Euro 7: i ripensamenti potrebbero salvare le city car?

City car salve con i ripensamenti sull'euro 7, o forse no?

Sulla nuova normativa Euro 7, che stabilisce i limite di inquinamento che le auto devono rispettare, si sta ancora trattando in sede europea. C’è un aspetto interessante che bisogna analizzare: la questione city car. Con le normative più stringenti, le auto più piccole attualmente in commercio potrebbero letteralmente scomparire, al contrario con dei limiti un po’ più morbidi potrebbero rimanere ancora sul mercato. Potrebbero, perché in realtà dipende tutto da chi le costruisce.

Euro 7: un cambio di rotta?

Sembrava che le citycar di segmento A e B sarebbero scomparse dal mercato europeo a causa delle rigorose norme Euro 7. Ogni costruttore e associazione del settore aveva sollevato preoccupazioni sulla fattibilità di queste normative, sia dal punto di vista tecnico che commerciale. Secondo l’Acea, l’associazione dei costruttori auto europei, rispettare le nuove norme avrebbe comportato un aumento di circa 1.000 euro per ogni modello, con il doppio dei costi per i consumatori finali.

Questa prospettiva avrebbe reso modelli popolari come la Fiat Panda, la Volkswagen Polo e la Skoda Fabia notevolmente più costosi e meno convenienti per i consumatori. Inoltre, si prevedeva che ci sarebbe stato un drastico ridimensionamento della gamma di citycar, con un calo stimato tra il 7% e il 10% delle immatricolazioni europee, secondo Luca De Meo, presidente dell’Acea.

Al momento si tratta su limiti meno stringenti. Secondo un membro dell’Acea intervistato da Automotive News, la revisione dell’Euro 7 “dovrebbe consentire la produzione di auto più economiche”. Questo cambiamento di rotta potrebbe ridurre la pressione sul settore delle citycar, aprendo la strada a modelli più convenienti e accessibili.

Dibattito in corso

Tuttavia, non tutti sono convinti di questa svolta positiva. Transport & Environment, un’associazione di ONG europee che promuove il trasporto sostenibile, ha espresso dubbi sulla possibilità che le Case automobilistiche tornino a produrre citycar di piccole dimensioni con standard Euro 7 meno severi. Secondo Anna Krajinska, responsabile delle emissioni dei veicoli e della qualità dell’aria di T&E, i SUV hanno ormai preso il posto delle city car.

 

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