Giamaro Katla: la nuova hypercar italiana che sfida ogni limite

La Giamaro Katla è la prima hypercar di un nuovo marchio modenese: design scolpito, interni da jet, un V12 quadriturbo da 2.157 CV. Una sfida diretta all’élite della Motor Valley.

Giamaro Katla

Nel cuore pulsante della Motor Valley emiliana, culla di eccellenza e leggende automobilistiche, nasce un nuovo attore pronto a scuotere gli equilibri delle hypercar. Si chiama Giamaro Automobili, e il suo primo modello, la Katla, è tutto fuorché timido: una belva da oltre 2.100 CV, costruita attorno a un motore V12 quadriturbo sviluppato internamente, e concepita per esprimere un’idea personale e radicale di alte prestazioni. Non è solo un’auto estrema: è una dichiarazione d’intenti, una sfida diretta lanciata al gotha mondiale delle super sportive.

Un design scolpito intorno alla meccanica

Il nome Katla richiama quello di un vulcano islandese, e il suo design sembra evocare l’energia esplosiva della natura. L’intera carrozzeria è stata plasmata attorno al motore, il vero protagonista tecnico ed estetico. L’approccio è ingegneristico prima ancora che stilistico, e le proporzioni dell’auto ne sono diretta conseguenza: una coda slanciata e muscolosa, una zona centrale compatta, un frontale aggressivo e aerodinamico.

L’efficienza aerodinamica non è solo promessa ma sostanza, con un Cx di 0,33, un valore di riferimento per una vettura dalle prestazioni così elevate. Il sistema aerodinamico attivo include un’ala posteriore mobile che si regola in tempo reale in base a velocità, traiettoria e carichi laterali. In frenata, si trasforma in air brake, garantendo maggiore stabilità e sicurezza.

Le prese d’aria anteriori, scolpite come postbruciatori aeronautici, non sono solo elementi scenografici: sono studiate per convogliare i flussi d’aria e raffreddare un propulsore dalle esigenze termiche eccezionali. Ogni linea della carrozzeria racconta una funzione, ogni superficie è tensione, ogni curva è compressione.

Abitacolo tecnico, ispirato al volo supersonico

All’interno, la Giamaro Katla continua a sorprendere. La cabina è progettata come un abitacolo da jet, con una posizione di guida bassissima, arretrata e incassata in una monoscocca in fibra di carbonio. I sedili, costruiti su misura per il pilota, sono integrati nella scocca e regolabili meccanicamente. Il volante, privo di comandi superflui, richiama la purezza del controllo diretto e immediato.

I materiali esprimono rigore e artigianalità: fibra di carbonio, alluminio spazzolato, pelle naturale e tessuti tecnici si combinano in un ambiente spartano e lussuoso allo stesso tempo. La strumentazione è digitale, ma l’interfaccia è volutamente analogica, pensata per ridurre le distrazioni durante la guida ad alta velocità.

Al centro, una console alta e simmetrica ospita tutti i comandi essenziali. Nulla è superfluo. Tutto è pensato per la performance, ma con una qualità percepita che eleva l’esperienza ben oltre il semplice dato tecnico.

Il V12 quadriturbo che riscrive le regole

Il cuore della Katla è un’unità meccanica che non teme confronti. Il nuovo motore V12 quadriturbo da 6.988 cc, progettato interamente da Giamaro, utilizza un’architettura a 120° “hot V”, scelta per abbassare il centro di gravità e migliorare la distribuzione dei pesi. In configurazione standard, il propulsore eroga 1.670 CV e 1.556 Nm di coppia. Ma è con la modalità più estrema, attivabile tramite una speciale “chiave rossa”, che si raggiunge la cifra monstre di 2.157 CV e 2.008 Nm a 9.000 giri.

Numeri che la pongono nella ristrettissima élite delle hypercar più potenti mai costruite. Ma non è solo questione di potenza pura: il motore è stato progettato per una curva di erogazione progressiva, piena agli alti ma dotata anche di grande coppia ai bassi, per garantire trazione, controllo e prontezza in ogni condizione.

Il cambio elettro-meccanico a 7 rapporti con schema transaxle e differenziale meccanico autobloccante assicura la massima motricità, mentre le sospensioni attive regolabili in altezza dialogano in tempo reale con le modalità di guida, adattando assetto e risposta dinamica.

Freni, assetto e controllo: tutto al massimo livello

Per domare una simile potenza, l’impianto frenante della Katla impiega dischi carboceramici da 420 mm all’anteriore con pinze a 10 pistoni, e da 410 mm al posteriore con pinze a 4 pistoni. Una dotazione da competizione pensata per resistere alle sollecitazioni estreme di pista e strada.

L’assetto, grazie al baricentro basso e alla rigidità strutturale della scocca in carbonio, si preannuncia preciso e comunicativo. Ogni componente è stato studiato per garantire un controllo assoluto, mantenendo però una parte analogica che rende la guida coinvolgente e diretta. La Katla non è un’auto da pilota automatico: è pensata per chi ama guidare davvero.

Giamaro Automobili: una nuova stella sulla Via Emilia

Dietro a un progetto così ambizioso non può che esserci una visione forte. Giamaro Automobili nasce da un’idea di Giacomo e Pierfrancesco Commendatore, due fratelli che hanno respirato sin da piccoli l’atmosfera della Motor Valley modenese. L’obiettivo è chiaro: creare una hypercar italiana indipendente, artigianale ma tecnologicamente d’avanguardia, capace di parlare agli appassionati con linguaggio proprio.

Il centro di ricerca e sviluppo ha sede a Cavezzo, mentre la produzione è localizzata a Castelfranco Emilia, lungo la storica Via Emilia, simbolo della tradizione meccanica emiliana. A completare l’universo Giamaro, il marchio ha annunciato anche il recupero e la trasformazione di Villa Pietramellara, un edificio del XVIII secolo destinato a diventare showroom, centro esperienziale e luogo d’incontro per clienti e appassionati.

La Katla è solo il primo tassello. Il secondo è già in cantiere e si chiama Albor, nome preso da un vulcano marziano. Se la Katla sfida l’asfalto, la Albor sfida ogni tipo di terreno: si tratta di una hypercar rialzata, ispirata a progetti come la Porsche 911 Dakar e la Lamborghini Huracán Sterrato, ma portata all’estremo. Condivide con la sorella la monoscocca in carbonio e il V12 quadriturbo, ma punta a coniugare potenza e spirito esplorativo, con una visione da pionieri.

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