Equilibrio tra alberi e CO2

Equilibrio tra alberi e CO2

Equilibrio tra alberi e CO2

In questo articolo si parla dell’equilibrio tra alberi e CO2. È vero infatti che un numero sempre più crescente di aziende stanno prendendo una decisione specifica. Si tratta di includere, dentro la pianificazione di progetti legati allo sviluppo del mondo dell’automotive, anche la riforestazione.
Come mai? In questo modo, l’ossigeno prodotto dagli alberi potrà compensare le emissioni di anidride carbonica creata durante i processi di lavorazioni dentro gli impianti.

Ad oggi il tema dell’ecosostenibilità diventa di fondamentale importanza, per cui sempre più aziende decidono di guardare in questa direzione. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e i progetti mandati avanti.

Equilibrio tra alberi e CO2: nuove trend

I vari costruttori di automobili non solo si impegnano per realizzare vetture a zero impatto ambientale, ma anche per realizzare iniziative vere e proprie a sostegno del “green”. Uno di questi è, ad esempio, il ripopolamento della fauna e la riforestazione. Soprattutto, nelle zone limitrofe alle stesse fabbriche.
Questo sforzo è apprezzabile per la sua eticità. In questo modo si riesce, infatti, a dare spazio alla natura. Da un lato ne giova l’ambiente circostante, ma dall’altra c’è la possibilità di assistere, per una volta a tutt’altro che la deforestazione.
Mentre le aree si rimboschiscono, l’ossigeno degli alberi riesce a compensare le emissioni di anidride carbonica che, in altro, modo, non si potrebbero realmente eliminare.
Tra le diverse aziende che si muovono in questo modo, c’è la MINI, il marchio numero uno del gruppo BMW. Questa vuol diventare produttrice di auto 100% elettriche. Anche se l’auto non è di per sé inquinante, però, lo è il resto del processo di lavorazione delle componenti. Così, non basta eliminare solo i tubi di scarico per avere meno impatto ambientale.

Equilibrio tra alberi e CO2 alberi

MINI e la Tiny Forest

“Tiny Forest” è il progetto portato avanti dal brand britannico. Si realizzerà proprio in Inghilterra, nello stabilimento di Swindon. L’idea è quello di sfruttare al massimo lo spazio disponibile all’interno dell’area produttiva e favorire lo sviluppo della biodiversità. Così, nel 2022, MINI ha realizzato la sua prima piccola foresta. Lo ha fatto grazie anche alla collaborazione con l’associazione no-profit Earthwatch Europe. A breve, se ne aprirà una seconda in possibilità della fabbrica a Oxford.

La Tiny Forest è estremamente efficiente. È composta di circa 600 alberi vicini tra loro. La peculiarità è che si trovano in uno spazio corrispondente all’area di un campo da tennis. Questi, autoctoni, crescono da soli in autonomia. Così facendo, si sono espansi dieci volte più rapidamente che in altro modo, mentre la densità delle piante ha raggiunto il +30%. anche la CO2 presente nell’aria è migliorata.
Ecco come la MINI-foresta è un ottimo esempio di realizzazione di un micro-sistema efficiente e autosufficiente in grado di venire incontro all’ambiente.

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