Lewis Hamilton non intende lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà incontrate nel primo scorcio della stagione 2025 al volante della Ferrari. Il sette volte campione del mondo, approdato a Maranello con la fama e l’esperienza di chi ha scritto la storia della Formula 1, ha voluto mandare un messaggio forte alla vigilia del Gran Premio d’Austria. Le parole di Hamilton hanno il sapore di una presa di coscienza lucida, ma anche di un incoraggiamento verso la squadra che sta cercando di uscire da una fase di risultati deludenti. Nelle sue dichiarazioni non mancano passaggi diretti che aprono squarci interessanti sulla gestione interna del Cavallino Rampante, dove il lavoro tecnico e organizzativo si intreccia con la ricerca di una vettura più competitiva per il futuro.
Il messaggio sibillino di Lewis Hamilton alla vigilia del GP d’Austria
Il campione britannico ha voluto sottolineare come ci siano ragioni profonde dietro le difficoltà della Ferrari, spiegando che forse un giorno emergeranno dettagli oggi ignoti su ciò che ha ostacolato la crescita del progetto. Ha parlato di potenziali errori di squadra, di problemi tecnici alla monoposto e perfino di errori commessi dai piloti stessi, senza fare sconti a nessuno. Un modo per ribadire che la stagione 2025 non è andata come sperato e che non si tratta soltanto di episodi sfortunati. Lewis Hamilton, però, ha precisato che proprio la consapevolezza di queste difficoltà può trasformarsi in un valore se gestita correttamente. La determinazione a non ripetere gli stessi errori è infatti al centro del lavoro che lui stesso sta portando avanti insieme al team principal Frederic Vasseur e al responsabile tecnico Loic Serra, in una prospettiva che guarda già al progetto 2026.
Gli aggiornamenti Ferrari in Austria e le prospettive a breve termine
Il Gran Premio d’Austria rappresenta comunque un passaggio significativo per la stagione in corso. Hamilton ha espresso soddisfazione per l’introduzione di un nuovo fondo sulla Ferrari SF-25, un aggiornamento che segue le modifiche viste a inizio anno e che dovrebbe migliorare la gestione aerodinamica della vettura. Pur senza alimentare illusioni, il pilota inglese ha dichiarato di essere contento di avere a disposizione novità che potrebbero restituire qualche segnale positivo già in pista. Non si aspetta miracoli, ma resta aperto alla possibilità che l’impatto del nuovo fondo possa sorprendere in positivo, soprattutto su un tracciato come quello di Spielberg, che storicamente offre margini di recupero grazie alle sue caratteristiche tecniche.
Hamilton e la sfida tecnica sulle sospensioni
Tra i temi affrontati dal sette volte iridato spicca anche l’impegno sulle sospensioni della monoposto del futuro. Hamilton ha voluto sottolineare come la Ferrari stia concentrando parte dei suoi sforzi sulla vettura 2026, e in particolare sulla messa a punto di un sistema sospensivo che elimini il sottosterzo, problema che ha penalizzato le prestazioni quest’anno. In questo senso, il britannico ha ribadito la volontà di fare tesoro delle conoscenze maturate in questa stagione per tradurle in soluzioni concrete già al debutto della nuova generazione di vetture. L’obiettivo condiviso con Vasseur e Loic Serra è quello di non farsi cogliere impreparati e di non ripetere le esitazioni che hanno rallentato la Ferrari nel 2025. Il progetto 2026 rappresenta dunque un crocevia fondamentale per il rilancio delle ambizioni di Maranello, e Hamilton intende giocare un ruolo attivo in questa fase di transizione.
Progressi dietro le quinte e lavoro di squadra
Hamilton ha raccontato di come il lavoro dietro le quinte proceda con intensità, anche se agli occhi del pubblico e degli appassionati i progressi potrebbero apparire meno evidenti. Dal punto di vista del pilota, è però proprio l’insieme delle piccole correzioni, degli aggiornamenti tecnici e delle verifiche continue a fare la differenza sul medio periodo. Ecco perché il nuovo fondo portato in Austria assume un significato particolare: si inserisce in un percorso di sviluppo che non è ancora completo ma che punta a restituire competitività alla Ferrari nel più breve tempo possibile. Hamilton, d’altra parte, ha dimostrato di voler essere parte attiva in questo processo di rinnovamento, anche stimolando il team ad alzare costantemente l’asticella.
Le regole FIA e il punto di vista di Hamilton
Tra le varie riflessioni, il campione inglese ha commentato anche la situazione normativa in Formula 1, riferendosi alle regole sui comportamenti di guida e sulle penalità. Hamilton ha dichiarato di non lasciarsi condizionare dalle norme imposte, precisando che preferisce guidare secondo istinto. Ha comunque riconosciuto l’utilità di fissare dei paletti regolamentari per garantire coerenza nelle decisioni dei commissari, anche se ogni manovra in gara rimane un episodio a sé. Il britannico ha rimarcato di non aver avuto problemi con le sanzioni disciplinari finora e ha osservato come, ogni anno, l’arrivo di nuove figure nei ruoli decisionali porti con sé regolamenti più o meno validi. Un punto di vista pragmatico che riflette il carattere competitivo e diretto di Hamilton, sempre pronto a difendere la propria libertà di guida ma al tempo stesso consapevole delle responsabilità che derivano da una carriera lunga e ricca di successi.
La Ferrari 2026 secondo Hamilton e Leclerc
Non è mancato un commento sulle prospettive per la Ferrari del 2026. Charles Leclerc, compagno di squadra del britannico, ha recentemente definito la futura monoposto “non molto divertente” da guidare, lasciando intendere qualche dubbio sul primo sviluppo al simulatore. Hamilton, invece, ha spiegato di non aver ancora provato la SF-26 al simulatore, dato che il modello virtuale non è ancora terminato, ma si è mostrato interessato alle prime sensazioni riportate dal compagno di box. Nonostante l’incertezza, Hamilton ha lasciato intendere che nei prossimi mesi parteciperà attivamente ai collaudi virtuali per fornire il proprio contributo. Anche questo dimostra quanto la strategia del pilota britannico punti a costruire una Ferrari più competitiva sul lungo periodo, attraverso un coinvolgimento diretto già nella fase di progettazione.
Il ruolo di leadership e l’impatto di Hamilton a Maranello
Le parole di Hamilton certificano un ruolo da vero leader in seno al team di Maranello. Non si tratta soltanto di pilotare la monoposto la domenica, ma di trasmettere una visione, condividere esperienze e sostenere un progetto tecnico ambizioso. La collaborazione con figure chiave come Frederic Vasseur e Loic Serra è una componente determinante per garantire continuità e stabilità. Dopo anni difficili, la Ferrari ha bisogno di un faro, di un riferimento che sappia orientare lo sviluppo e motivare la squadra. Hamilton sembra incarnare perfettamente questa figura, capace di parlare con franchezza quando serve e di ispirare fiducia con la propria storia sportiva.