Lancia Delta S4, la leggenda del Gruppo B che ha cambiato per sempre i rally

Debuttò nel 1985 e conquistò subito i vertici del mondiale rally: la Lancia Delta S4 è ancora oggi simbolo di potenza, tecnica estrema e spirito audace del Gruppo B.

Lancia Delta S4

Nell’autunno del 1985, la Lancia Delta S4 fece il suo ingresso ufficiale nel Campionato Mondiale Rally, scegliendo il prestigioso palcoscenico del RAC Rally in Gran Bretagna. Non si trattò di una semplice comparsa, ma di un debutto trionfale che lasciò un segno indelebile nella storia del motorsport. A guidare questa nuova arma da rally erano Henri Toivonen e Neil Wilson, un equipaggio destinato a entrare nella leggenda grazie a una prestazione impeccabile che li portò direttamente alla vittoria.

Tuttavia, il vero esordio agonistico della vettura avvenne qualche mese prima, nel luglio dello stesso anno, in occasione del Rally Colline di Romagna, una competizione su sterrato valida per la Coppa Italia. In quella gara, la Delta S4 venne affidata a Markku Alen e al navigatore Ilkka Kivimaki, che la portarono al traguardo con quasi nove minuti di vantaggio sul secondo classificato, una dimostrazione di superiorità tecnica e meccanica che fece immediatamente comprendere le potenzialità del progetto.

Una macchina nata per dominare il Gruppo B

L’anima della Lancia Delta S4 affonda le radici nella categoria più estrema mai vista nei rally: il Gruppo B. Introdotto all’inizio degli anni Ottanta, questo regolamento apriva le porte a soluzioni ingegneristiche rivoluzionarie, grazie a regole tecniche estremamente permissive. Per i costruttori significava libertà assoluta nella ricerca della prestazione pura, un’occasione che Lancia colse con decisione, dando vita a una vettura destinata a spingere i limiti della tecnologia oltre ogni confine.

La sigla S4 aveva un significato preciso: la “S” indicava la sovralimentazione, mentre il numero “4” si riferiva alla trazione integrale. Si trattava infatti della prima vettura italiana con trazione 4×4 pensata esclusivamente per le competizioni. La trazione integrale permanente, unita a una raffinata architettura meccanica e aerodinamica, rese la Delta S4 una delle macchine più performanti e temute di tutta l’epoca del Gruppo B.

Soluzioni tecniche all’avanguardia

Dal punto di vista costruttivo, la Delta S4 rappresentava un concentrato di ingegneria avanzata, progettato per garantire il massimo delle prestazioni e della resistenza. Il telaio era una gabbia reticolare composta da tubi saldati in acciaio, soluzione che offriva rigidità strutturale e contenimento del peso. La carrozzeria, invece, venne realizzata utilizzando pannelli a nido d’ape in kevlar e fibre di carbonio, due materiali innovativi all’epoca, che contribuirono a contenere il peso complessivo a soli 966 kg.

Il cuore pulsante della vettura era un motore quattro cilindri bialbero da 1759 cm³, montato in posizione centrale e caratterizzato da un sistema di doppia sovralimentazione: un compressore volumetrico per i bassi regimi e un turbocompressore per quelli alti. Questa configurazione garantiva una potenza superiore ai 500 cavalli, con una coppia massima di 45 Nm a 5000 giri/minuto, permettendo alla Delta S4 di raggiungere una velocità massima di 250 km/h, numeri impressionanti per un’auto da rally dell’epoca.

Il 1986 e l’apice del successo sportivo

Il 1986 fu l’anno in cui la Lancia Delta S4 raggiunse l’apice della sua carriera sportiva. La vettura si dimostrò subito estremamente competitiva in ogni contesto e superficie, dalla neve del Monte-Carlo alla polvere delle strade italiane. In quell’anno conquistò il titolo italiano ed europeo, collezionando una serie impressionante di vittorie che la consacrarono come una delle più vincenti della stagione.

Tra le gare più significative vinte dalla Delta S4 figurano il Rally di Monte-Carlo, il Rally Costa Smeralda, il Rally Mille Miglia e la Targa Florio. In totale, furono oltre quindici i rally vinti, un risultato che testimoniava non solo le straordinarie capacità tecniche della vettura, ma anche l’efficacia del lavoro svolto da ingegneri, meccanici e piloti.

Un’eredità custodita all’Heritage Hub di Torino

Oggi, uno degli esemplari originali della Lancia Delta S4 realizzati nel 1985 per il Mondiale Rally Gruppo B è esposto all’Heritage Hub di Torino, lo spazio museale dedicato alla storia dell’automobile italiana all’interno del gruppo Stellantis. Questa vettura è collocata nell’area denominata Rally Era, dove sono conservati i modelli iconici che hanno contribuito a costruire il mito sportivo di Lancia.

La Delta S4 è parte integrante di una collezione che celebra i successi internazionali del marchio, tra cui 10 Campionati del Mondo Rally Costruttori, 3 Campionati del Mondo di Endurance Costruttori, una Mille Miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. La sua presenza all’Heritage Hub testimonia l’importanza storica e culturale di un’auto che ha ridefinito i canoni della competizione, in un’epoca irripetibile per il motorsport.

La Delta S4 Stradale e l’omologazione FIA

Parallelamente alla versione da competizione, tra la fine del 1985 e l’inizio del 1986, Lancia produsse 200 esemplari della Delta S4 Stradale, una versione omologata per la circolazione su strada, necessaria per rispettare i requisiti imposti dalla FIA per l’iscrizione nel Gruppo B. Anche questa versione mantiene molte delle caratteristiche tecniche avanzate del modello da gara, pur adattandole a un uso meno estremo. Si tratta oggi di una vera rarità collezionistica, cercata dagli appassionati di tutto il mondo e spesso protagonista nelle aste internazionali.

Il ritorno dello spirito Delta S4 con la Ypsilon Rally4 HF

A distanza di quasi quarant’anni dal suo esordio, lo spirito della Lancia Delta S4 continua a ispirare il presente del marchio torinese. Il 2025 segnerà infatti il ritorno ufficiale di Lancia nei rally, grazie al debutto della nuova Ypsilon Rally4 HF, una vettura progettata per la categoria Rally4 e destinata ai piloti privati e ai giovani talenti che vogliono affacciarsi al mondo delle competizioni.

La Ypsilon Rally4 HF è equipaggiata con un motore turbo da 212 CV, cambio sequenziale SADEV a 5 marce, sospensioni Ohlins regolabili e impianto frenante dedicato, soluzioni che dimostrano l’attenzione ingegneristica dedicata a questo nuovo modello. Sarà protagonista del Trofeo Lancia, un campionato monomarca pensato per valorizzare la nuova generazione di driver e mantenere viva la tradizione sportiva del marchio.

Accanto a questa, è stata recentemente svelata anche la Ypsilon HF Racing, una versione pensata per ampliare la partecipazione alle competizioni su strada, offrendo una soluzione accessibile e competitiva per tutti coloro che vogliono cimentarsi con il mondo dei rally. Sebbene lontane nel tempo dalla Delta S4, queste nuove vetture condividono la stessa tensione verso la sfida tecnica e sportiva, segno che l’audacia di Lancia non si è mai spenta.

Vota