Nel panorama automobilistico italiano, la situazione del parco circolante offre una fotografia dettagliata e complessa di come si sta evolvendo la mobilità nel Bel Paese. Analizzando i dati forniti dall’UNRAE, emerge un quadro che riflette non solo le scelte dei consumatori italiani ma anche le sfide che il settore automobilistico dovrà affrontare nei prossimi anni. Le auto circolanti in Italia sono, per così dire, un po’ anzianotte e non è solo una questione di reddito, ma andiamo con ordine.
Il Profilo delle Auto circolanti in Italia
Il parco auto circolante in Italia conta attualmente 40.568.000 unità, con un’età media sorprendentemente alta: 12,8 anni. Questo dato mostra un significativo invecchiamento rispetto al 2009, quando l’età media era di soli 7,9 anni. Questo incremento di quasi 5 anni pone l’Italia in una posizione di sfida quanto a efficienza energetica e impatto ambientale, poiché veicoli più vecchi tendono generalmente a essere meno efficienti e più inquinanti.
Circa il 21,8% delle auto in circolazione rientra nella categoria ante Euro 4, quindi con più di 18 anni di vita. Questi veicoli non solo contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento atmosferico ma rappresentano anche una sfida per la sicurezza stradale, data la minor presenza di sistemi di sicurezza avanzati.
Trend delle Alimentazioni e Immatricolazioni
Il panorama delle alimentazioni ha visto notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Tra le auto circolanti in Italia, le auto a benzina rappresentano il 42,0% del totale, ma questo rappresenta una diminuzione rispetto al 56,5% del 2017. Le auto a diesel costituiscono il 40,9%, anch’esse in calo rispetto al 31,9% del 2017. Questa tendenza riflette una crescente preoccupazione per l’impatto ambientale del diesel, nonostante resti una scelta popolare per chi cerca economia di consumo e autonomia di viaggio.
Le auto a GPL e metano rappresentano rispettivamente il 6,7% e il 2,2% del totale, con il GPL che mostra un leggero aumento rispetto al 2017. Le auto ibride (HEV) costituiscono il 6,8% del parco, mentre le plug-in (PHEV) e le elettriche (BEV) rappresentano ciascuna solo lo 0,7%. Nonostante il basso numero, le immatricolazioni di auto elettriche stanno crescendo, segnando un incremento rispetto agli anni precedenti, con 65.626 unità immatricolate nel 2024.
Emissioni e Confronto Internazionale
Le emissioni medie delle auto nuove vendute in Italia si attestano a 120,1 g/km, un valore superiore alla media europea di 107,8 g/km. A confronto, la Francia segna 96,8 g/km, la Germania 113 g/km e la Spagna 117,5 g/km. Questi dati evidenziano una necessità urgente per l’Italia di accelerare il passaggio a veicoli più puliti e efficienti per allinearsi agli standard europei e globali di riduzione delle emissioni.
Infrastrutture di Ricarica e Previsioni di Vendita
L’Italia conta circa 54.000 punti di ricarica, con solo il 16% di questi che offre una potenza pari o superiore a 50 kW, un dato che sottolinea la necessità di un’infrastruttura di ricarica più capillare e potente per supportare una transizione efficace verso l’elettrico. Le previsioni di vendita delle auto nuove per il 2025 indicano 1.550.000 unità, segnando un calo dello 0,6% rispetto al 2024 e del 19% rispetto al 2019.
Ostacoli alla Transizione Elettrica
Diversi fattori contribuiscono al ritardo nella corsa all’elettrificazione delle auto circolanti in Italia: incentivi inefficaci, una rete di ricarica inadeguata e incertezze normative. A questi si aggiunge una narrazione talvolta avversa che può frenare ulteriormente gli investimenti e l’adozione di tecnologie pulite.
Questi dati delineano un scenario complesso per l’Italia, che deve navigare tra la gestione di un parco auto invecchiato e la necessità di adottare politiche più aggressive e coerenti per promuovere la mobilità sostenibile. Il cammino verso un futuro più verde è irto di sfide, ma anche ricco di opportunità per rinnovare e migliorare il modo in cui ci muoviamo.