Il piano di Kia per il 2045

Il piano di Kia per il 2045

Il piano di Kia per il 2045 è quello di ridurre l’impatto delle emissioni di carbonio non solo nella costruzione delle auto, ma anche all’interno delle stesse fabbriche.
La casa di produzione automobilistica vuole anche elettrificare al 100% la sua gamma entro il 2035.
Ma scopriamo di più!

Il piano di Kia per il 2045: free carbon

In tante casa automobilistiche si stanno muovendo nella direzione del carbon free, per cui il piano di Kia non è una grande novità. Molte nazioni stesse hanno preso la decisione di raggiungere la neutralità carbonica non solo nel settore auto, ma anche in altri contesti.

Nel presentare il prototipo della EV9 elettrica, Kia ha anche esposto il suo piano per l’azienda e si è data anche una scadenza, il 2045.
la casa di produzione ha intenzione di diventare la fornitrice di servizi inerenti alla mobilità eco-sostenibile.

Vuol cioè sfruttare l’energia rinnovabile e ridurre le emissioni di carbonio nei vari aspetti operativi: fornitura, produzione, utilizzo dei veicoli e smaltimento degli scarti.

Per il 2045, in pratica, le emissioni di carbonio dovranno essere ridotte del 97% rispetto il 2019.

Cosa si intende per neutralità del carbonio? Si tratta dell’equilibrio tra anidride carbonica presente nell’atmosfera e quella assorbita e smaltita dall’atmosfera stessa. Per Kia, si può raggiungere una situazione del genere attraverso mobilità, energia e pianete sostenibili. La grossa fetta delle emissioni di carbonio derivano dai prodotti dell’industria dell’automotive: i veicoli che quotidianamente circolano per strada.

Ecco che il primo passo per Kia è la creazione di modelli che siano elettrici al 100% o che siano fatti con celle a combustibile. Il primo modello arriverà nel 2028. in Europa dovrebbe arrivare per il 2035.

Il piano di Kia per il 2045 free carbon

L’industria siderurgica e “l’acciaio verde”

Ciò che crea inquinamento è anche l’industria siderurgica. Per questo Kia vuol creare un sistema di monitoraggio di tutte le emissioni della sua azionda entro il 2022. Così, si potranno attuare delle situazioni mirate, a seconda di quelli che saranno i dati riportati. Così, la casa di produzione coreana parla dell’utilizzo di quello che viene chiamato “acciaio verde”.

L’acciaio è un elemento ferroso e riciclabile al 100%. Così non produce o comunque riduce al massimo i rifiuti. Quello che è un problema per l’acciaio è il processo di produzione, non sempre sostenibile a livello di emissioni.

Quando si parla di acciaio verde, quindi, si parla sempre dello stesso materiale, uguale dal punto di vista molecolare, di caratteristiche fisiche e possibilità di venir riciclato. Viene però prodotto grazie un processo che sia eco-sostenibile dove i combustibili fossili vengono utilizzati al minimo.

In natura è presente un materiale che proviene direttamente dall’eco-sistema marino, ovvero il carbonio blu. È quello che si trova immagazzinato all’interno delle alghe e nelle distese fangose che fanno parte dell’ecosistema marino. Questo è in grado di ridurre sensibilmente la CO2 presente nell’aria.

 

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