Il nome Lancia Delta HF Integrale evoca ancora oggi immagini leggendarie di curve sterrate, salti spettacolari e vittorie mondiali che hanno scolpito per sempre la storia del rally. Oggi Stellantis, nuovo proprietario del marchio torinese, ha confermato di voler riportare questo simbolo su strada e nei cuori degli appassionati, programmando il suo ritorno nel 2026. La strategia è chiara: rilanciare la sigla HF, che significa High Fidelity, come distintivo ufficiale delle versioni ad alte prestazioni non solo della Delta ma anche di un altro nome storico, la Gamma. Questo progetto, di cui ha parlato Autostport, segna un passaggio fondamentale nella rinascita di Lancia, un marchio che per troppo tempo è stato lasciato in secondo piano rispetto alle altre realtà del gruppo Stellantis.
Il fascino della Delta HF Integrale non si è mai spento. Sin dal suo debutto nel 1988, la piccola hatchback a trazione integrale con motore turbo a quattro cilindri è diventata sinonimo di vittoria e di passione sportiva. Omologata per correre nel Gruppo A dei rally, la Delta Integrale dominò la scena fino al 1993, anno in cui venne prodotta la mitica Evo II, oggi oggetto di culto e di collezionismo. Lancia riparte proprio da qui, da un nome capace di trasmettere orgoglio, appartenenza e un bagaglio tecnico di altissimo livello. Non è un caso che già da un anno la sigla HF sia riapparsa su Ypsilon HF e sulla Ypsilon HF Racing, a conferma di una volontà di rinverdire la tradizione sportiva del marchio a partire dai segmenti più compatti.
La strategia di Stellantis e la piattaforma CMP
Il ritorno della Lancia Delta HF Integrale non avverrà però semplicemente riproponendo la formula del passato. Stellantis ha in mente un progetto di rinascita contemporanea, in cui la tecnologia rivesta un ruolo di primo piano. Secondo Motor1, la nuova Delta sarà infatti sviluppata sulla piattaforma CMP, la stessa utilizzata da Opel Mokka, che consente di gestire in modo modulare sia motori termici sia motorizzazioni completamente elettriche. In questo senso, la Delta HF Integrale potrebbe configurarsi come un modello elettrico ad alte prestazioni, sfruttando la spinta di un propulsore da 280 cavalli con 345 Nm di coppia, una soluzione già sperimentata su vetture sportive come la Peugeot E-208 GTI, l’Alfa Romeo Junior Veloce e la stessa Ypsilon HF.
La piattaforma CMP offre la possibilità di conciliare la tradizione meccanica della Delta HF Integrale con la visione elettrificata che Stellantis sta imponendo su tutto il suo portafoglio di brand. Resta però ancora aperto il tema di una eventuale variante a combustione interna, per soddisfare quella parte di appassionati che lega la magia del nome Integrale al sound e alle sensazioni del motore termico. Al momento Lancia non ha comunicato dettagli definitivi sulla motorizzazione della nuova Delta HF Integrale, lasciando spazio a indiscrezioni e speranze. È certo però che la trazione integrale sarà centrale nel progetto, in coerenza con l’eredità sportiva che ha reso la Delta un’icona indiscussa dei rally.
La sfida del rilancio di Lancia
Il ritorno della Delta HF Integrale avviene in un momento delicato per Lancia. Nonostante la presentazione della nuova Ypsilon, le vendite in Europa hanno subito un calo preoccupante, con una flessione del 73% nei primi sei mesi del 2025 che ha portato le immatricolazioni a quota 5.570 unità. Numeri che testimoniano quanto sia difficile rilanciare un marchio rimasto per anni senza investimenti e senza modelli competitivi. Proprio per questo Stellantis ha deciso di sostituire l’amministratore delegato Carlos Tavares, nominando Antonio Filosa come nuovo CEO, con il compito di restituire smalto a un brand che rappresenta una parte fondamentale della storia automobilistica italiana.
La Delta HF Integrale potrebbe quindi diventare un simbolo di riscatto, capace di riaccendere l’entusiasmo non solo degli appassionati più fedeli ma anche di una nuova generazione di clienti che cercano emozioni sportive, stile iconico e sostenibilità tecnologica. La volontà di puntare su un nome così forte dimostra come Stellantis voglia sfruttare l’enorme potenziale evocativo della sigla HF Integrale, in grado di raccontare la passione per la guida, la tecnologia e la ricerca delle massime prestazioni. In parallelo, anche la nuova Gamma riceverà la denominazione HF, a riprova di un piano strategico che punta a rendere la sigla High Fidelity la bandiera sportiva di tutta la gamma Lancia nei prossimi anni.
Un passato glorioso come ispirazione per il futuro
Per capire l’impatto che la nuova Lancia Delta HF Integrale potrà avere sul pubblico, basta ripensare alla sua storia sportiva. La prima generazione nacque dall’esperienza della Delta HF 4×4, evoluta in funzione delle competizioni rallystiche di Gruppo A. La potenza del motore turbo quattro cilindri, unita a una trazione integrale estremamente sofisticata per l’epoca, rese questa compatta italiana praticamente imbattibile nelle condizioni più estreme, conquistando ben sei titoli mondiali costruttori e numerose vittorie leggendarie che ne hanno alimentato la fama.
Il ritorno del nome Integrale non potrà prescindere da questa eredità. Per questo gli ingegneri Lancia dovranno mantenere ben saldo il legame tecnico con la trazione integrale e con la dinamica di guida che ha reso la Delta Integrale un riferimento assoluto. Allo stesso tempo, l’evoluzione elettrica e l’utilizzo della piattaforma CMP permetteranno di introdurre soluzioni moderne, in linea con la transizione green che Stellantis sta promuovendo. La scommessa sarà proprio quella di conciliare la leggenda di un’auto da rally con le esigenze di mobilità del XXI secolo, un equilibrio non semplice ma potenzialmente vincente per il rilancio dell’immagine di Lancia.
Gamma HF Integrale: un progetto più ampio
Il ritorno del marchio HF non riguarda soltanto la Delta, ma anche la nuova Gamma, destinata a rinascere nel prossimo futuro. La berlina di lusso, che nel passato non ebbe mai una vera declinazione sportiva, sarà gemellata con la DS N°8, condividendo soluzioni tecniche e piattaforme. Qui la sigla HF rappresenterà un debutto assoluto, con l’obiettivo di costruire un’immagine più dinamica e di alto profilo per la futura gamma Lancia. È un segnale preciso di come Stellantis intenda riscrivere la strategia del marchio, puntando su prodotti che sappiano unire prestazioni, design ricercato e tecnologia avanzata.
All’interno di questo scenario, la Lancia Delta HF Integrale rimane la portabandiera ideale, un simbolo in grado di catturare l’attenzione del pubblico globale e rilanciare l’identità italiana con un prodotto moderno ma fortemente ancorato alla tradizione. La piattaforma CMP, con la sua flessibilità, rappresenta un ponte tra passato e futuro: è lo strumento che permetterà di declinare la trazione integrale e le performance della Integrale anche in chiave elettrica, rispettando le normative e le aspettative di un mercato sempre più attento alla sostenibilità.