Gigafactory il nuovo futuro elettrico

Gigafactory: il nuovo futuro elettrico tutto europeo.

gigafactory ev

In questo articolo si parla delle gigafactory: vediamo insieme cosa si intende con questo nome. Inoltre, analizziamo come sta andando ad oggi il mercato delle automobili e come si stia spostando in direzione dell’elettrico. L’avanzata delle EV all’interno dell’industria europea si fa sempre più consistente, così si trovano nuove soluzioni e nuovi luoghi di produzione per fare spazio al nuovo futuro del settore automobilistico.
Vediamo insieme a che punto si è arrivati su questo fronte e quali sono gli obiettivi futuri.

Le gigafactory: cosa sono

Quando si parla di gigafactory, si intendono tutte quelle fabbriche di recentissima nascita che si dedicano esclusivamente alla creazione di batterie per le auto elettriche. L’eliminazione dei motori endotermici sul mercato automobilistico è infatti lento, ma inesorabile. Prosegue quindi senza sosta e si possono notare i cambiamenti dalle diverse normative che sono diventate sempre più restrittive verso tutti quei mezzi di circolazione che mettono a rischio la salute dell’ambiente. I motori endotermici non possono assolutamente prescindere dai carburanti come il diesel e la benzina. Entrambi però sono risultati altamente inquinanti e responsabili dell’aumento di polveri sottili nell’aria.

Alimentazione elettrica e gigafactory

Le automobili elettriche, invece, sono apparentemente meno inquinanti. Queste possono circolare solamente con una batteria: ad oggi, la loro produzione si sta rivelando nel tempo una grande miniera d’oro. Chi le produce infatti sta anticipando i tempi di un’epoca che è alle porte.
Secondo quanto riportato dalla Transport & Environment, ad oggi, solo in Europa, sono stati investiti circa 40 miliardi di euro per poter costruire 38 impianti adibiti alla realizzazione di batterie elettriche. Una cifra importante che ricorda come il futuro non sia poi così lontano, in fondo.

gigafactory

Una nuova occasione di lavoro

Queste fabbriche di realizzazione delle BEV si riveleranno inoltre un’ottima occasione per nuovi posti di lavoro. Secondo le stime, ammontano a circa 44 mila i posti di impiego nelle nuove fabbriche. In un periodo particolare influenzato da una pandemia mondiale, diventa una grande opportunità per tutti coloro che hanno perso il lavoro. Ecco come diventi molto semplice arrivare a intuire il potenziale di questa nuova operazione. Un altro punto a favore di queste nuove industrie è che, essendo situate proprio in Europa, non costringono i produttori a importare i prodotti da Cina e Corea.

Fondi pubblici a sostegno

Se in Europa è possibile pensare di creare questo tipo di fabbriche, lo si deve anche ai fondi pubblici che hanno deciso di finanziare le scelte in direzione green. Un altro motivo è la volontà di rendere la Comunità Europea il meno dipendente possibile da altre Nazioni, soprattutto le orientali. Se veramente si riescono a realizzare questo tipo di industrie e si ci attiene ai piani, allora l’Europa potrà vedere aumentare, nell’arco di dieci anni, la sua produzione di batterie dal 7 al 30 per cento.

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