Nel 2026 Lancia tornerà finalmente a presidiare il segmento delle berline medie, e lo farà con un modello destinato a segnare un punto di svolta: la nuova Lancia Gamma. Dopo anni trascorsi con un solo modello a listino, la Ypsilon, il marchio italiano guidato da Luca Napolitano si prepara a rilanciarsi sul mercato con un prodotto dal forte valore simbolico e tecnologico. Il nome Gamma non è nuovo nella storia del brand, ma questa volta la Casa lo carica di significati ancora più profondi: è il simbolo di un ritorno alle origini, in termini di identità stilistica, di produzione nazionale e di ambizione industriale.
La decisione di produrre la nuova Gamma nello stabilimento Stellantis di Melfi è più di una semplice scelta logistica: rappresenta un segnale chiaro del rinnovato legame tra Lancia e l’Italia, dopo un lungo periodo in cui la produzione del marchio era stata esternalizzata. L’ultimo modello Lancia costruito in patria è stata la prima generazione della Ypsilon, uscita di scena nel 2011. Da allora, il marchio ha vissuto un lungo letargo, interrotto solo recentemente dal lancio della nuova Ypsilon e ora dalla progettazione di un’ammiraglia che ambisce a giocare un ruolo da protagonista nel rinnovamento del marchio.
Nuova Lancia Gamma: un’ammiraglia made in Italy
Lo ha sottolineato con orgoglio lo stesso CEO Luca Napolitano, durante un incontro con fornitori e dipendenti: “La nuova Lancia Gamma rappresenta un ritorno in patria, un modello progettato a Torino e costruito a Melfi, in compagnia di altri modelli strategici del gruppo Stellantis come le nuove DS N°7, DS N°8 e la Jeep Compass”. In questa dichiarazione si condensa il senso del progetto Gamma: riportare italianità, eleganza e tecnica Lancia al centro della scena.
Non si tratta soltanto di un’operazione nostalgia. La nuova Gamma nasce come berlina fastback, ispirata nel design alle linee della DS N°8, ma con una personalità fortemente autonoma, capace di richiamare lo stile inconfondibile della concept Lancia Pu+Ra HPE, da cui riprende diversi elementi, tra cui i gruppi ottici posteriori e l’impostazione del profilo posteriore. Il modello è stato anticipato da due foto teaser diffuse nei mesi scorsi: la prima mostra il posteriore dell’auto, mettendo in evidenza i gruppi ottici dalla firma luminosa elegante e tecnologica; la seconda ritrae la vettura coperta da un telo blu – colore simbolo della casa – lasciando intravedere l’andamento del tetto, che conferma l’impronta coupé cinque porte e la vocazione dinamica.
Il design come dichiarazione d’identità
Sebbene i dettagli estetici completi non siano ancora stati resi noti, tutto lascia presagire un approccio coerente con la nuova filosofia stilistica inaugurata dalla Pu+Ra. L’obiettivo è chiaro: costruire una Lancia moderna, ma saldamente ancorata ai valori storici di eleganza, sobrietà e innovazione. In un mercato in cui il design rischia spesso di essere sacrificato in nome della standardizzazione, Lancia punta a distinguersi con un linguaggio visivo forte, riconoscibile, evocativo. E lo fa scegliendo la via più complessa ma anche più affascinante: tornare a progettare a Torino e a produrre nel cuore dell’Italia, con la cura artigianale e industriale che ha sempre fatto grande il marchio.
La scelta della carrozzeria fastback, a metà tra berlina e coupé, testimonia l’intenzione di parlare a un pubblico trasversale, fatto di automobilisti che cercano prestigio, dinamismo e funzionalità in un solo modello. Un ritorno al concetto di granturismo all’italiana, reinterpretato in chiave contemporanea, senza perdere di vista le esigenze reali della mobilità quotidiana.
Motorizzazioni elettrificate e piattaforma condivisa
Dal punto di vista tecnico, la nuova Lancia Gamma sarà costruita sulla piattaforma STLA Medium, la stessa condivisa con i modelli di nuova generazione come Peugeot 3008, Peugeot 5008 e Jeep Compass. Questo garantisce non solo un livello tecnologico elevato e aggiornato, ma anche una versatilità che le permetterà di offrire un’ampia gamma di motorizzazioni elettrificate. A differenza della cugina francese DS N°8, che sarà proposta esclusivamente in versione elettrica, la Gamma – secondo l’autorevole rivista di settore Motor1 – offrirà una doppia anima: da un lato versioni full electric, dall’altro motorizzazioni ibrido plug-in e mild hybrid, per soddisfare una clientela più ampia e per agevolare la transizione verso l’elettrificazione.
Secondo le indiscrezioni, il listino della Gamma dovrebbe includere:
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Un propulsore 1.2 mild hybrid da 145 cavalli, pensato per chi cerca efficienza e accessibilità;
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Un sistema plug-in hybrid da 195 cavalli, più prestazionale, ideale per chi percorre distanze maggiori e desidera una guida dinamica, con possibilità di viaggiare in elettrico nei centri urbani.
La presenza di una gamma motori articolata e basata su una piattaforma flessibile è fondamentale per permettere al modello di competere sia sul mercato nazionale che su quello europeo, dove le normative sulle emissioni e le preferenze degli automobilisti variano ancora notevolmente da paese a paese.
Una strategia di rilancio più ampia
La nuova Gamma non è un’operazione isolata, ma si inserisce in una strategia di rilancio più ampia che Lancia ha messo in campo negli ultimi due anni. Dopo il debutto della nuova Ypsilon, primo modello della nuova era e già disponibile in versione elettrica, la Gamma rappresenta il secondo tassello del piano industriale che prevede l’arrivo di tre nuovi modelli entro il 2028.
L’obiettivo dichiarato è rilanciare il marchio a livello europeo, riportandolo nel medio periodo a competere con i nomi più prestigiosi nel segmento premium compatto. Una sfida tutt’altro che semplice, ma che sembra fondarsi su basi solide: una rete di produzione italiana, un’identità di marca chiara, una coerenza stilistica e una proposta tecnologica competitiva.