da parte dei piloti, che devono modificare il loro stile di guida per estrarre il massimo dal nuovo comportamento dinamico. È un investimento che guarda alle prossime gare, ma anche alla costruzione del pacchetto tecnico in ottica 2026, con il nuovo regolamento che incombe.

Vota