Ferrari, la SF-25 si rinnova in Austria con un nuovo fondo: tutte le sfide

La Ferrari aggiorna la SF-25 al Gran Premio d’Austria 2025 con un nuovo fondo aerodinamico, mentre il team prepara le prossime evoluzioni tecniche per affrontare la seconda parte della stagione.

ferrari sf-25

Il ritorno in pista della Ferrari SF-25 con il nuovo fondo aerodinamico segna un momento delicato per il Cavallino Rampante. Dopo settimane di riflessioni e analisi, il team di Maranello ha scelto di introdurre questo aggiornamento in occasione del Gran Premio d’Austria, provando a raddrizzare una stagione sin qui al di sotto delle aspettative. A oltre due mesi dall’ultima evoluzione portata in Bahrain, la scuderia guidata da Frederic Vasseur tenta di trovare la direzione giusta con soluzioni che, almeno sulla carta, possono offrire miglioramenti nella gestione del carico aerodinamico, area in cui la vettura 2025 ha mostrato criticità evidenti.

La SF-25 è stata infatti penalizzata dalla necessità di girare con altezze da terra più elevate, scelta resa obbligata da un consumo eccessivo della tavola che ha ridotto l’efficienza globale della monoposto. Proprio per questo motivo, l’arrivo di un fondo rivisto rappresenta un passaggio chiave verso una Ferrari più competitiva, pur in una fase dove gran parte delle risorse del team stanno già migrando verso il progetto 2026.

Un fondo evoluto per la Ferrari SF-25

Il nuovo fondo, apparso in pit lane già durante le prove di pit stop al Red Bull Ring, evidenzia come a Maranello si continui a sviluppare la SF-25 nonostante l’orizzonte del nuovo regolamento tecnico si avvicini. Osservandolo nei dettagli si notano piccole modifiche, come la diversa geometria del generatore di vortice situato dietro al deviatore di flusso più esterno, ora privo dell’intaglio che caratterizzava la versione precedente. Il bordo esterno del fondo mantiene invece la configurazione introdotta in Bahrain, con i tre generatori di vortici sotto il rialzo centrale, a conferma di un impianto progettuale che Ferrari continua a rifinire passo dopo passo.

Anche se in superficie le modifiche possono apparire minime, la filosofia delle moderne Formula 1 a effetto suolo insegna che i cambiamenti più incisivi si nascondono nei volumi inferiori, nelle curvature dei convogliatori di flusso, nei canali Venturi e nella rampa del diffusore, aree dove Ferrari potrebbe aver affinato la gestione dei flussi per recuperare carico aerodinamico e stabilità. Questo aspetto rimane cruciale perché la SF-25 ha mostrato spesso difficoltà nell’estrarre il massimo potenziale proprio nei circuiti più esigenti in termini di deportanza, costringendo i tecnici a rivedere costantemente altezze da terra e assetti.

Il bilancio della stagione Ferrari fino al GP d’Austria

Analizzando il percorso della Ferrari nella stagione 2025 emerge una progressione altalenante. Dopo il debutto con la versione di lancio, la SF-25 aveva beneficiato di un primo pacchetto di aggiornamenti in Bahrain, soprattutto in termini di fondo e appendici aerodinamiche. Successivamente, tra Imola e Barcellona, sono arrivati interventi minori come i nuovi cestelli di raffreddamento dei freni e una rivisitazione dell’ala anteriore, ma nel complesso la monoposto non è riuscita a colmare il divario con i rivali diretti.

La causa principale è stata individuata nella cronica carenza di carico aerodinamico, accompagnata da un consumo eccessivo della tavola che ha costretto a compromessi sugli assetti. La SF-25 ha quindi pagato una scarsa efficienza, risultando vulnerabile sia in qualifica sia sul passo gara. Ecco perché la Ferrari ha pianificato una strategia di aggiornamenti mirati, con l’obiettivo di migliorare stabilità e prestazioni proprio a partire dall’appuntamento del Red Bull Ring, per poi proseguire con ulteriori evoluzioni già annunciate prima di Silverstone.

Il ruolo di Vasseur nella gestione della SF-25

Frederic Vasseur si trova in una posizione complessa, perché deve gestire un progetto che mostra limiti evidenti senza disperdere energie preziose necessarie per il 2026. Il team principal francese ha scelto di mantenere un basso profilo alla vigilia del Gran Premio d’Austria, evitando proclami e ribadendo che servirà mettere insieme tutti gli elementi per ottenere un risultato all’altezza. Il tracciato del Red Bull Ring, con i suoi appena dieci curvoni e un tempo sul giro che si completa in poco più di un minuto, può amplificare ogni piccolo difetto o punto di forza.

Per questo motivo, la Ferrari sa bene che un errore di assetto o di interpretazione delle gomme può pesare in modo determinante. Il circuito austriaco è noto per avere distacchi ridotti, con qualifiche spesso decise al millesimo di secondo, e rappresenta quindi una cartina di tornasole fondamentale per valutare se il nuovo fondo della SF-25 potrà dare il contributo sperato.

Il progetto Ferrari 2026 già in cantiere

Pur continuando a sviluppare la SF-25, la mente degli ingegneri Ferrari è già proiettata verso il futuro. Il 2026 porterà la nuova generazione di monoposto con regolamenti radicalmente diversi, che abbandoneranno molte soluzioni attuali a effetto suolo. In quest’ottica, ogni ora di sviluppo investita oggi sulla prossima vettura vale dieci volte le risorse spese per affinare la SF-25, come ha ammesso lo stesso Vasseur in una recente intervista. Ecco perché Maranello sta operando un delicato equilibrio: garantire aggiornamenti credibili per non vanificare la stagione 2025, ma allo stesso tempo concentrare energie e ore di galleria del vento su un progetto più futuribile, con cui tentare il vero riscatto. Nel frattempo, la scelta di portare a Spielberg un fondo aggiornato conferma comunque la volontà di onorare ogni gara del mondiale, cercando di ridurre le distanze dal vertice anche nell’immediato.

La Ferrari guarda avanti

In questo scenario complesso la Ferrari SF-25 resta un banco di prova importante, non solo per valutare le proprie soluzioni tecniche ma anche per testare la capacità del team di reagire in tempi rapidi alle difficoltà. I tifosi continuano a chiedere segnali di ripresa, mentre gli uomini di Maranello sono chiamati a gestire la pressione mediatica e le aspettative di una stagione nata con la voglia di lottare per i titoli e invece rivelatasi fin qui piena di ostacoli.

L’introduzione del nuovo fondo al GP d’Austria è dunque un segnale di continuità, sebbene sia chiaro che la vera sfida della Ferrari passerà nei prossimi mesi dall’avvio del programma 2026. La SF-25, con le sue soluzioni evolute ma ancora imperfette, rappresenta la sintesi di una filosofia progettuale che cerca un compromesso tra la stabilità aerodinamica e la necessità di non sacrificare la gestione degli pneumatici, soprattutto in piste tecniche come quella del Red Bull Ring.

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